Bycicling Stats, ovvero Burn Fat not Oil
Numero di giorni in cui sono andato in ufficio in bici nell'ultima settimana lavorativa: 5
Distanza da casa all'ufficio: 7 km
Tempo di percorrenza in bici: 20' o meno
Tempo di percorfenza con i mezzi: 40' o più
Numero km percorsi in una settimana: 70
Numero di cavalcavia percorsi: 14
Numero di calorie bruciate: circa 2000
Quantità di combustibili fossili bruciati e di particolato disperso nell'atmosfera: 0
Quantità di particolato respirato: la stessa che in auto
Quantità di gas serra emessi nell'atmosfera: 0 (oltre la normale respirazione)
Volte in cui ho provato soddisfazione a sfilare ai semafori file di 30 auto: 28
Volte in cui gli automobilisti milanesi mi hanno messo seriamente in pericolo: 0
Volte in cui i motociclisti si sono dimostrati scortesi al semaforo: 0
Volte in cui mi sono arrabbiato o stressato: 0
Benefici sulla forma fisica e sull'umore: enormi
Etichette: bicicletta, città, esercizio, traffico
20 Commenti:
Volte in cui gli automobilisti milanesi mi hanno messo seriamente in pericolo: 0
Questa è l'unica a cui non credo!! :-P
ebbravo Vanz :-) lo dico da anni, che invece di dar soldi alle palestre e dovermi sbattere per trovare tempo di andarci è meglio salire le scale senza ascensore e pedalare per muoversi :-)
ma come sono felice di tutto questo! ;-)
@alebegoli è che non è esattamente la stessa cosa :)
l'attività aerobica in palestra (per non parlare delle macchine) non si riesce a sostituire semplicemente facendo le scale a piedi (a meno che abiti sull'empire state building :)
Io lo sto facendo da inizio maggio. Anche io circa 7km, ma io a Torino, e direi che sugli zeri siamo in perfetta sintonia. Andare in bici e` comodo, bello, rilassante, salutare, veloce, ecologico, economico, e pure abbastanza sicuro. Diffondiamo il verbo ;-)
Sui pericoli, non voglio dire che non sia pericoloso, ma in 15 anni di bici a Milano sono caduta una volta facendo tutto da sola, un'altra uno a passo d'uomo mi ha urtato, basta. E' molto importante scegliere le strade giuste, questo sì.
Sulle endorfine, in questi giorni se non andassi in bici mi sarei probabilmente già suicidata.
Ad essere pericolosi non sono solo gil automobilisti, ma le strade stesse: pavè, rotaie del tram e soprattutto buche che sono voragini.
Andare in bici per Milano è un po' come fare uno di quei corsi di sopravvivenza estremi.
Qualche settimana fa sono stato a Modena e a Padova: il bikesharing c'è già e la gente lo usa!
@peo @pietroizzo io però non generalizzerei né esagererei i comportamenti pericolosi degli automobilisti. io sono sempre stato convinto che qui a Milano vadano forte ma si comportino in modo abbastanza responsabile. ho la sensazione che sia molto più pericoloso andare in scooter, o addirittura in auto, il sabato notte che in bici all'ora di punta.
Sostengo l'uso della bici. Tempo fa qualcuno aveva fatto un iniziativa "blog ciclabile". Hai visto http://www.piste-ciclabili.com/ ?
sì, Auro lo segnala spesso, gran servizio. quest'estate mi faccio tutto il lungomarecchia fin dove riesco a arrivare.
Quantità di gas serra emessi nell'atmosfera: 0 (oltre la normale respirazione)
Sicuro sicuro? Hai tenuto conto delle eventuali puzzette? :D
@vanz certo il Pilates mica lo sostituisco con le scale (magari piuttosto col tango ;-)). Io parlo di quelli che *pagano* per correre su un tapis roulant o pedalare sulla cyclette :-)
E bravo, io mi muovo a Catania sempre in bici e qui non ci sta nessuna pista ciclabile e la città non è pianeggiante. Se vuoi sul mio blog trovi un banner che contraddistingue la "ciclabilità dei blog" puoi prelevarlo ed inserirlo anche nel tuo ed io ti inserisco nella lista degli aderenti. Cmq domani a prescindere riporto il tuo post sul mio e ti linko in esso. Buone pedalate!
Quell'iniziativa di cui parla Dario Savelli è appunto la mia :)
Quando ero giovane facevo casa-ufficio e ritorno tutti i giorni : erano circa 800 km al mese (per 6/7 mesi).
Poi ho smesso, un po' perchè ho iniziato a fare palestra, un po' perchè pedalare in città era sgradevole.
