I link dei maestrini su del.icio.us (tieni il puntatore sul link e compare la spiega)

30 maggio 2006

Scienza e fantascienza

Quali sono i libri più belli letti di recente di fantascienza? E c'è qualche invenzione o scoperta scientifica che secondo te potrebbe cambiare il nostro modo di vivere in modo radicale? Tipo, che ne so, renderci immortali, o conservare la nostra memoria per sempre, o i nostri sentimenti?
Se ti dico che alcuni fisici quantistici stanno seriamente prendendo in considerazione l'idea dei mondi paralleli, qual è la tua reazione a pelle?
[Non sono impazzita, il post è soprattutto per gli amici scienziati Ange e Marco].

25 maggio 2006

Speranze

Guido Rossi, il nuovo commissario della Federazione Italiana Gioco Calcio, lavorerà senza compenso. Ogni tanto una boccata d'aria.

Fonte: Vanity Fair, La settimana in cinque minuti, Giorgio Dell'Arti

24 maggio 2006

Fiocco rosa, fiocco azzurro, ehi, un altro fiocco azzurro

Qui c'era un post, adesso non c'è più: diciamo che ho sbagliato a mettere insieme pubblico e privato :-)

21 maggio 2006

Vale, ora posso dirtelo: siamo tutti blogger naturali [pippone remix]

Conoscevo Valentina da prima che iniziasse a bloggare. Quando mi dissero "Valentina a scuola era brava a scrivere" storsi il naso: pensavo a quanta gente brava a scrivere c'è in giro, e che il saper "scrivere bene" a scuola non è affatto garanzia di saperlo fare anche nel mondo reale.

Quando iniziai a leggere Valentina pensai "sì, però". Pensavo che forse non avesse (come me) alle spalle il tipo di carriera e cultura necessaria per essere letta da "quelli che contano" - chiunque essi siano - e pensavo, compiendo l'errore di applicare ai blog le dinamiche del mercato tradizionale, che un'ipotetica Spectre dei bloggher famosi avrebbe snobbato Valentina.

Adesso Valentina scrive a pieno merito sul blog di Grazia, presto, ne sono certo, scriverà su altri blog e riviste di prestigio, è letta da parecchi bloggher che contano (sempre quelli, misteriosi, di cui sopra), e oggi è arrivata scrivere delle robe così.
Ma la domanda è: Valentina scrive così perché ha sempre scritto così e il blog le ha dato la possibilità di farlo, o perché nel frattempo Valentina, che aveva queste potenzialità, ha letto i blog di gente che scriveva meglio, e soprattutto scriveva in modo diverso da lei?

La seconda che hai detto, ovviamente. E qui sta il valore principale dei blog, che continua a sfuggire a chi si occupa di blog mettendo il proprio ombelico (di non blogger) al centro dell'universo: nella funzione di reti sociali della creatività.

I blog possono fare o meno informazione ma non "servono" a fare informazione, possono o meno fare letteratura ma non "servono" a fare letteratura: la reale utilità dei blog è prima di tutto per chi li scrive, ed è di imparare a scrivere meglio e diversamente, così come la vera utilità di Flickr non è di dimostrare quanto si è bravi o di vendere foto, ma di imparare a fare foto migliori e soprattutto diverse.
In altre parole: il valore non è nello strumento (mai) ma nella rete sociale. Se bastasse aprire un blog per imparare a scrivere, mi comprerei una Hasselblad e andrei a scattare foto per la Magnum.

L'esperienza degli altri è una cosa che i libri di testo non possono insegnare, e in un ambiente in cui tutti devono scrivere secondo le stesse rigide regole c'è poco spazio per imparare a violarle, quindi per la crescita. Il che vale per la scuola come per il giornalismo (ed è una questione di forma e non di qualità dell'informazione, che non c'entra niente).

