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12 febbraio 2007

Lo scrutatore non votante

I complimenti fanno sempre piacere, e ringrazio chi mi ha attribuito il merito della community di Style.it: in questo caso però il lavoro (e il merito) è davvero stato collettivo, e non è un retorico modo di dire.
Mai come oggi il compito dell'ostetrica (quale considero il progettista nella realtà italiana) richiede più che altro pazienza e coerenza, mentre il risultato finale dipende da chi fa (come dire che senza lei, e loro, e lui e altri non linkabili le mie belle elucubrazioni sarebbero rimaste carta straccia).
E' forse per questo che negli ultimi mesi la "grande conversazione" mi ha vieppiù irritato o lasciato perplessa, priva di stimoli: questo è il momento di fare, non di dire cosa si dovrebbe fare. E' il momento di dimostrare che le analisi degli ultimi anni hanno un senso anche tradotte in pratica, e da noi, non da altri, visto che ne abbiamo l'opportunità.
E' il momento di guardare al presente e vicino, non al futuro e lontano: sono anni (per quanto mi riguarda quasi dieci) che diciamo che la rete può cambiare il mondo, oggi ci chiedono di farlo e ci pagano pure, sarebbe criminale continuare a usare futuri, condizionali e congiuntivi.
(lo scrutatore non votante)
È come un ateo praticante
Seduto in chiesa alla domenica
Si mette apposta un po in disparte
Per dissentire dalla predica

Mi sembra che molti blogger (in posizioni di potere) siano in una situazione assai simile alla sinistra al governo, incapaci di accettare che adesso cambiare si può, ma sta a loro farlo. Siamo liberi di pensare che il nostro unico dovere sia la "divulgazione", mentre i ventenni usano già i social media in modi a noi incomprensibili e le aziende hanno smesso da almeno due anni di chiedere "perchè" e cominciano a chiedere "come".
Siamo liberi di limitarci a continuare a limitarci ad analizzare e a dire - con un po' di petulanza - come dovrebbero andare le cose, però stavolta se le cose vanno male saremo complici, non vittime.

Update: Più o meno sullo stesso tema Marco e Andrea, no, anzi, dalla regia mi dicono che avrebbe voluto scrivere un post, ma poi non l'ha scritto.

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