I link dei maestrini su del.icio.us (tieni il puntatore sul link e compare la spiega)

31 maggio 2005

The Long Weekend Soul Food

Come cibo per l'anima (e le orecchie) del weekend eccoti giungere lieto e saltellante il vanz a proporre/promuovere i suoi cinque pezzi hip hop preferiti del momento (cioè, ferma lì, non necessariamente recenti, ma quelli che ascolta adesso, ecco):

-> Get Back (Ludacris)
-> Breathe (Fabolous ft Jay Z)
-> Dre and Snoop's Let me Ride
-> Don't Phunk with My Heart (Black Eyed Peas)
-> e magari pure questo

Mi rendo conto che ho linkato poco o nulla, ma se vi va di frugare nel cesto della biancheria sporca potreste trovare altre cose interessanti, e in quel caso ascoltarle o preascoltarle con lo script Pageplaylist già segnalato qualche giorno fa, ora diventato un'estensione per Firefox (non serve più greasemonkey. che, cioè, però continua a servire: non buttatelo).

30 maggio 2005

La proprietà intellettuale

Se c'è qualcosa di cui davvero (quasi) tutti parlano a sproposito (oltre all'anonimato in rete, intendo), è il diritto d'autore. [1]
Sento il bisogno quindi di rendermi utile, maestrinando su aspetti concreti della vita quotidiana. Per la legge italiana (non modificata dalle normative europee recepite negli ultimi anni), il diritto d'autore (morale e materiale) nasce con l'opera, non deve essere comunicato, registrato, segnalato, archiviato. Se un'opera viene pubblicata (ovunque, anche su un blog), la pubblicazione vale da certificazione della proprietà intellettuale a partire da quella data (fa fede la data del server, furbacchioni) e chiunque altro dica "l'ho scritto prima io" deve dimostrarlo.
Il diritto morale dell'autore all'integrità e paternità dell'opera è inalienabile: quello materiale può essere ceduto integralmente e anche gratuitamente (ed è solo su quest'ultimo punto che entrano in gioco le licenze tipo Creative Commons, che non servono a proteggere un'opera già protetta, ma a comunicarne gli usi che l'autore permette di farne senza ulteriori accordi).

[1] non metto link perché non voglio entrare nelle orrende querelle tra scrittori e aspiranti tali. Niente mi fa più paura dello scrittore italiano medio, sappiatelo.

27 maggio 2005

Transfatty

According to research kids breakfasting on fizzy drinks and sugary snacks performed at the level of an average 70-year-old in tests of memory and attention. Beans on toast is a far better combination. Toast alone boosted children's scores on a variety of cognitive tests, but when the tests got tougher, the breakfast with the high-protein beans worked best.

Don't forget to snaffle a snack mid-afternoon, to maintain your glucose levels.
Just make sure you avoid junk food, and especially highly processed goodies such as cakes, pastries and biscuits, which contain trans-fatty acids.
These are implicated in a slew of serious mental disorders, from dyslexia and ADHD (attention deficit hyperactivity disorder) to autism. (...) Last year researchers at the annual Society for Neuroscience meeting in San Diego, California, reported that rats and mice raised on the rodent equivalent of junk food struggled to find their way around a maze, and took longer to remember solutions to problems they had already solved.

Brains are around 60 per cent fat, so if trans-fats clog up the system, what should you eat to keep it well oiled? Evidence is mounting in favour of omega-3 fatty acids, in particular docosahexaenoic acid or DHA.
In other words, your granny was right: fish is the best brain food.
Not only will it feed and lubricate a developing brain, DHA also seems to help stave off dementia.
Studies published last year reveal that older mice from a strain genetically altered to develop Alzheimer's had 70 per cent less of the amyloid plaques associated with the disease when fed on a high-DHA diet.


