I link dei maestrini su del.icio.us (tieni il puntatore sul link e compare la spiega)

28 luglio 2005

Non gioco più

In una flame non conta chi ha iniziato e se qualcuno ha una qualche ragione in più: visti da fuori i contendenti perdono stima e neuroni a ogni reply e ne esce vittorioso non chi ha l'ultima parola (mai visto succedere) ma chi abbandona il campo e/o cambia gioco.
Esportare la democrazia versus esportare la sharia, bombe artigianali irte di chiodi versus cluster bomb, fatwa di imam versus editoriale di Oriana Fallaci, incivili versus infedeli. Noi siamo il Bene, pensano entrambe le parti, ed entrambe le parti pensano che le vittime civili degli altri siano "effetti collaterali", da liquidare, a seconda delle coscienze individuali, con indifferenza, disagio, magari compassione, magari gioia.

Certo, io penso, in quanto democratica europea, di essere più buona, più civile, più umana e che rimuovere Saddam Hussein, a qualche prezzo, era cosa buona e giusta; probabilmente la mia equivalente musulmana che ha ospitato i terroristi pensa esattamente la stessa cosa, solo che per lei è Blair, il Saddam Hussein della situazione. Chi ha ragione, chi ha torto, chi ha iniziato, sono tutte stronzate: quello che conta è chi è in grado di finire senza infierire.
Oggi è il mio compleanno e come regalo vorrei che l'Unione Europea, per una volta, vincesse questa micidiale flame su scala mondiale smettendo di giocare per prima. Lasciamo che siano solo i jihadisti a cercar di esportare il loro stile di vita con le bombe, considerando infedeli e subumani quelli che non seguono i loro codici: solo se e quando avremo la coscienza pulita potremo difenderci senza ipersoluzioni.
Arrendersi, in moltissime situazioni, significa vincere, perché significa riconoscere l'inutilità della contesa: l'escalation si evita cambiando livello di gioco, non aumentando le dosi di una medicina che non ha funzionato. Se non puoi costringerli, confondili.

25 luglio 2005

Stupidario

Repubblica impazza:
Secondo Technorati, che compila la classifica dei blog in base al loro richiamo, il diario online di Stephanie si trova al 2.132.mo posto. Ciò significa che degli oltre 13 milioni di siti nella blogosfera, solo 2.000 registrano più visite del suo.

24 luglio 2005

Ken il Rosso, ovvero due pesi e due misure

Ci penso, ci penso, ma non mi è per nulla chiaro perché la legittima, privata, globalmente insignificante rinuncia di una squadra di calcio a aderire a un torneo amichevole a Londra sarebbe una vittoria dei terroristi, mentre concedere la libertà alla polizia di sparare sul cittadino senza farsi domande nel (self-appointed) più antico stato democratico del mondo, invece no.

Grimaldello

Il linguaggio è uno scassinatore, attiva i riferimenti e svela le mappe del mondo delle persone: bastano le risposte a una semplice osservazione per capire chi si ha davanti, cosa pensa, di cosa ha paura, per cosa si sente in colpa.
Non c'è modo peggiore di una domanda diretta per capire la verità su qualcuno: sono le sue reazioni e deduzioni che te la svelano e ti lasciano libero di farne quello che vuoi, anche niente.
Pensate a queste conversazioni:

Nel cortile di una casa:
"Mi hanno strappato il cavetto del contachilometri della bici"
"Come ti permetti? Ma ti sembra che io vado in giro a fare cose del genere?"

Su un blog:
"La guerra all'Iraq è iniziata nel 1990"
"Non è possibile giustificare i terroristi"

In un negozio:
"Ma non ce l'hai già questo libro?"
"Non sopporto più la tua gelosia e la tua mancanza di fiducia"

Questi apparenti non sequitur sono grimaldelli, perché portano alla luce un collegamento che è tutto e solo nella mente di chi risponde. Se l'interlocutore frainteso è consapevole di questo meccanismo, può ricondure la conversazione sui giusti binari, altrimenti si avvia un'escalation che porta spesso al litigio.