Negli orari di punta dovevi comunque fare molta attenzione al traffico e respiravi l'irrespirabile (la sera avevo il viso "sporco da smog").
p.s. comunque ora ti invidio :-)
...(a meno che abiti sull'empire state building :)... o a genova... tante scale si ma impossibile andare in bici :(
la migliore città città ciclabile invece resta bologna.
w la bici
si, la bicicletta è un grande mezzo. io uso praticamente solo quella insieme ai mezzi pubblici. il biciclista urbano (come mi chiamo io) è anche un pò filosofo, e si dedica a buone letture in tema.per darsi la carica consiglio la lettura di vari libretti: Didier Tronchet " Piccolo trattato di ciclosofia. Il mondo visto dal sellino", MINIMA PEDALIA Viaggi quotidiani su due ruote e manuale di diserzione automobilistica , Elogio della bicicletta” di Ivan Illich.
Interessanti le tue statistiche, questo post potrebbe essere diffuso come meme a tutti i biker/blogger.
l'attività aerobica in palestra è certamente insostituibile (soprattutto se in palestra ci vai per vedere o farti vedere), pero t’assicuro che farsi quattro piani di scale con la bici in spalla, tutti i giorni, due volte al giorno… aiuta. Mafe si può considerare fortunata ed io – forse - dovrei rivedere la mia condotta di biker. in tre anni e mezzo di percorrenze casa-ufficio milanese dovrei aver capito che i tempi di percorrenza in bici non dipendono dal traffico ma da quanto fai il pirla; però mi è anche successo che un tassista dopo avermi investito ha detto alla cliente seduta dietro: "non si preoccupi signora, è solo uno stronzo in bicicletta". Ho anche assaggiato l'asfalto un paio di volte per dei pedoni distratti e la mia mamma è stata appellata in modo poco carino da vari automobilisti.
[Al ciclista la piuzetta la si deve perdonare. Poi, volete mettere? Molto meglio una delicata fior_di_topo a un ben più mefitico tubo di scappamento di SUV TD???]
I miei cinque soldi di saggezza:
Milano è una città piatta come una tavola da stiro, ha una topologia radiale e -eccezion fatta per qualche sporadica tromba d'aria- non soffia mai nulla più di una lieve brezzolina.
Malgrado l'iconografia di Totò e Peppino, la nebbia è un evento relativamente infrequente, e piove tutto sommato poco, nel senso che l'acqua, pur abbondante, cade per un numero di giorni limitato; vero è che a novembre o febbraio a volte non si vede il sole per tutto un mese; ma la pioggia -quella che bagna- cade solo pochi giorni.
Date queste condizioni, la città dovrebbe essere ideale per l'uso della bicicletta: un essere senziente e dotato di tutti e quattro gli arti non dovrebbe porsi nemmeno il problema di cosa preferire tra le due ruote e la costosa e imparcheggiabile macchina privata, o il ritardatario e superaffollato vagone del metrò.
Invece no, non è così: e anche quando proponi a qualcuno di provare ad andare al lavoro in bici, che ci metterebbe 15 minuti al massimo, ti guarda come se gli stessi raccontando di quella volta che ti sei violentato la nipotina di cinque anni e il suo amichetto d'asilo.
Io mi sono fatto una personalissima opinione, sul fenomeno: non è una novità, ma la espongo per rafforzare la forza della tesi.
Non c'entra una fava l'assenza di piste ciclabili: quelle meglio che non ci siano, anzi: strisce di asfalto bucherellato come la pista dell'aereoporto di Baghdad, strette come un carrugio e tracciate sulla mappa da un parkinsoniano ubriaco con curve a gomito che richiedono l'esperienza di un pilota di rally.
Non c'entra neppur tanto l'inquinamento: vero che l'aria d'inverno fa schifo, ma fa schifo anche a piedi o in autobus; e se non sei Ivan Gotti non è che andare a pedali ti faccia respirare molto di più.
No: il problema vero è la pavimentazione. Facciamo una classifica in odine di pericolosità crescente:
1) asfalto: sicuro;
2) asfalto con binari del tram: sicuro, a patto di fare un minimo di attenzione specie se piove;
3) pavé: scomodo, dannoso per la schiena, il culo e la bici; pericolosetto;
4) pavé con binari del tram: come (3), ma dieci volte più scomodo e cento volte più pericoloso. Affrontabile solo per tratti brevissimi;
5) pavé con binari del tram aperto al traffico privato: demenzialmente pericoloso e potenzialmente mortale.
Ora, io non nego che il pavé possa anche fare atmosfera: e infatti in Piazza del Duomo ci sta tutto: ma perché mai lasciarlo a capocchia di cane in vie come Corso Magenta o Corso di Porta Romana?
Oltretutto i anche residenti sarebbero felicissimi di avere una bella strada asfaltata, considerato che il tasso di rumorosità della via scenderebbe di molto.
Perché non pensarci?
Non ho mai calcolato quanti chilometri possa fare in una settimana con la bici solo andando e tornando dal lavoro e per andare a fare spese in giro: mi hai dato un'idea!
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