THEREFORE:
YES Proteins, YES Omega 3, YES mid-afternoon snack (5 meals a day),
NO complex carbos, NO Trans-fatty acids, NO fizzy drinks and sugary snacks


A murder, but not a crime

Ci sono cose che non cambieranno mai. Vi ritrovate anni dopo, tu sposata, lui fidanzato, vi trovate più magri di una volta e sicuramente più consapevoli. Ricominciate a flirtare come dodici anni fa, nello stesso identico modo, un po' aggressivo, molto esibizionista. Ti viene istantaneamente voglia di dirglielo, che non è cambiato niente e che forse sarebbe il caso di andare fino in fondo [1] stavolta, lui ti tocca in quel classico modo che fa capire a tutti gli altri che tipo di rapporto c'è tra di voi, e se fosse un altro lo annienteresti con una battuta, invece sorridi e ti tremano un po' le mani. Poi uscite a fumare una sigaretta e appena il pubblico scompare non avete più un cazzo da dirvi e da toccarvi.

Ci sono cose che non cambieranno mai. Quell'orrenda sensazione che questo ragazzetto ti tenga in bilico e possa buttarti giù dal burrone con un sospiro, mentre tu cerchi di rimanere in piedi afferrata a un capello (e ne ha pochi, da sempre). E come sei diventata isterica, si vede che vivi a Milano. E che ne dici di prendere un po' di sole? E tu verifichi che sa sempre come fare male e a fondo pur volendoti davvero bene, è indubbio. E tu verifichi che sei sempre la maledetta insicura di un tempo, qualunque cosa ti sia successa nel frattempo.

Ci sono cose che cambiano, per fortuna. Gli racconti di quant'era bella Firenze alla manifestazione di tre anni fa e lui ti dice che lavorava nello studio di avvocati incaricato di gestire i danni dei manifestanti. Ti racconta del suo faticoso tirocinio nello studio del Sunia, "gente orrenda di sinistra" e tu gli chiedi "e tu da che parte stai?", e lo sai già che ti dirà dalla parte opposta, ma avevi dimenticato che avrebbe aggiunto "anzi, sai, io sono andreottiano". E se dodici anni fa avresti fatto finta di niente oggi fai fatica ad arrivare a fine serata e quando arriva la sua fidanzata a riprenderselo ti viene voglia di dirle due parole, così, per aiutarla :)

[1] che deliziosa espressione adolescenziale, vero?

26 maggio 2005

Fantastic Four VS Magic Johnson

Lo so che ha l'aria di una stronzata, ma mi sa che lo vado a vedere lo stesso :D
(soprattutto dopo questa furbata di spot - lo so, lo so, mi faccio fregare sempre).
- clicca sulla screenshot e poi sulle due gnocche, per vedere il video -


25 maggio 2005

Pageplaylist: lo scriptino promesso (ovvero, anche, perché l'open source mi ti lascia al palo le software house)

Letto il post ieri mattina, messocisi al lavoro ieri pomeriggio a partire da un player open source preesistente (XSPF), e già stamattina il nostro eroico Enrico Battocchi ci ha scodellato lo script per Greasemonkey che consente di eseguire direttamente gli mp3 linkati a una pagina html (mini lettore flash senza evocare software esterni).

Alura, istruzioni:
1. installare Greasemonkey su Firefox (chi ancora usa Internet Explorer - ma anche, per dire, Safari - mi sa che, deve aspettarsi di trovarsi escluso da parecchie cose sfiziose in futuro).

2. Installare (menu Tools / Install User Script) lo scriptino in questione, che si chiama Pageplaylist.

3. Andare su una pagina con linkati degli mp3 (per esempio useremo quella di Dj Earworm) e, automagicamente, in alto nella finestra si aprirà una riga minimale (ma con tutti i comandi e il menu contestuale attivo) di lettore flash che comincerà a riprodurre i file ivi linkati.