Alberi, foglie, autunno, snorkeling

Paura. Il disagio di sentirsi così odiati, odiati come gruppo, non per qualcosa che hai fatto. Le vacanze che si avvicinano. La consapevolezza di quanti vivono sempre e da sempre così, odiati perché ebrei, neri, gialli, islamici, donne, terroni, diversi. Occidentali e cristiani. Il venticello fresco che c'è oggi a Milano. Orrore. Incazzatura. Il sospiro di sollievo di un lavoro finito. L'eufemismo dei dispersi e due bambini rimasti coi nonni in Sicilia. L'arrosto di vitello in forno. Il tuo "amico" marocchino che scompare e lascia lo zaino lì e la paura. Il disagio di divertirsi con un lavoro finalmente interessante. Sentirsi al sicuro a casa e capire all'improvviso cosa vuol dire la paura di un bombardamento, adesso che stai cedendo ai media e alla situazione e hai paura ovunque vai. Paura. Forse non viaggerò più con i miei fratelli, ma si può? So già che non si deve pensare così. Incazzatura. Speranze residue, humour nero e momenti di ilarità. Mi abituerò anche a questo?

22 luglio 2005

Rassegna fotografica









David J. Nightingale, autore del fotoblog Chromasia, lavora nel settore educativo in Gran Bretagna. E' un fotoamatore, e se non è la dimostrazione vivente di quanto sia labile il confine tra amateur e professional, non so chi possa esserlo.

Rassegna Stampa

"You should be fired if you do a marketing site without an RSS feed. Saying that RSS is only for geeks today is like saying in 1998 that the Web was only for geeks."
(Robert Scoble)

A federal appeals court addressed the question of whether bloggers are protected under reporters' privilege. Here are some of the judges' comments.
(Cyberjournalist.net)

Bloggers will rescue the right. Karl Rove, the man George Bush described as the architect of his re-election, recently said that the dominance of America's mainstream media is coming to an end.
(Iain Duncan Smith)

The Blogs Must Be Crazy. Or maybe the mainstream media is just suffering from freedom envy.
The blogosphere isn't some mindless eruption of wild opinion. That isn't their power.
(Peggy Noonan)

Crisis Blogs: Plan Them Well. Don't think you can start a blog when the crisis hits you. Even though Oliver S. Schmidt has "yet to walk into a crisis situation that wouldn't have the client partner benefit from utilizing blogs".
(Fredrik Wacka)

21 luglio 2005

Specchi

Chi si straccia le vesti di fronte alla crudeltà dei terroristi spesso chiede a gran voce reazioni ancora più violente di quelle attuali (bombardamenti, campi di prigionia, torture, espulsioni).
Chi chiede a gran voce che i musulmani "buoni" condannino i terroristi straccerebbe le vesti agli "antiamericani" e ai "pacifisti" che non approvano le azioni dei loro simili.
Una faccia, una razza?

19 luglio 2005

Informazione alla deriva

Prima Repubblica, con "l'album di famiglia degli attentatori"; oggi il Corriere con i "boy bombers" e il "grafico" con il look dei quattro di Londra. Pensavo che il fondo fosse stato con Vespa e il plastico della casa di Cogne, ma mi sbagliavo.

(vanz updates: prego notare la delicatezza e il buongusto del "come ti vesto il terrorista", ovvero le istruzioni per riconoscere a colpo sicuro il kamikaze: cappellino, zainetto e scarpe da ginnastica (si dice sneakers, tsk tsk). La domanda che attanaglia l'occidente è: nel 2006 il boy bomber sarà metrosexual o urban glam?)

