Tribù, reloaded
Forse non tutti sanno che sto riscrivendo (per Apogeo) il mio libro sulla progettazione di community, uscito nel 2001 con il titolo "Le tribù di Internet". Sono arrivata a quella fase dell'editing in cui devo decidere se mantenere un gusto vintage al tutto, stile "ehi, guarda come sono figa, avevo capito tutto già 8 anni fa, ho giusto aggiunto qualche riferimento a Facebook" oppure se abbandonare le pigrizie e aggiungere tutto quello che ho imparato negli ultimi 8 anni.
Ovviamente ho già deciso, ma mi piace comunque sfoggiare i 10 imperativi categorici che avevo messo all'inizio di ogni capitolo: se sei molto, molto pigro (o sveglio) sintetizzano ancora oggi tutto quello che hai bisogno di sapere sui social media.
- La tribù è l'esaltazione dei singoli, non della massa
- Se non sai perché, come possono capirlo gli altri?
- Cosa cavolo sto facendo?
- Se non so a cosa serve, non mi serve
- Ci sono cose che si imparano solo sulla propria pelle
- Qualunque cosa succeda, sarà merito loro
- Rispettare gli altri? Inizio io!
- “Non si può non comunicare”
- La prima tribù a cui lavorare siamo noi
- 24 ore al giorno, sette giorni alla settimana, 365 giorni all’anno
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