(Ovviamente è beta o prebeta: non fate "ooh" come i bambini se vi crasha / implode / vomita sul template).
(Esendo betissima ci sono anche un po' di bugz, per esempio ogni tanto fa partire due riproduzioni contemporanee dello stesso brano, leggermente sfalsate :)

Ora, bambini, fate tutti OOOH per Enrico.
Kudos.

---

Ora vi tocca il concione accessorio: se avessi dovuto far sviluppare una cosa analoga per un cliente da una software house che sviluppa gelosamente il suo prezioso codice privato, mi avrebbero fatto un preventivo di un mese di lavoro, qualche decina di migliaia di euro e sarebbe venuto fuori un prodotto con nemmeno metà delle feature utili (tipo download this song) di questo prodottino messo insieme in qualche ora di lavoro sfruttando il codice già prodotto e messo a disposizione dalla comunità open source.

La maggior parte delle volte che ci è capitato di fare cose del genere, la web agency (che era nostro committente) avrebbe potuto fare una frazione del prezzo che aveva fatto al cliente finale per un prodotto nel complesso inferiore (o comunque mal progettato da informatici che non usano Internet, come sono quelli di molte web agency/software house italiane).
Ma si sa che l'andazzo di molti finora è stato: spendi dieci per fare un prodotto che vale cinque e fagli pagare cento.
La cosa che mi chiedo è: quando finirà? Mai?

24 maggio 2005

Nuovo e utile

Pare che il BlogRodeo sia stato l'evento di maggior successo della manifestazione fiorentina dedicata alla creatività, andata praticamente deserta. Non mi meraviglia affatto che l'unico evento in grado di interessare chi preferisce pensare e fare con la sua testa sia basato sulla partecipazione invece che sull'ascolto. Il fare attivamente è un'esigenza liberata dalla rete, viralità di base che - grazie al cielo - si sta sprigionando anche offline.
Domani ho due giornate di lezione a Firenze, cercherò di ricordarmene quando l'ansia mi spinge a parlare, parlare, parlare...

23 maggio 2005

Sette paperelle


(foto Contrasto)

Ma adesso c'è la Cassazione.
(Oh, se c'è, c'è. Io sto solo affermando. Lungi da me.)

20 maggio 2005

My name is Bond

In How to Save the World di Dave Pollard, che pure non salverà il mondo perché ci vuole ben altro, ci sono un paio di consigli che secondo me vale la pena di tenere a mente, anche se magari non originalissimi (pensiero laterale, interdisciplinarietà, esercizio dei sensi e dell'intuizione).

Dovessi sceglierne uno che possa fare davvero qualcosa per migliorare la flessibilità mentale delle classi dirigenti - in qualunque campo, dal WTO all'ufficio postale dietro l'angolo - probabilmente sarebbe

Learning Something Outside Your Comfort Zone: If you're an artist, learn about String Theory. If you're a scientist, learn about the aesthetics of music. The more novel and uncomfortable and strange it is, the more it will liberate your calcified brain.

perché la mia esperienza mi dice che le persone con interessi multiformi e diversificati sono non solo quelle più interessanti umanamente, ma anche quelle che producono i veri cambiamenti.

Vistidavicino

Morgan è Asia Argento con i capelli lunghi.

19 maggio 2005

Cos'è il genio?

Appena visto su un sito che non dirò, perché si dice il peccato ma non il peccatore, il link più originale che abbia mai visto

'< i >< u >< font color="#0000FF" face="Verdana" >www.[omissis].com< /font >< /u >< /i >'

Update: Ricevo questa mail (senza aver dato nessun consenso) e non posso non copiarla pari pari, degna compagna di quanto sopra:
Certo di farLe cosa gradita, La invito ad un convegno, in diretta AUDIO-VIDEO e comodamente dal suo PC (Casa/Ufficio); girando l`email ad amici (per es. da Tokyo, Toronto e Sidney) potrà condividerlo con loro e commentare, non necessariamente sottovoce ! La COMMUNITY !