Questo chi scrive solo per sé o per lavoro di solito non lo capisce, e non è che non lo capirà mai, ma probabilmente sarà costretto a capirlo tra qualche anno a proprie spese, anche professionalmente. Grazie a Internet sta crescendo una generazione di scrittori, giornalisti e fotografi "collaborativi" che sono esposti a una quantità e a una varietà molto maggiore di stimoli rispetto a coloro che svolgono tradizionalmente gli stessi ruoli, e che fanno rapidamente proprie le innovazioni creative - e le violazioni delle regole - conquistate dalla collettività: la differenza mi pare si cominci già a vedere, e sarà sempre più marcata.

Ora, però, Valentina deve imparare a linkare, ma questa è un'altra storia :-)

MySpace: il diavolo nei dettagli

Noi che siamo cresciuti con Jakob Nielsen, il Savonarola dell'usabilità, dobbiamo cominciare ad ammettere che o abbiamo sbagliato qualcosa, oppure che abbiamo perso una battaglia. Il servizio di home page personale più usato negli Usa, MySpace, è un tale concentrato di inusabilità e interfacce caotiche, che secondo le regole dell'usabilità - che ritenevamo infallibili perché "basate sui bisogni dell'utente" - sarebbe dovuto naufragare nel giro di pochi anni.

Forse non avevamo considerato che il famoso "utente" ha bisogni che a volte non sono i nostri: in questo caso la facilità di creazione anche a scapito dell'usabilità del risultato finale, e la facilità di socialnetworkarsi. Ma poiché ci sono altri servizi che garantiscono queste funzioni senza generare quei mostri che sono le home page personali di MySpace, ci dev'essere qualcos'altro oltre a una viralità del servizio particolarmente fortunata. Certo, dietro MySpace c'è Newscorp di Murdoch, quindi Fox, quindi 20th century, ma questo è sufficiente?

Forse sì, probabilmente sì, ma il mio sospetto è che ci sia anche dell'altro: anche se in una giungla di usabilità e interfacce deliranti, MySpace consente di farsi una pagina personale in quasi assoluta libertà senza vedere mai una riga di codice, e di sbatterci dentro in modo caotico e destrutturato praticamente qualunque cosa. I risultati sono spesso orrendi, ma la libertà dell'utente di fare una pagina che contiene tutto quello che gli pare è più importante. E' l'incubo del grafico, del progettista di interfacce e dello sviluppatore, che però dovrebbero cominciare a rendersi conto che se le loro necessità di ordine e estetiche sono in conflitto con le libertà dell'utilizzatore, alla fine ad averla vinta è sempre l'utente. Come è giusto, e comunque inevitabile.

La soluzione imho c'è: il Web 2.0 consente, grazie a Ajax e Ruby on Rails, di dare all'utilizzatore una notevole libertà di composizione della pagina - e di integrare i contenuti più disparati - senza incorrere negli orrori dell'html tradizionale con cui è fatto MySpace: sovrapposizione di scritte e immagini, sfondi che non scorrono, sforamento dei limiti della pagina nel browser, tabelle esteticamente inqualificabili.

E' davvero possibile, e come si spiega, che le web agency ancora non trovino il tempo di investire su Ruby quando già adesso potrebbero dare ai loro clienti il prodotto che desiderano, fatto come lo desiderano i suoi utenti, in modo più semplice E veloce che con l'html? Bisogna per forza ogni volta, italianamente, aspettare di essere completamente obsoleti e trovarsi nella condizione di dover rincorrere gli altri?

16 maggio 2006

Flickr Gamma

flickr passa da beta a "gamma". Il layout della pagina delle foto da unica colonna ora ne ospita due affiancate (dalle 8/9 di prima ora ne mostra 18) e la navigazione tra i set è spostata sulla destra: giusta decisione, imo: nei layout a due colonne la parte sinistra sia dedicata sempre ai contenuti.

Cambia anche la barra di navigazione in fondo alla pagina, organizzata in 4 righe sovrapposte. Prima ci stava più roba, però, che su un servizio per utenti scafati come flickr secondo me era meglio, anche se per testarne l'usabilità ci vorrà un po'. Maggiore evidenza ai feed (utilissimi, su flickr: mi meraviglia li usino così in pochi).

