I link dei maestrini su del.icio.us (tieni il puntatore sul link e compare la spiega)

27 febbraio 2005

Byetyla

"Le forti pressioni del parlamento europeo sulle unioni omosessuali, riconosciute come una forma alternativa di famiglia: è lecito e anzi doveroso porsi la domanda se qui non operi ancora una nuova Ideologia del Male, forse la piu' subdola e celata, che tenta di sfruttare, contro l'uomo e contro la famiglia, perfino i diritti dell'uomo"
(ipse)

"La Santa Sede crede che sia innanzitutto necessario, per combattere l'Aids in modo responsabile, aumentare la prevenzione, allo stesso tempo attraverso l'educazione al valore sacro della vita e attraverso la formazione ad una corretta pratica della sessualità, che presuppone castità e fedeltà"
(direttamente attribuibile)

- Anche se la ricerca sulle cellule staminali embrionali ha lo scopo di ottenere la terapia per tante malattie e far star bene tante persone, in quanto comporta la distruzione dell'embrione umano, questa ricerca non può essere eticamente giustificata perché la buona intenzione, - il fine - non giustifica il mezzo
(questo non testuale, ma è la posizione ufficiale).


Ora, se si trattasse di un vecchietto qualunque figurati se mi metto a questionare: vaya con dios e in bocca al lupo. Ma visto che questo è un personaggio che usando l'alibi dell'etica ha preteso per un quarto di secolo di influenzare non solo le scelte e la vita di milioni di persone, ma persino le leggi di stati laici sovrani, e quindi per una vita ha fatto politica, per quanto si possa compatirne l'umana sofferenza, abbiamo il dovere di giudicarlo politicamente.

E per quanto possa essere umanamente solidale, sono lieto di poter sperare che siamo giunti alla fine di un venticinquennio di posizioni reazionarie e liberticide.
Poi vista l'aria che tira il prossimo sarà anche peggio, ma un nemico della società civile è un nemico della società civile anche quando tira le cuoia. A meno di voler fare gli ipocriti.

25 febbraio 2005

Pian pianino

Nella tempesta di merda che mi sta offuscando febbraio, quanto meno la lista Blog-o-sfera è tecnicamente tornata in vita. Adesso posso chiuderla.

24 febbraio 2005

Mafe?

Non pervenuta.

23 febbraio 2005

Con le piume di pavone

Ci sono cose di cui preferisco negare l'esistenza: Episode I ed Episode II, per esempio. E poi c'era un armadio, che io da piccola non potevo aprire perché mi dicevano che la porta poteva cadermi addosso, invece il motivo era un altro. Dentro c'erano i vecchi vestiti dei nonni, soprattutto della nonna, cappelliere e veline e odore di canfora e rumore di vecchi cassetti dalle guide poco efficienti.
Se non fossi stata così brava a far finta che mia nonna non è morta cinque anni fa, se non fossi riuscita a ignorare alla perfezione che le sue cose sono state sparpagliate un po' ovunque per bizzarre ragioni familiari, se non avessi ignorato a bella posta che ieri c'è stato il rogito della sua casa che oggi mia madre ha svuotato completamente, almeno quel buffissimo cappello sarei andata a recuperarlo, porca troia.

(Primo post scritto con l'iBook)

22 febbraio 2005

FindForward: punk

Sempre via Presurfer (fonte preziosissima per passare le serate in cui non c'è niente in TV - grazie Mucho Maas), questo brillante tool che determina la distribuzione dei termini di ricerca nel corso degli anni su Google. Favoloso per sociologi e studiosi di linguistica.

Tutte queste bizzarre meraviglie sono possibili grazie a delle cose che si chiamano API aperte, le quali dimostrano che se progetti strumenti e applicazioni in modo che chiunque vi possa liberamente accedere e smanettarci, saranno gli altri a trarne il meglio per l'umanità. E a fare il grosso del lavoro per te. Mentre se fai il software chiuso, quello è e quello resta (e i bug restano irrisolti, e la colpa è tua).

Nella mappa linkata, la distribuzione del termine "punk" nel corso dei decenni, che permette di inferire i vari significati nei quali è stato utilizzato: "giovinastro irriverente" negli anni '50, movimento musicale dal '77 in poi (con un curioso picco ritardato rispetto all'effettiva diffusione della musica man mano che l'hype mediatico si diffondeva), "perdigiorno sfigato" con implicazione di emarginazione sociale negli anni 90 (o forse è solo un ritorno di fiamma musicale grazie al grunge e a gruppi come Greenday).

The earth was built to last

I quindici metodi per distruggere la terra di Sam's Archive sono assolutamente esilaranti. Lettura consigliata anche per chi, come me, capisce un 5% delle implicazioni fisiche. (in inglese, rilancio da Presurfer)

Chi è di scena?

Chi è di scena venerdì sera al BlogRodeo di Torino?

Lo decidi anche tu, se partecipi allo Zu-rodeo di oggi.
Si scriverà in vista e in preparazione del BlogRodeo 2.0 di venerdì 25 febbraio a Torino, quando attori e musicisti reinterpreteranno anche i tuoi post.
Appuntamento alle ore 13, tempo fino alle 15.