La fatwa degli imam

Tutti bravi a chiedere esplicite condanne da parte dei musulmani, poi quando arrivano non se le fila praticamente nessuno.
E la prossima volta che sento qualcuno dire che l'11 settembre 2001 è stato prima della guerra in Iraq mi faccio saltare in aria io.

18 luglio 2005

Atroce destino

Io ho paura. Per fortuna, ce l'ho pre e post, non durante. Due giorni a Roma, andata e ritorno in Eurostar, dieci fermate di metrò, oggi mi sento come se ieri avessi scalato l'Everest per saltare con ancora gli sci su una moto e fare la Parigi-Dakar bendata. Sono sempre stata portata alle sindromi ansiogene tipo "non può non toccare a me": mi sono fatta la para dura di inglese prima lingua alla maturità (e invece francese), di aver beccato l'Aids (e invece pare di no, ma nessun test mi darà mai la certezza) e so per certo che mi affibbieranno la conduzione di Affari Tuoi.
Di solito, quando mi prende così male, mi aiuta solo lo humor nero di stampo ebraico, della serie "succede solo se non ti sei preoccupata abbastanza". Per cui spero che se la grande lotteria del kamikaze mi deve proprio coinvolgere, prima di tutto che tocchi a me e non a qualcuno senza cui non potrei vivere. Di essere molto, molto vicina al punto dell'esplosione: sicuramente meglio morta che ferita e scioccata a vita. Di non aver fatto niente di strano che possa guadagnarmi l'attenzione di Repubblica (tipo "atroce destino: perde tempo per controllare di aver spento il gas e sale sul tram della morte"). Di essere identificata subito e non appesa ai pali in effigie. Di non essere usata per giustificare altre atrocità.
Lo so. Non è che a noi vada poi così male. C'è stata la peste, la seconda guerra mondiale e il Ruanda e se la vita va avanti a Bagdad, con un attentato al giorno, possiamo sfangarcela anche noi a Milano. Però stavolta ho paura e mi fa incazzare, ho paura come dopo Genova che non posso ancora vedere una divisa che mi si stringe lo stomaco, ho paura come tutti i civili presi in mezzo a una guerra in cui non possono fare assolutamente niente se non sognare che vada tutto bene.
Ho paura perché la paura mi affonda nella retorica e diminuisce la mia umanità, la mia positività, la mia generosità. Il male che ti sfiora ti rende peggiore anche se ce la metti tutta per bilanciarlo con il bene che sai di poter fare: il vero atroce destino è questo, non saltare in aria.

15 luglio 2005

Wisteria Lane

Pensate che dentro Fox Life c'è una strada dove non hanno ancora inventato l'aborto.

14 luglio 2005

Archeologia di Rete

The Lemon.net ha chiuso, e mi spiaceva che andasse persa quella bella timeline dalla storia di Internet che avevano. E allora mi sembra giusto recuperarla grazie a the Wayback Machine, e metterla disposizione. La trovate qui (purtroppo senza immagini, ma non erano un granché belle).

Senza parole

Accuracy in Reporting of Israel/Palestine on
ABC World News Tonight
CBS Evening News
NBC Nightly News




Tutto il documento qui.

In my name

Se dovessi morire in un attentato terroristico, per favore, ritirate le truppe italiane dall'Iraq e trovate un'alternativa umana ai Cpt.
(sì, oggi penso in piccolo)

