I link dei maestrini su del.icio.us (tieni il puntatore sul link e compare la spiega)

01 luglio 2009

Spegnere un po' di atomi, caro Marcom

Caro Marcom,

credo di stare bene, mi ero presa un appunto da qualche parte, forse su Facebook, poi Safari non trova più il keychain e insomma, credo di sì, massì, sto da dio.

Io in rete continuo a divertirmi moltissimo e non sono per niente stressata, sai, per me è sempre stato più un gioco che un lavoro, e ancora adesso, dopo tanti anni, una volta che ho risposto a quella stronza che non capisce una parola, a quel deficiente che prende tutto alla lettera, a quella noiosa che laika qualunque cosa scriva, parlo di me su Twitter, parlo di me su Friendfeed, parlo di me su Facebook, poi con calma aggiorno conto terzi 75 Pages su Facebook scrivendo sempre le stesse cose con parole diverse e poi tiro un respiro di pancia e riesco proprio a rilassarmi, online, con le persone care, tipo te (che non ci sei mai ma è come se ci fossi).

E' la realtà analogica che continua a darmi troppi problemi, Marcom, i chilometri, i gradi centigradi, i chili, la polvere, lo smog, le gomme della bici da gonfiare, il frigo da riempire, la lavatrice da stendere (udio, forse ce n'è una anche adesso, da stendere), carte, traslochi, IBAN (ma l'IBAN è reale? Forse no). Sai che sempre più spesso sto scomoda nella realtà fisica? Alta e spigolosa come sono, picchio sempre dentro qualcosa, non hai per caso un plug per la matrice? Sono sicura che una pillola blu mi farebbe un gran bene, di questi tempi.

Non sai quanto mi piacerebbe prendere un caffè con te, potremmo fare a settembre, che dici? Il 22? Che poi ce lo confermiamo il giorno prima?

Un bacio

PS: ma ti ho mai detto quanto ti voglio bene?

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18 agosto 2008

Monumento

Pepper
Pepper, originally uploaded by mafe.

Io al liceo avevo due set di amiche, le Belle e le Troie. Ovviamente i due insiemi si sovrapponevano, sia come legami sia come caratteristiche: la distinzione era dovuta più che altro al posizionamento sociale, alla durata dei fidanzamenti e alla capacità di suscitare amore oltre che ormone. Incrociando queste variabili, io ero nettamente la più Troia e la meno Bella (considerandone altri, non ero la più Troia, ma restavo sempre la meno Bella).
Forse questa settimana io e le Belle riusciamo a passare qualche minuto insieme dopo una ventina d'anni. Io resto l'elemento sparigliato: un solo marito e nessun figlio.
Una è la mia migliore amica dai tempi del catechismo, quando però non ci parlavamo perché lei era così bella che mi metteva soggezione e le mie altre amichette dicevano di non fidarmi. Nell'ultimo anno ci siamo ritrovate quasi come ai tempi in cui io passavo più tempo come quinta figlia a casa sua che dai miei, un rapporto non più di teste sullo stesso cuscino ma di sms e fugaci incontri clandestini quando lei capita a Milano o io a Roma.
L'altra mi ha stanato su Facebook ed erano tanti anni che avevo voglia di quei nostri pomeriggi di cazzeggio a pucciar nocciole nella Nutella, ridendo perché io riuscivo a tirar fuori il suo lato da teppa dietro l'apparenza di un'eleganza disturbante.
L'ultima era il mio alter ego di successo, alta come me ma bruna, l'eterno amore di uno che voleva tutte tranne me, lei corteggiatissima io no, ma sempre così disposte a provare tutto da provare a scambiarci anche gli uomini (cioè veramente io). Daniela che ha sofferto tanto e tanto goduto ma quasi come hobby, non per togliere importanza alle sue storie ma per attribuirle questa capacità soprannaturale di vivere tutto così intensamente da abbagliare.

Tra di loro non sono mai state veramente amiche, un po' per competizione un po' perché l'elemento in comune ero io, che come sempre poi nella mia vita ho fatto da catalizzatore delle loro stranezze, invisibili a quasi tutti gli altri. Le ho amate di testa, di pancia e di carne e le amo ancora, al punto che vederle tutte insieme, forse lascio perdere. E' anche per loro (e certo non solo loro) che il resto della mia vita l'ho dedicato a fare amicizia con gli uomini, che dopo di loro di donne così interessanti ne ho incontrate assai poche in vent'anni.

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14 agosto 2008

Gentalyn Beta [frammento #4]


Lullaby, originally uploaded by mafe.

Maestrale. Fa male tutto.

La maglietta bianca di Max Mara, quella proprio candida, color neve, che si allaccia dietro al collo. Fa malissimo. Sciogliere le scarpe di corda è impossibile.

Il vento fresco, la luce radente, le ombre che si allungano.
Le principali città italiane in ordine alfabetico dalla C alla U. Moltissime parole che prima non usavo. Cercare la carta d'identità, avere credito, svegliarsi e non trovarti e meravigliarsene come di una morte.
Slegarsi e riannodarsi i capelli. Non dormire e non avere sonno, mai.
La pelle, fa male. Se non ti è mai capitato non puoi capire. Brucia da sotto, come se ci fosse un veleno che scorre. Acqua purissima, aria in vena.

Vorresti poter svuotare l'Ipod in un cestino vero, vorresti poter avere delle cassette per tirar fuori il nastro e farne un cappio, maledici lo shuffle che pare ispirato da una potenza nemica.

Mordicchiarsi il braccio aiuta. Mordere forte fa stare meglio, ma spaventa gli altri. Mi lecco l'ascella come un gattino al sole.
Posso stare ore al sole a leggere, questo sì.
Da quando ti conosco corro veloce, questo sì.
Prendo mille decisioni al minuto e le disattendo tutte.
Ridere so ancora ridere, amore mio.

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07 agosto 2007

MaFaq

No, non voglio fare la doccia adesso (mi piace il sale sulla pelle da quando sono piccola)
No, la faccio dopo dentro (odio fare la doccia fredda)
No, non ho visto Puntino (credo che gli faccia più male piangere che vuole uscire)
No, grazie (non mangio dolci d'estate)
No, non la voglio assaggiare (non mangio quasi più pasta)
Sì, sono già sveglia (non si vede?)
Sì, mi piace il mare (perché andarci, altrimenti?)
No, non sono dimagrita.
Sì, mi piace correre. Sì, con la musica. Sì, è per la musica (no, non è per misurare la pressione).
Sì, ogni tanto fumo (non si vede?)
No, non sono ingrassata.
Sì, mi sto rilassando (soprattutto prima)
Sì, va bene, troppo però.
Non lo so, che si dice a Milano (sono qui).
Arriva venerdì.
No, figli no, grazie.

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