Bella la pagina dei last 7 day interesting, con delle anteprime belle grosse, come meritano. Nuova, mi pare, A year ago today e migliorata la gestione dei propri set. Utile anche il lungo riepilogo dei propri commenti coi thread completi a valle del proprio (ma forse era già così).
Dal punto di vista funzionale non è molto cambiato, anzi quasi per niente (non ho provato l'upload). Lo chiameremo restyling. Sensato.

Chartsniffer

Coi Black Eyed Peas c'avevo azzeccato al tempo di Fallin'up.
Ci riprovo: il mio gruppo hip-hop emergente del 2007 sono i Deltron 3030. Per me, tempo un anno e se ne escono con almeno un singolo da top 10. E terrei d'occhio anche un paio di loro amichetti (e tanto per completare il post, qui una stazione urban su Pandora by vanz - sorry che Pandora richiede il login)

15 maggio 2006

Minestra primavera

Con la prima consegna dell'orto - fave e piselli - mia madre mi ha suggerito di fare la minestra primavera, che "quando eri piccola ne eri ghiotta". Minchia, ne sono ghiotta anche adesso e me l'ero completamente scordata. Si fa così:
Piselli, fave e carciofi in proporzione a gusto (la mia è tante fave, pochi piselli, 4/6 carciofi). Olio, cipolla, odori che ti piacciono e acqua. Fai soffriggere poco la cipolla, butti tutto dentro, copri d'acqua e fai cuocere (direi 15 minuti a pressione, 50 normale, ma anche questo va a gusto). Perfetta con l'olio piccante.

L'effetto madeleine è stato tale che stanotte ho sognato un mio breve flirt del primo anno di università a cui per dispetto non mi sono, come dire, concessa completamente. Egli mi salvò la vita trascinandomi fuori dall'Hollywood l'unica volta in cui ho fatto l'errore di entrarci, era ragazzo interessante e appassionato, musicista e intelligente (lo ricordo anche particolarmente incline al sesso orale). Non ricordo più se non gli piacevo abbastanza o se sono stata semplicemente stupida io, ma oggi gli dedico qualche ora di commosso e affettuoso ricordo e rimpianto.

14 maggio 2006

Record!

Se, come me, odi le macchine e sogni un sindaco che abbia il coraggio di renderle costose e inutili, l'opportunità di correre per Milano è un sogno che si realizza, bello come la massa critica, forse di più. Forse chi corre mi capisce: per me è un po' segnare il territorio, se amo un posto devo sudarci sopra, solo così riesco a legarmi davvero a un percorso (camminare e andarci in bici sono validi sostituti, certo, ma correre è un'altra cosa).

Per un pelo però non ho mollato la corsa per protesta: si è presentata anche Barbie Atleta che ha accennato tre passetti poi è scomparsa, almeno dalla mia vista e da quella del traguardo. E dire che la 5km non agonistica era a passo libero, c'era anche una ragazza con la carrozzina.

Ho fatto bene a restare perché mi sono divertita e ho fatto il mio record personale: 5 km in 32 minuti, ovviamente un tempo ridicolo, ma per me correre mezz'ora a circa 10 km l'ora è un grandissimo risultato, fiato ok, gambe ok, bandelletta un po' fastidiosa per l'ultimo chilometro ma pare a posto. Insomma, un anno fa di questi tempi ho seriamente temuto di non poter correre mai più :-)

Avevo in mente di correre i primi 3 e camminare gli altri, invece sono arrivata al traguardo senza soffrire neanche un attimo, anche grazie all'adrenalina e a questa playlist:

Fight Da Faida (Frankie Hi nrg)
I will Survive (Aretha Franklin)
Let's Get It Started (Black Eyed Peas)
Cash Machine (Hard-Fi)
Inbetween Days (The Cure)
The Lovecats (The Cure)
Io e Rino (Sergio Caputo)
The Man Who Sold The World (David Bowie)
Le Radici Ca Tieni (Sud Sound System)

Sono esaltata e mi viene davvero voglia di allenarmi sul serio e preparare una maratona, o quantomeno partecipare. Per preservare il ginocchio dovrei perdere un 4/5 chili, non so se ne ho voglia :-)

13 maggio 2006

I vagabondi del Dharma

Naturalmente c'è un'altra botola, naturalmente c'è un altro video, naturalmente si sono fatti un mazzo così perché l'intero ambaradan possa non finire mai. Naturalmente li adoro per questo.