13 luglio 2005

Kick & Ban

Una delle più grosse menate del lavoro di community management è la gestione dei troll, soprattutto in chat, soprattutto se sono tanti e magari pure agiscono in banda.
Avete presente quanto è poco divertente quando un troll vi si trasferisce nei commenti? Ecco, provate a pensare quanto possa essere divertente essere pagati e valutati in base alla vostra capacità di impedire che uno o più troll facciano scappare le persone migliori da una community vanificando investimenti e impegno.
E come su un blog essere particolarmente in vista e magari non del tutto concilianti nei toni attrae facilmente disturbatori di tutte le sottospecie, in chat c'è questa specie di "regoletta": più il community management è di stampo poliziesco, maggiore la probabilità che emerga un problema di troll (nelle sue svariate forme, dallo spargere voci false dietro le quinte per spezzare le amicizie all'inventare virus o simili fino al flooding e allo sniffing di password e di log, se lasci aperti dei buchi).
Indovinate di solito come si reagisce? Si esaspera il community management di stampo poliziesco, adottando tecniche anche software (inutili) orientate a espellere i disturbatori. E qualcuno (indovinate chi) suggerisce che in questi casi l'unica soluzione è un lungo e paziente lavoro di community management fatto a manina e col cuore, consolidando la parte sana della community, riscrivendo le regole in modo che siano vissute come utili per tutte e non poliziesche, aiutando i leader a convincere gli altri a ignorare i disturbatori e non cedere alle provocazioni, premiando i comportamenti positivi invece di punire quelli negativi etc etc.
Indovinate cosa gli rispondono? Che non capisce che la community è in mano a una banda di troll e che bisogna buttarli fuori e che sei cretina se non capisci che questi sono dei deficienti con cui non si può dialogare.

A me ricorda qualcosa.

12 luglio 2005

You say poteto, I say potato

LIBRI DELLA MIA BIBLIOTECA
A Milano, un 250-300. A Rimini, dove tengo quelli che suppongo di non voler rileggere e i paperback estivi, estimerei un altro 300. A Modena un centinaio di quelli d'infanzia e adolescenza.

L'ULTIMO LIBRO CHE HO COMPRATO
Cinque romanzi di TC Boyle, infatuazione del momento, in lingua originale su Ibs. Leggibilissimo anche in v.o. e molto divertente.

IL LIBRO CHE STO LEGGENDO ORA
The Future of Ideas di Lawrence Lessing e East is East di Tc Boyle. Leggo sempre almeno due libri, ultimamente ho deciso per la formula romanzo + saggio perché con l'età cominciavo a mescolare le trame in testa.

TRE LIBRI CHE CONSIGLIO
Infinite Jest, di DF Wallace (verbatim, dalla mafe)

Cuori in Atlantide di Stephen King (in versione originale!). Anche solo per l'omonimo racconto lungo.

The Wisdom of Crowds di James Surowiecki.

Passo la catena a: nessuno. Così nessuno mi odierà.
Seguono sette anni di sventure, immagino.

11 luglio 2005

Patate, catene e bastoni

Riceviamo da Ivan e Mucho e questo è il mio giro:

LIBRI DELLA MIA BIBLIOTECA
A Milano, direi un migliaio, tra casa e ufficio; un venti per cento sono saggi. Ne ho dispersi parecchi, però: a casa a Taranto, in campagna e rimasti a Torino post-divorzio.

L'ULTIMO LIBRO CHE HO COMPRATO
Vedove di Ed MacBain e Il sogno di Scipione di Iain Pears.

IL LIBRO CHE STO LEGGENDO ORA
La versione di Barney (però forse lo mollo e lo riprendo in vacanza)
E mi mancano 50 pagine alla fine di Infinite Jest. Cerco di non leggerne più di 5 al giorno.

TRE LIBRI CHE CONSIGLIO
Infinite Jest, di DF Wallace

La serie della Torre Nera di Stephen King

Verso un'ecologia della mente di Gregory Bateson

Passo la catena a

LisaGialla
Mochetta
il Massaron
Lule

Le ultime parole famose

Blair: "Difenderemo il nostro stile di vita".

Rimedi casalinghi

Un buon modo per difendersi dal terrorismo è astenersi dal consumo di telegiornali e mass media in genere.

08 luglio 2005

The sadness after

Non so tra duecento anni cosa diranno i libri di storia degli eventi degli ultimi anni. Non so neanche se esisteranno ancora, i libri di storia. Però so che questo "Prezzario Mese di Luglio 2005" sarà una risorsa utile per permettere ai posteri di capire come ci comportavamo.

