Maestra, i miei amici non mi vogliono bene!
L'abbiamo già visto con Second Life, dove tanta stampa se l'è cantata e suonata da sola, prima eleggendolo a più importante rivoluzione dopo pane e mortadella, poi prendendosi la briga e di certo il gusto di demolirlo. Senza aver cercato di capirlo, o almeno essersi documentati su quel minimo di basi teoriche che sarebbero state necessarie per poter parlare del fenomeno.
Adesso sostituiamo Facebook a SL e il copione si ripete. Certo, si sa: le pagine son tante, i tagli al personale, il sacrificio della qualità rispetto alla quantità... aggungi la necessità di far polverone dovuta al calo degli introiti pubblicitari, e la conseguenza è che qualunque invettiva va bene per riempir spazio. Ma ancora una volta, prima di buttarsi a capofitto a giudicar cose che non si conoscono forse sarebbe bene prima cercare di capirle.
Perché il problema qui è di tutt'altro genere: il fatto è che se crei un evento su Facebook, lo spammi a 700 persone e di quelle se ne presenta solo una, come in tutte le altre situazioni sociali (dalla scuola al lavoro, dagli amici d'infanzia al circolo del cucito) la ragione probabilmente non sta nello strumento (se avessi fatto l'invito per lettera non te la saresti presa con le Poste) né nelle persone (se le hai invitate vuol dire che le stimi).
Il problema, probabilmente, è che a nessuna di quelle 700 persone stai abbastanza simpatico.