e-maestrinate

Ho appena fatto un'oretta di lezione in chat (Scienze della comunicazione di Reggio Emilia), ehi, mi sono divertita! L'inizio è stato decisamente kafkiano: eravamo 14 "relatori esterni", senza possibilità di personalizzare il nickname. Problema risolto scrivendo ogni volta il proprio nome, senza che nessuno ne approfittasse (cosa che ogni volta mi stupisce oltremodo). Certo, uno ha scritto "Mafe: mi prude una gamba", ma per la carità, che delizia :)

Abbiamo parlato di customer care [pdf dell'omonimo capitolo pubblicato in "La magia della scrittura"]. (volevo distribuire Creative Commons ma non so se posso, in ogni caso fate "come se").
Il blog del libro è partito decisamente bene e oggi spero di trovare il tempo di aggiungere parecchi contenuti che ho in saccoccia (link, calendario presentazioni e simili).
Uff. Mi sembra di avere la testa piena di nuvole.

18 maggio 2005

E passa 'sto Bastone...

Mi passano il giochino del momento della blogpalla e mi ci tuffo: un po' perché viene dal mio tecnoguru Pecus e come potrei mai rifiutare, un po' perché è un casino che non posto e mi sento tanto solo.
Per chi se lo stesse chiedendo, il Bastone consiste in: rispondere a cinque domande sulla musica. Tutto qui.

1. Volume totale dei file musicali sul mio notebook HD (esterno)
37 Gb, fortemente moderatamente eclectic con predominanza hip-hop (stimerei un 35-40%), suddivisi in cartelle per artista, da A Tribe Called Quest a Zero 7 passando per Waylon Jennings e Gerry Mulligan.
Più 5 giga sul lettore MP3 (Zen Micro) pieno fino all'orlo, con una playlist di 101 pezzi in heavy rotation che se potessi passerei a chi ne facesse richiesta (ma vi ricordo che non si può).

2. L'ultimo CD che ho comprato:
Non me lo ricordo bene. Probabilmente One World one Voice di AAVV, band notoriamente prolifica.
In realtà sono uno scaricatore senza rimorsi: per rivendicazione politica, per vocazione didattica (educare i discografici ai modelli di business futuri) e perché per potermi permettere la metà di quello che mi piace dovrei avere lo stipendio di Colaninno. Il fatto che le major non tengano conto di questa mia esigenza mi indispettisce sommamente.
(One World si è comunque rivelato essere una merda, ragione di più per non avere rimorsi)

3. Canzone che sta suonando ora:
Breathe (remix) di Fabulous e Jay Z, che passa quelle due-tre volte al giorno su radiovanz. Lo Zen è pausato su Bohemian like you dei - nientemeno - Dandy Warhols.

4. Cinque canzoni che ascolto spesso (ultimamente) o che significano molto per me:
* Midnight in a Perfect World di Dj Shadow, perfetto esempio di - boh - electro-trip-chillout (mai stato bravo con le etichette). Approfitto per ringraziare colui che me l'ha presentato.
* I Against I di Mos Def (ovvero Ford Prefect) e Massive Attack, colonna sonora di Blade Trinity (film di merda, gran soundtrack techno-hip hop)
* Drinkin' in L.A. di Bran Van 3000, per ragioni affettive verso la Megalopoli e di atmosfera da settemmezzza del venerdì sera in spiaggia (e sembra scrtitta da Easton Ellis)
* Ready or Not Jungle Remix di Fugeez, solo perché mi piace tanto, e perché jungle e d&b sono sottovalutati
* If I Only Had a Brain di Mc 900 Ft. Jesus, per ovvie ragioni insite nel titolo

Cinque persone a cui passo il testimone:
* mucho maas, ovvio
* la Lisagialla
* Marco semelodiceviprima Schwarz (o eventualmente comidesca consorte)
* Gaspar, e qui sono molto curioso
* Sir Squonk
ci ho messo ore a decidere tra lui e Spiritum, e mi consolo pensando che quest'ultimo forse non è un divoratore di musica (?). ma poichissenefrega: mica c'è l'arbitro. io ne passo sei e bastono anche Spiritum.