Migliorare l'Università

Mi segnalano, e visibilizzo volentieri, Università: migliorare si Può a cura di ScuolaOggi.org. Trattasi di sitarello di utilità "scritto da chi l?università la conosce bene per chi la conosce poco: diplomandi che devono iscriversi, genitori, insegnanti". Per proporre soluzioni e modi di migliorare la scuola pubblica.
Queste sono realtà fortemente (e concretamente) aggregative: spero di vederci fiorire presto un ambiente di discussione. Che ce n'è bisogno.

06 luglio 2005

Nerd del mio cuore

Nella storia di Internet le applicazioni che hanno segnato il nostro modo di comunicare sono spesso merito di uno sparuto gruppo di nerd, a volte anche di uno solo. Anche dietro brand di successo come Movable Type o Bookcrossing, per non citare i soliti Yahoo e Google, non troviamo plotoni di analisti, ingegneri e sviluppatori ben gestiti, ma il classico incompreso che la sera preferisce smanettare (magari in coppia) invece di andare a prendere l'aperitivo.
Ehi, succede anche in Italia, e uno dei miei geniacci preferiti da questo punto di vista è il mio primo amico di rete Diego Montefusco (anche se lui è molto più nerd che programmatore). Quindi, fategli un favore: votate (entro oggi) la sua società al STM Speech Solutions Awards 2005. Si chiama VoicePartners e ha anche un cuore italiano, il suo :)

04 luglio 2005

Flickr: la sfera di cristallo

Forse le cose per cui trovo più utile Flickr non sono quelle per cui è nato. E una di queste - che mi diverte molto - è il feed delle foto delle persone che conosco.

Il feed degli Your Contacts (il mio è qui) si sta rivelando una funzione di social networking molto più avanzata di quanto mi aspettassi: è una finestra sulle vite di amici e conoscenti che apro tutte le mattine con Bloglines, e che mi mostra un quadro di ciò che le persone hanno fatto, in particolare nel weekend.

Puoi guardarlo con calma ogni giorno cercando indizi su quello che hanno fatto la sera prima, oppure scorrerlo in fretta di tanto in tanto per cercare di indovinare cosa sta capitando nelle loro vite. E ci scopri cose interessanti e importanti, persino cose che non scopriresti leggendo i loro blog. Magari ti trovi pure a formulare ipotesi di situazioni e svolgimenti futuri. Se è voyeurismo (e lo è, e non c'è niente di male) è della specie più creativa.

Per fare un esempio, negli ultimi giorni scorrendo il feed ho scoperto che:

> Phatfred è a Parigi.
> Babsi Jones ruba veramente foto (dannatamente buone) a soggetti poco raccomandabili, cosa che io non ho le palle di fare. (E fuma parecchio, cosa che sapevo già).
> Gaspar, oltre ad avere intorno un sacco di bambini, è un tipo da montagna.
> Bru è andato a vedere Daniele Sepe alla cascina Monluè (o al Pini). Ed è uno dei pochi che conosco che annotano le foto.
> Kiara veleggia con velisti (che scelgono saggiamente i periodi in cui uscire).
> Frankieboots continua a fare dei gran ritratti.
> La Pros ha occhio.
> Strel fotografa i muri.
> Auro, beh, Auro è sempre Auro :)
> E così dicasi del Cavedons.
> Blu Iguana visita posti che vorrei vedere, e dannazione se li sa inquadrare.
> Il Metitieri è Obi-Wan Kenobi (qui lo si può vedere dal lato oscuro della Forza).
> C'è un miniPecus all'orizzonte (baro: questo lo sapevo già).
> Jonathan scatta all'infrarosso, e ne ho una quasi identica (e ha uno dei migliori fotoblog in circolazione).
> Paolo ama i gatti.
> Marco sì, ma Marta non l'avevo mai vista. E così la Comida de Mama alias Elena.
> Bhikku è un tipo simpatico, e vuole vivere su Titano.
> A Flickr hanno delle donne niente male (compresa, ovviamente, l'ormai mitica Caterina Fake), ma, hey, quando arrivano i miei Flickr Stickr?
> C'è una nuova cowgirl in città.