Le sei stazioni Dharma Initiative:



11 maggio 2006

"Blog" versus "Newspaper" - Google Trends


(con Google Trends)

Buon compleanno

Buon compleanno Ale, tanti gianni, tutti quelli che vuoi.

There's no importance in the technology whatsoever, ever

Questa frase di Jaron Lanier dovrebbe essere diffusa subliminalmente in tutte le software house e le web agency che si occupano di sviluppare qualunque programma o applicazione o interfaccia per il Web destinata a essere usata da esseri umani. Credo me la farò tatuare sulle chiappe.

Poi, Lanier ha parlato del perché la gente vorrebbe videocomunicare ma è a disagio nel farlo, di qualità dell'illusione VS interattività, della testa umana come spy submarine, di come il cervello interpola gli stimoli sensoriali, di un buffo sistema per la telepresence che si chiama Cocodex, di Second Life, di MySpace, della rigidità dell'html, del trauma emotivo di scoprire che non abbiamo controllo sul reale, di creazione collettiva della realtà, di differenza tra realtà virtuale e sogno, soprattutto ha parlato tantissimo di come Internet è prima di tutto e soprattutto un'esperienza sociale e collettiva.
(Poi semmai la rece seria la fa mafe, io di ste robe ne mastico pochino).

Ed è un buffo signore senza età coi dreadlocks che pare uscito dalla Zion di Matrix, sovrappeso in modo preoccupante, e insieme alla sua compagna sembrano due comparse di Hair, e pur da esperto di comunicazione ha faticato a capire la freddezza del pubblico, causata - come sempre in questi casi - dalla disumanizzante interfaccia della traduzione simultanea.

E la Mediateca di Santa Teresa ha una splendida "bibilioteca multimediale interattiva" con cinquanta PC in rete ma, incongruamente, incomprensibilmente, imperdonabilmente, nessuna connessione wireless.

E l'intera intervista fatta da mafe e Aaron è qui, e la registrazione della conferenza sarà presto qui.
Qui ci sono le foto di Lanier durante l'intervista.

09 maggio 2006

Bomb, shot, bomb

Avere un blog o una pagina personale su una community significa anche morire lasciando dietro di sé una quantità di pensieri e parole pubbliche. E' l'equivalente della scena "queste erano le sue cose" tra l'agente e il partner della vittima nei serial TV. Solo che in questo caso non si tratta di un piccolo momento di dolore privato ma di un'esposizione pubblica, virtualmente eterna, di ciò che eri. Ed è abbastanza per rappresentare una ragione di imbarazzo in una società terrorizzata dalla morte come la nostra.

Sulla "community" MySpace la gestione dell'inevitabile è più pragmatica, tanto che qualcuno ha creato MyDeathSpace.com, dedicato a registrare tutti i casi di morte tra gli appartenenti alla community.

La cosa che colpisce, ogni volta, anche se ormai non dovrebbe più, è la quantità di morti violente tra i giovani statunitensi. Solo nella prima pagina: suicide, shot, bomb, car accident, gunshot suicide, stabbed, bomb, heroin OD, drunk driver.

Che ci fosse qualcosa che non va già lo si sapeva (un solo incidente stradale su nove cadaveri under 30 è semplicemente spaventoso) ma quello che colpisce sono i due uccisi da una bomba. E no, non si tratta degli aspiranti dinamitardi su Internet che tanto piacciono a quotidiani e serie TV: è solo la dimostrazione che, 40 anni dopo l'assurda inutilità del Vietnam, un'altra guerra assurdamente inutile è tornata a decidere dei destini dei giovani americani.
Che, poveretti, a giudicare da questi dati la guerra già la vivono ogni giorno in patria. E sarà anche un ragionamento un po' terra-terra, sarà accontentarsi di poco, ma coi tempi che corrono mi pare già sufficiente per ritenersi fortunati, o teenager italiani.