(Il Bastone significa che dovreste fare un post simile e passarlo ad altri cinque. Dio come odio le catene)
(Vediamo se vi accorgete dalle statistiche o da technorati che vi ho passato il testimone. Però chi legge deve cliccare sui link, se no non funzia.)
(Ovvio che verrà fuori che uno di questi l'aveva già fatto e ci farò la figura di quello che non legge il suo blog)
(Ecco: era un sacco che non scrivevo e ora non riesco a smettere)
(Smetto).

[musical]
[baton]
[ruse]

Ho mangiato la foglia

E non l'ho ancora digerita, e produco bile e acidi succhi in attesa di trovare il coraggio. Qualcuno ha 20.000 euro da prestarmi? :)

17 maggio 2005

Bovisa lifestyle

Corri a casa in tutta fretta, anche se c'è Broono al semaforo che sgambetta ;-)




Coppie

Lui è agitato, animato, sta parlando di politica e lavoro e sindacati. Di lei vedo solo le spalle e i capelli biondi, è seduta in punta su una panchina ai Giardini di Porta Venezia, è seduta bella dritta. Lui si agita sempre di più, sospira e sibila "Io non ne posso più della tua ignoranza, è inutile parlarne ancora, io non so più come spiegartelo: non sopporto più la tua ignoranza".
Quando cinquanta passi dopo mi sono girata a controllare la bionda era ancora lì seduta, bella dritta.

14 maggio 2005

Un'alternativa per i rapporti umani??

Darin Barney tira in ballo Harold Innis e tira per la gonnella addirittura Hannah Arendt; Hubert Dreyfus scomoda Kierkegaard e la sua fobia per la libera stampa e Albert Borgmann usa la storia di The Well (sic) come argomento a dimostrazione delle tesi di tutti e tre, e cioè che le community - intese nel loro senso più generale, di bande, di tribù, di fortissimi legami tra esseri umani - non migliorano se si trasferiscono online abbandonando il mondo della realtà fisica.
Ora, io mi chiedo, ma a che pro un simile sfoggio di competenza e cultura? Per rispondere a una domanda oserei dire tautologica? C'è davvero qualcuno, tra gli "integrati" (opposti ovviamente agli "apocalittici") che pensa che l'essere umano dovrebbe infilarsi un cavo nella nuca e trasferirsi armi e bagagli nel cyberspazio, rinunciando una volta per tutte a rapporti personali e faccia a faccia? C'è seriamente qualcuno che abbia un'esperienza diretta e personale delle online community che possa pensare a loro come a un'alternativa definitiva, invece che a un arricchimento?
Mi fa sempre piacere leggere che le argomentazioni contrarie alle relazioni mediate dal computer generalizzano sempre devianze estreme, situazioni quasi irreali o comunque nelle code delle distribuzione: io non so quanto la Arendt sarebbe felice di vedersi tirata in ballo da chi chiaramente non vuole vedere che la virtualità oggettiva delle "cose" online non impedisce la creazione di quel mondo condiviso di oggetti e abitudini da lei considerato indispensabile per la creazione di rapporti umani stabili e profondi.
In ogni caso, "Community in the Digital Age" rimane una lettura interessantissima e ricca di spunti, consigliata a chiunque abbia a cuore anche il contesto sociale e psicologico in cui le online community nascono e si sviluppano; che di marketing, signora mia, dopo poco non se ne può più :)