Per quanto riguarda il voyeurismo quelo vero, ecco che vi regalo due feed erotici di Flickr (okkio che son tosti: decisamente Not Safe For Work): Fine Female Forms ed Erotica.


Salotti

Ogni volta che sfioro gli iniqui intrecci e inciuci del sottobosco della letteratura italiana, per fortuna quasi sempre filtrati da persone dotate dell'indispensabile sense of humour, devo constatare quella che spero sia un'anomalia tutta italiana. L'esistenza, cioè, di un establishment nel suo piccolo pronto a dare fiducia a esordienti di ogni provenienza (anche virtuale), mentre le avanguardie (soprattutto se autonominatesi tali) paiono soprattutto impegnate a tenere fuori a calci chiunque osi minacciare il loro sudatissimo orticello.
Sarà sicuramente più complicato di così, ma da una galassia lontana lontana (quella di chi legge) l'impressione è quella.

Blink

A pagina 32 non me ne frega ancora niente nè di Barney nè della sua versione. E' normale, o "l'incredibile divertimento" inizia subito quindi tanto vale che poso il libro?

01 luglio 2005

No ai brevetti sul software: scrivi al tuo parlamentare

Onorevole,

mi rivolgo a Lei come mio parlamentare europeo di riferimento per ricordarLe che dal prossimo 5 Luglio il Parlamento Europeo voterà la ratifica della legge sui brevetti software

La direttiva sui brevetti software, così come approvata dal Consiglio dei Ministri Europeo, porterebbe nell'Unione Europea il sistema statunitense di brevettabilità del software.

Se questo accadrà, gli sviluppatori di software non saranno più padroni di ciò che scrivono e potrebbero addirittura rischiere di finire in tribunale semplicemente per aver venduto o distribuito il loro software.

Questo non metterà in pericolo solamente il settore del software europeo, ma rischia di aprire la porta all'applicazione della logica del brevetto a molte altre risorse finora considerate di pubblico dominio. I brevetti sulla logica pura porranno delle restrizioni anche alla libertà di stampa.

Dal 5 luglio il Parlamento Europeo avrà l'ultima possibilità di evitare tutto questo. Perché ciò accada 367 membri su 732 dovranno essere presenti e votare per gli emendamenti giusti.

Le chiedo quindi di votare gli emendamenti Buzek-Rocard seguendo le raccomandazioni di voto della FFII (http://europarl.ffii.org/amendments.en.html ) e di fare opera di convincimento presso i Suoi colleghi europarlamentari perché facciano lo stesso.


Cordialmente,
-
Vanz
http://www.maestrinipercaso.it


Qui la lista dei parlamentari europei a cui si può scrivere (io scrivo a Bersani, perché do per scontato che Agnoletto, Bertinotti e Giulietto Chiesa abbiano già chiare le ragioni della campagna).

Restano comunque da coprire d'Alema, la Gruber, Santoro e Prodi. E anche Pannella, che non so mica come la pensino i radicali al riguardo (temo bushianamente, come al solito).
(update: la segreteria di Bersani assicura che tutti i parlamentari DS voteranno l'emendamento: c'è quindi da dirottare le forze sulla Margherita, i partiti di centro dell'Ulivo e tutto il centrodestra).

Se qualcuno vuole può copiare la lettera qui sopra, che non è coperta da brevetto :)

Qui il modulo con la richiesta di voto da inviare via fax (meglio che usare la mail)
Qui i banner da mettere sul sito
Altre info (FFII.org)