21 febbraio 2005

King Gonzo


"We had two bags of grass, seventy-five pellets of mescaline, five sheets of high-powered blotter acid, a saltshaker half-full of cocaine, and a whole galaxy of uppers, downers, laughers, screamers... Also, a quart of tequila, a quart of rum, a case of beer, a pint of raw ether, and two dozen amyls. Not that we needed all that for the trip, but once you get into a serious drug collection, the tendency is to push it as far as you can. The only thing that really worried me was the ether. There is nothing in the world more helpless and irresponsible and depraved than a man in the depths of an ether binge, and I knew we'd get into that rotten stuff pretty soon"

18 febbraio 2005

BBC NEWS In pictures: How the world is changing

BBC NEWS In pictures: How the world is changing: While the effect of human activity on the global climate is hotly debated, physical signs of environmental change are all around us.

World Press Photo of the Year 2004 - World Press Photo

World Press Photo of the Year 2004

Dubbi

Nervosamente attendo il mio iBook, ma: se arriva oggi, che scusa trovo per spiegare alle persone che ho invitato a cena stasera che no, è meglio che vadano a mangiare a casa loro?

17 febbraio 2005

Cavalcatori notturni

E' presto detto: questa sera a partire dalle ore 22, Blogrodeo.
Hosted by the vanz, in biancheria notturna sexy per l'occasione.
Chat irc garantita (ma tanto non la usa mai nessuno).
Farei anche il podcasting ovvero la Blogrodeoradio se fossi capace.
Qualche suggerimento? Shoutcast non lo so configurare.

15 febbraio 2005

Acqua, blog, far bollire due minuti

Pete Blackshaw di ClickZ suona la sveglia con questo Creative Marketing Destruction: Add Water and Blog .

Il SiteMagazine di BMW

Della serie, signora mia, non ne poss(iam)o più di avere sempre ragione, fate qualcosa che ci lasci con un palmo di naso, almeno una volta.
BMW cestina la community della Serie 1 e rilancia un nuovo sito One Like No One in pieno stile brochure; si cerca una continuità con il passato riproponendo le stesse sezioni defunte (cinema, musica e lifestyle), popolate però da contenuti editoriali unidirezionali. "SiteMagazine", lo chiamano, e vedo già torme di consulenti contorcersi arrapati dall'invidia ;-)

Il sito è bello, niente da dire (anche se permangono delizie tipo il title di pagina "Articolo"), ma se adesso sento qualcuno dire "eh, vedi, le brand community non funzionano" è la volta buona che faccio uno strage.

PS: il nostro post sull'argomento, un mese fa quarto risultato cercando onelikenoone, sembra sparito da Google. Boh.

L'etica del giornalismo

Ti chiedono di fare una cosa di cui hai un sacro terrore, e cioé scrivere di blog. Accetti e ti trovi davanti all'annoso problema: quali blog citare? Non le blogstar (basta), non quelli pubblicati (metto il sito dell'antologia), non quelli famosi per altri motivi e prestati al blog (non li vogliono).

Pensi di aver risolto il problema: nessun elenco di link. Ma ti serve un box e sei punto e daccapo, devi sceglierne dieci a cui fare una domanda. Ecco, se tra quei dieci ci sono dei tuoi amici, che tu consideri perfetti sia in base alle esclusioni di cui sopra, sia per la domanda che vuoi fare (che esige un botta e risposta), è un problema?

(posto sempre che, come scrivevo ieri, qualunque cosa si faccia a qualcuno non piacerà)

argh

Ieri ero in fase maniaca, oggi arriva la botta depressiva.

14 febbraio 2005

Non lo voglio più

Sono sei mesi che mi aggiro circospetto attorno ai portatili saettando sguardi obliqui, cercando di capire cosa mi piace, cosa mi serve, cosa è che vorrei veramente possedere alla fine. ALla fine ero giunto alla conclusione che non potevo fare assolutamente a meno di un Acer C302: l'unico tablet con schermo 14" e masterizzatore DVD dual hot swappable.

Poi durante una piacevole cena con Pecus e gentile compagna, ho appreso coi capelli ritti sulla testa delle assurde disavventure del suo portatile Acer. L'accaduto, ma anche e soprattutto l'indisponibilità di Acer a comunicare, mi hanno convinto che un tablet Acer è davvero l'ultima cosa che mi serve in questo momento :)

Sto pensando Apple, sto pensando Sony, ma mi sa che aspetto di vedere il nuovo tablet Toshiba. E intanto Acer Italia la linko qui: se ci cliccate magari la lamentela di Pecus sale in pagerank e in Acer si svegliano. O magari anche no. Ma voi intanto cliccate.