11 maggio 2005

Milano da bere

Transit 1996. Ralph Lauren 1989. Burberry 1998. Walsh 2004. Nessuno può dire che non fossi vintagemente attrezzata per degustare il Dom Perignon 1996 e Dom Perignon Enoteque 1990 che ci sono stati offerti ieri (insieme a salumi e formaggi, che eleganSa), dopo il privilegio di una visita a porte chiuse al Poldi Pezzoli con introduzione di Philippe Daverio. Ho anche imparato una cosa importantissima: non si mette in frigo il vino bianco, perché il freddo esagerato e costante appiattisce i sapori e trasforma qualunque cosa sia nella bottiglia in tavernello. Il vino bianco si raffredda solo nel cestello del ghiaccio. So che avrei dovuto già saperlo, ma non lo sapevo e adesso spaccherò i coglioni in tutti i ristoranti dove vado. E il Poldi Pezzoli è delizioso: a parte i quadri e i mobili (che non sono attrezzata a capire) c'è una collezione di orologi e meridiane veramente imperdibile.

Non contenti dell'esperienza siamo andati a sfoggiare la nostra elegante ubriacatura (niente come lo champagne va alla testa senza parere) alla Triennale, dove si presentava il libro Axolute di Bticino. Il dibattito sembrava interessante ma sono arrivata alla fine, cioè all'inizio delle cibarie, stavolta un po' troppo creative (tipo orecchiette servite in un bicchiere e cappesante avvolte nella pancetta, che sta bene ma per me è un po' uno spreco, a meno che non fossero cappesante morte da anni). Il tutto era però davvero molto kewl, molto desaign e molto stailisc e mi hanno dato tutto l'Amarone che volevo (anche se secondo me era Amarone come io sono olivastra).

Se tutti gli eventi per la stampa fossero così, mi metterei a fare la giornalista sul serio. Poi perderei il rispetto per me stessa, quindi mi porto avanti e con questo post inizio a perdere il vostro :)

09 maggio 2005

Campionati

La sfida più emozionante non è certo quella tra Juventus e Milan che si litigano l'ennesimo scudetto. Ce la farà il Quintosole a restare in seconda categoria?

06 maggio 2005

Geoflickr

[UPDATE]: Geobloggers è solo una goccia nel mare di quello che si può fare con Greasemonkey, l'estensione che permette integrare in Firefox script sviluppati dagli utenti che customizzano (in base a esigenze personali e reali, e non di marketing) il modo di accedere e visualizzare i siti, comprese funzioni e menu di navigazione, e relativi modi d'uso. Per usare un'espressione cara a noi maestrini, questo "spaccherà svariati culi".


Forte del mio nuovo account pro (grazie a chi di dovere :) sperimento un pochino su Flickr e mi imbatto in quella che è un'applicazione potenzialmente killer dell'integrazione tra piattaforme aperte: la geolocalizzazione delle foto, o geotagging.
Inserendo nelle tag della foto latitudine e longitudine (calcolate attraverso maporama e inserite con sintassi geo:lat=xx.xxx e geo:lon=xxx.xxx) e linkando a geobloggers, che si occupa dell'integrazione tra google maps e flickr, è possibile geotaggare qualunque foto (per ora solo USA e UK) e mostrarla sulla mappa, anche satellitare.
Messa così è complicato? Molto più semplice andare qui, cliccare su "geotagged" (nelle note sotto la foto) e godersi il risultato sulla mappa generata da Google e sulla vista via satellite (in alto a destra, link "satellite"). Notevolissimo.

05 maggio 2005

Il guerrilla marketing (controrivoluzionario) di Acer

Linko questa vicenda di Nicola Mattina (passatami da Pecus) con l'assistenza Acer perché mi interessano i sempre nuovi modi di fare comunicazione aziendale controproducente. In questo caso mi pare che rasentiamo l'autolesionismo.
Invece di rispondere alla lamentela firmandosi come Acer, pare che i responsabili dell'assistenza abbiano pensato bene di farlo anonimamente, spacciandosi per utenti soddisfatti nei commenti del blog, e addirittura insultando.