Mariel Hannah, 18 - Shot - RIP March 19, 2006

Uomini, felpe e bimbe

la felpa di Blogger indossata dalla figlia di Massimo
Adoro gli uomini che sanno mantenere le promesse.

Mi deliziano gli uomini che si fermano a riflettere sulle donne.

E ogni volta che un'amica decide di duplicarsi, spero che sia femmina.

08 maggio 2006

Un blog dall'Himalaya

Mi è sempre piaciuto spingere qualcuno ad aprire un blog: lo faccio solo se sono sinceramente convinta che mi piacerà leggere quello che scrive la persona che cerco di sedurre con i miraggi di un mondo di parole che si incrociano in rete.

Sempre più spesso invece per lavoro contribuisco all'apertura di blog di cui spesso non mi frega quasi nulla, che faccio nascere e dimentico quasi subito. A volte però resto sorpresa e quel blog finisce nel blogroll (quello vero, quello dei feed) quasi subito, come questo Tre Vette. E' il racconto via satellite (con foto e video) della scalata tentata da Fabio Meraldi e Diego Giovannini che stanno scalando le tre montagne della Valle del Khumbu in Nepal. Il 5 maggio sono arrivati in cima all'Ama Dablam, oggi è il compleanno di Fabio e io non vedo l'ora che arrivino nuovi video e nuove foto: è l'unico modo per una pigra codarda come me di vivere un'avventura simile.

Playlist

Ma secondo te facendo una corsa come questa si può ascoltare musica correndo? Io comunque la faccio, chi si unisce?

05 maggio 2006

Presto, Skypiamo da qui (nerd remix)

La prima cosa che impari è che, a causa di una di quelle informalizzabili non-regole della pronuncia inglese, non si dice "Skaip" come dicono tutti, ma "Scàipi". Come pare dicano tutti.

Il secondo shock non è culturale ma genetico: per la prima volta in vita tua ti trovi circondato solo da gente più alta di te. (Qui tutti insieme). E non di tre centimetri, ma di quindici. Il che sta sulle palle, diciamolo. Ora finalmente capisci perché il Banana è sempre incazzato.

Il terzo non è uno shock, ma la semplice considerazione che in cinque anni di niu economi non ti è ancora capitato di vedere un lancio di prodotto progettato per esseri umani e non per babbuini in cattività. Tranne forse uno, opportunamente organizzato qui, il cui pregio principale era che nessuno faceva finta che non fossi lì solo per scroccare un Martini.

La quarta cosa che noti è l'assenza di gnocche con scollature vertiginose noleggiate per l'occasione, il che ti fa di nuovo sperare per le sorti umane della niu-niu economi. Dopodiché i tuoi compari si lamentano del'assenza di gnocche con scollature vertiginose noleggiate per l'occasione, e vai in loop.

Poi, cos'altro? Ah sì, il prodotto. Non essendo tu un naturale - né occasionale - né potenziale - utente di VOIP, l'unico prodotto innovativo del miniSmau attrezzato per l'occasione era l'imbucato del caso, cioè FON, ovvero l'unico banchetto con attorno quattro blogger (qui la foto). Certi hanno avuto il router Cisco, ma per il già-fonero la maglietta valeva molto di più. Gne gne gne.
 

03 maggio 2006

Performancing


Performancing for Firefox
è L'estensione da avere per il blogger coscienzioso (che quindi usa Firefox). Non mi metto neanche a raccontarla perché va provata (fidati). E funziona con quasi tutto.



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Modifica al volo dei post già pubblicati, ricerca integrata su Technorati, note a margine, pubblicazione VELOCISSIMA, c'è tutto.
La mission (e il modelo di business)? Telachì:
Performancing.com is a group weblog written by professional bloggers, for professional bloggers. The emphasis at Performancing is commercial blogging. Our stated goal is to create the "Worlds Largest Community of Professional Bloggers".

Vivere la performance

E' ormai un anno che il tempo sparisce a una tale velocità che ho praticamente le mestruazioni ogni 4 giorni.