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16 settembre 2004

Singles

Qualche giorno fa Giulia ha messo giù un post sulla singletudine che individua due tra le strategie del single per scelta che gli consentono di restare single e potersene bullare al bar con gli amici. Condivido il post, ma mi pare che le due strategie illustrate non siano sufficienti a descrivere il pittoresco universo dei single che attribuiscono la propria condizione a cause di forza maggiore. Cerco di ampliare un po' la casistica pescando dalla mia esperienza di single (perlopiù maschi) di varie forme e colori.
NB: se già Giulia si preoccupava di chiarire che la sua antropologia era d'accatto, nel mio caso, beh, chettelodicoaffà.


single per weltanschauung
è sua intima convinzione che si nasca soli, si muoia soli e anche quello che sta in mezzo spesso bisogni farselo autonomamente a mano. la sua visione della vita di coppia è apocalittica, la casistica di relazioni su cui basa le sue convinzioni sembra presa da un manuale di psicopatologia, gli esempi che porta a sostegno delle sue tesi attingono alle serene e solari visioni di Bergman, Lynch e il Woody Allen in bianco e nero. finirà per sposare un'altra single per weltanschauung e al primo figlio diventeranno immediatamente la famiglia del Mulino Bianco.

single per paranoia
è convinto che il problema non stia nella condizione umana ma nella propria architettura. totalmente certo di non essere in grado di avere un qualsivoglia rapporto di copia a causa delle proprie manchevolezze emotivo-relazionali, è uno dei casi più insopportabilmente lamentosi. di solito finisce o sposato con la prima che gli salta addosso abbastanza a lungo (come accade spesso nel regno animale) o in analisi per il resto della vita, innamorandosi segretamente dell'analista, ma è noto che questo di solito non aiuta.

single per narcisismo
ha un'opinione talmente alta di sé che nessun partner potrà mai essere al suo livello. ha molte relazioni (durante le quali tradisce più per dovere che per piacere) perché la sua stima di sé tende ad attirare i soggetti dell'altro sesso riproduttivamente attivi. distrugge metodicamente qualunque rapporto con i soggetti che reputa non alla sua altezza, cioè tutti. ostenta grandi rimpianti affettivi per scopi mimetici, ma nessuno gli crede. prima o poi accetta a malincuore un rapporto di coppia per una pura questione di sfinimento. a quel punto o il partner lo raddrizza alla svelta, o finisce per percuoterlo sulla testa con un pesante randello. a volte è il trauma cranico a pacificarlo con se stesso.

single per immaturità emotiva indotta
spesso è cresciuto in una condizione famigliare oscurantista e repressa a livelli medievali: la diffidenza per qualunque diversità, i comportamenti iperprotettivi, la simpatica filosofia del tutti ti vogliono fare del male eccetto chi ti vuole bene (trad: la tua mamma), coniugata a un'insicurezza di base e caratteristiche fisiche solitamente poco competitive sono elementi che marchiano a fuoco nei pattern cerebrali del soggetto la convinzione che tutto là fuori sia molto pericoloso, e che chiunque lo avvicini nasconda orribili secondi fini. trattasi di condizione piuttosto diffusa e a volte abilmente dissimulata nella sfera sociale, che può essere soltanto grattata via tipo merda dalla suola della scarpa a prezzo di tremendi lavorii interiori coadiuvati da un analista del proprio sesso, meglio se cattolico, sobriamente vestito e con alle pareti stampe non inquietanti. purtroppo per lui, spesso dimostra una diffidenza quasi genetica verso la psicoanalisi.

single per immaturità emotiva autoinflitta
per ragioni che non staremo qui a indagare ha passato l'adolescenza volontariamente confinato in un universo condiviso esclusivamente da una ristretta cerchia di elementi del proprio sesso, vivendo in una bolla impermeabile dedicata a collezionismo, modellismo, fumetti indie, giochi di ruolo fantasy non eccessivamente competitivi o, tradizionalmente, culto di Star Trek.
la sua condizione di single non è una vocazione, ma il risultato di un'oggettiva scarsità di contatti con l'altro sesso, visto che il soggetto sessualmente è particolarmente attivo, soprattutto rispetto al decolleté di T'Pol o a varie eroine fantasy in bikini dipinte all'aerografo. si sposa con un partner particolarmente accomodante che tollera il suo passare le serate maneggiando bizzarri soldatini in scala 1:10 irti di punte metalliche, nonché i suoi amici bizzarri, che si lavano poco e ruttano sonoramente.


single per pigrizia (intellettuale e emotiva)
questo è facile: semplicemente, si trova ragionevolmente bene a casa con una mamma che inevitabilmente gli dà sui nervi, ma accetta il disagio di una convivenza innaturale in base a un'attenta (crede lui) valutazione tra pro e contro. a differenza del precedente non è inibito o insicuro: trova soltanto più comodo avere qualcuno che gli stira le mutande (?!) e gli prepara da mangiare in conformità alla tradizione. prima o poi si innamora follemente e non telefona più a casa nemmeno alle feste comandate, il disgraziato.

1 Commenti:

Alle 1:04 PM, settembre 18, 2004 , Anonymous Anonimo ha detto...

Miiiiii, mi ritrovo in tutte le categorie! E' grave dotto'?

 

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