Nicola ne avrebbe sgamati quattro attraverso gli IP dei commenti, il che lascia poco spazio alla speranza che si tratti della discutibile iniziativa di un singolo, ma comincia a suonare più come una politica aziendale, magari non ufficiale, in ogni caso pessima. Indifendibile.
A questo punto io direi che Nicola avrebbe come minimo diritto a una presa di posizione ufficiale e pubblica dell'azienda, sul suo blog. Basterebbero delle semplici scuse. Non è così difficile.

Quinto: Riroderai

Riroderai: questo nuovo comandamento prenderà corpo e anima il 05/05/05, per cinque ore a partire dalle 12:05.

Prepara mouse e tastiera: il tema sarà collegato alla Pazziata che avrà luogo il 12 giugno prossimo a Castel Beseno.

03 maggio 2005

La magia della scrittura

Oggi esce un libro che ho amato molto, perché mette insieme le mie grandi passioni: la scrittura e la (neuro)linguistica. Il tutto con un taglio divulgativo, divertito e speriamo divertente, grazie al paziente lavoro del curatore che ha fatto della leggerezza un'arte pratica: Alessandro Lucchini.
Io ho curato due capitoli: la C di Customer Care e la N di Newsgroup & Co (dove parlo di blog, anche se con un taglio decisamente inedito)). Luisa Carrada ha in carico la M di Marketing e il gioco può proseguire: tra introduzione, interviste e alfabeto [1] il progetto ha coinvolto 40 autori.
Il libro si chiama "La magia della scrittura, scrivere per farsi leggere: neurolinguistica e stile efficace": è edito da Sperling e sarà presentato il 9 maggio al Salone del Libro a Torino. Io sto lavorando anche al sito, che sarà - indovinato! - un blog :)

[1] advertising, burocrazia, customer care, divulgazione scientifica, email, formazione, giornalismo, human resources, internet, je t'aime, il fattore K, letteratura, marketing, newsgroup & co, organizzazione, politica, quotidie, radio e tv, speechwriting, technical writing, università, vendere, worldwide writing, X, you, zitti tutti!

02 maggio 2005

Tragedie

E' già estate e io ho le braccia molli.

Battesimo

"Per favore, concentratevi e meditate: questa è una Chiesa, non è un teatro". Il prete scende dal pulpito, scuote il cavo del microfono e lo impugna con distratta professionalità mentre da dietro l'altare parte la schitarrata e lui comincia incitare con il mento i fedeli al karaoke divino.
Sono qui, portata in prima fila con l'inganno (ma certo che una madrina può essere atea, dicean in coro mia cognata e mia suocera), cercando di decidere se mentire rispetto a un sistema di regole che non condivido è grave, e quanto, e di quale natura sarebbe la punizione: nell'incertezza, odiando le finzioni, pronuncio i tre rinuncio (scarsamente contestualizzati) e taccio ai tre credo, trasecolo alla parte su Satana (??) e giuro con tutto il cuore e perfettamente sincera che parteciperò con amore all'educazione del piccolo Diego (un libro al mese a partire dai sei anni fino ai diciotto, si può aprire un libretto di risparmio in libreria? E quanto il pargolo odierà la zia stracciacazzi invocando una sana suoneria per il cellulare?).
Il prete continua a non fare teatro: è vero che ha la voce impostata, scandisce le parole e fa ondeggiare la tonaca che neanche Ambra ai suoi tempi, ma è niente in confronto a quello che mi aspetta fuori, la sacra rappresentazione dell'Orrore della Famiglia.
Io vorrei un'ora in cui posso dire a tutti quello che penso senza conseguenze, tipo dirglielo e sparaflesciargli, che poi loro dimenticano ma fanno tesoro. Che i vestiti larghi a campana, checché se ne pensi, stanno bene alle magrissime (cfr vetrine di Marina Rinaldi per un supporto professionale). Che lui e lei dovrebbero guardarsi, prima di uscire di casa, e se lui è vestito da Braccio di Ferro e lei da odalisca, sarebbe meglio ripiegare. Che se non hai per un cazzo piacere di rivedere la tua ex moglie sarebbe furbo nasconderlo ai vostri due figli, invece di pestare i piedi che neanche a sette anni. Che il prosecco andrebbe servito MOLTO freddo e in un cestello, che bevo veloce, ma non così veloce. Che il padrino, unico uomo senza cravatta, era di un fascino da spezzare il cuore. Che non si dice "ti vedo sciupata" o quantomeno poi non ti lamentare se rispondo che sto annegando nel mio sangue. Che se non vuoi che tuo nipote pensi a te come a un organismo alieno forse ogni tanto dovresti guardarlo senza il tramite di un obiettivo. Che tra due settimane mi tocca una cresima e ho voglia di piangere.
Invece, complice il Prosecco, sorrido gentile a tutti, penso ai fatti miei, annuisco molto e darei non so che cosa per sapere cosa gli altri pensano VERAMENTE di me.

01 maggio 2005

GQ e Ito

Ci ho messo ben otto anni (primo articolo su Virtual nel 1997) per arrivare a scrivere su una rivista non specializzata, se continuo così Miss Italia lo vinco a 50 anni ;-)
Buona parte del merito del pezzo va alla redazione di GQ, che mi ha stimolata a partire da una prospettiva a cui non avrei mai pensato (arrivando a conclusioni che neanche loro). Il titolo originale del pezzo era "Noi siamo i media", me lo tengo buono per il prossimo.
L'unica cosa che mi dispiace è che l'intervista a Joi Ito è saltata per motivi di spazio, ma il bellodelblog è che ve la ripropongo qui uncut:

1. Do you think the Internet will ever become a everyday medium, like
television or telephone? And if so, how long will it take?

Yes. I think actually, television and telephone will even become part of the Internet. Soon there will be more mobile devices connected to the Internet than computers. The Internet is not just about computer. It's a fundamental way of approaching network technology and will soon be a part of all of our lives like electricity or water.
2. For you is the Internet a place or a medium?
Both. ;-) It is more of a medium. Before people used to talk about "Cyberspace". It still exists, but with mobile devices and other non-computer Internet, the Internet is becoming part of the real world, rather than a separate place.
3. For many people blogs offer low value content because they're free
and not professional: do you think there is a connection between the
price of information and its quality?

Many blogs offer low value content, but many professional offer low value content too. I think that blogs self-select good content and that good blogs are better than bad professionals. I think the quality of the blogs will continue to increase. If you look at creative works, professional work is not necessarily better than amateur work. That's a myth.

Do you think professional sex is better than amateur sex?
4. People say that blog are only read by bloggers: do you think it is
true?
This not true. 5-10% of people who read blogs have their own blogs, but blogs, especially in advanced countries like the US, are becoming a reputable form of information and considered by many in surveys to provider a better perspective and more information than main stream media.
5. Do you think there's a tie between freedom to publish on the net and
the change in the concept of copyright as we know it?
Yes. Copyright in many cases is to protect big brands and professionals and their old business models. Amateurs including most bloggers would rather have their words read by many people than protecting them from being read for free. As more and more content becomes more freely sharable, the fundamental value of strong copyright will start to change. Copyright will still exist, but what people decide to do with it will begin to change.

People should have a choice of what sort of copyright license they put on their work. Creative Commons is helping them express their choice and is resisting the "all rights reserved" copyright of Hollywood. However, we are not advocating anarchy, but that there are a spectrum of rights and many people want to share some of these rights.
6. In Italy it happens too often that media publish critical articles
on blogger and generally on the internet lifestyle without really
knowing what they are talking about. Does it happen also in the Usa?
Yes. It happens everywhere. ;-) First the ignore you, then they laugh at you, then they attack you. If they're attacking, you know you're on the right track.