Assolutismi

C'è qualcuno di assolutamente indiscusso e indiscutibile? Qualcuno che non abbia un qualcun altro - fosse il più misero Nessuno - che non abbia detto o pensato, almeno una volta, cose tipo "manonèpoicosìingamba", "manonèpoicosìbravo", "èsopravvalutato/a", "hasuccessosoloperché..."?
Secondo me una persona indiscussa non esiste e questa è una discreta medicina per l'ansia di essere amata da tutti. Ci sarà sempre sempre sempre qualcuno - fosse il più sfigato degli sfigati - a cui non piaci per un cazzo e che ti rovinerà la festa.
Un discreto sollievo: posso continuare a comportarmi male e impegnarmi poco, quindi :)

Senza parole

Search for "www.maestrinipercaso.it"
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MSN Search has found -1 links to this site
.

Non ho voglia

Uscire di qui, prendere un taxi, andare da Peck a fare colazione con Infinite Jest, accendere il portatile e finire una scaletta per un saggio che non scriverò mai. Chiudere l'iBook, accendere l'iPod, uscire da Peck e prendere un altro taxi, ostentare indifferente fastidio per la città che si ostina invernale, farsi portare all'inizio della ciclabile del Naviglio. Scendere, affidare l'iBook al tassista, playlist "fuga", indossare i rollerblade e scivolare facendo finta di essere a Central Park, scivolare fino ad Abbiategrasso, dove ai preamboli del paese c'è un ristorante che fa la tagliata vera, non quegli straccetti che mi toccherà mangiare stasera. Uscire di qui. Uscire dall'inverno. Saltare queste mestruazioni senza parere. Saltare tutti gli impegni di questa settimana. Uscire.

Christo: The Gates 3


Christo: The Gates 3
Originally uploaded by Pantalon.

Global Consciousness Project

Deep in the basement of a dusty university library in Edinburgh lies a small black box that churns out random numbers in an endless stream.
According to a growing band of top scientists, this box has quite extraordinary powers. It is, they claim, the 'eye' of a machine that appears capable of peering into the future and predicting major world events.
L'avevo sempre sospettato.
E adesso, come la mettiamo?

11 febbraio 2005

Gente con la testa sulle spalle

Quelli di Google hanno invitato gli analisti di Wall Street al Googleplex, e invece di fargli la presentazione finanziaria con analisi, obiettivi e previsioni e solito blah blah in pauerpoint, hanno messo sul podio Charlie Ayers, il cuoco, che ha parlato dei suoi menu.
Come fai, poi, a non amarli?

flickrGraph

flickrGraph è l'applicazione di social network in flash più fika del momento, non ce n'è per nessuno.

Il Blogrodeo è tornato su

Re-habemus sito: il blogrodeo è vivo e vegeto e il rodeo in corso - inventa la parola che non c'è - è prorogato fino a lunedì pomeriggio.

10 febbraio 2005

Evvai, mi piace questo gioco delle dritte al politico, lo faccio anch'io (senza prima leggere gli altri, così non ho la tentazione di copiare):

- Non cedere mai, MAI alla tentazione di far scrivere il blog a un ufficio stampa: se ne accorgeranno tutti immediatamente e quello non sarà mai più il tuo blog, ma il blog dell'ufficio stampa. Se non sei certo/a di poter scrivere di mano tua, piuttosto rinuncia.

- Anche un post di 160 caratteri fatto via sms è meglio che un silenzio che dura giorni. Attrezzati per bloggare quando sei in viaggio, e dedica al tuo blog almeno un quarto d'ora al giorno. Cerca di evitare di far passare più di 48 ore tra un post e il successivo. In quel caso, anche un semplice "spiacente ma ho da fare" è apprezzato.

- Impara a usare un aggregatore RSS e impara a leggere le news e gli altri blog politici in un quarto d'ora. Fallo almeno due volte al giorno (per esempio come prima cosa appena arrivato/a in ufficio e come ultima prima di uscire). Segui soprattutto i blog e i canali di informazione che si trovano solo su internet: i quotidiani li hai già in ufficio. Devi imparare una lingua nuova: leggere è importante.

- Se non sei sicuro/a di farcela e hai un certo timore dell'impegno vuol dire semplicemente che sei una persona realista e che ragiona. Può essere un'idea dare al blog un obiettivo limitato nel tempo: per esempio da qui alle regionali o da qui alle politiche 2006. Terminarlo alla data stabilità non sembrerà un orrendo tradimento dei tuoi lettori come sembra sempre terminare un blog improvvisamente (vedi Cofferati), e sarà sempre possibile rinnovarlo.

- Quello/a che scrive sul blog sei tu, non la carica che rappresenti. Questa dev'essere una tua intima convinzione, che potresti un giorno trovarti a dover difendere più o meno pubblicamente. Per evitarlo è bene chiarire da subito che le posizioni da te espresse sul blog non sono ufficiali e non rispecchiano necessariamente quelle del partito.
Il consiglio è di scriverlo da qualche parte in un punto visibile, perché se questa è una premessa che verrà data per scontata dai blogger che ti leggeranno (mentre la stampa non riuscirà mai ad accettarlo), è bene che sia chiara da subito anche al partito e ai tuoi colleghi.

- Bloggare è scrivere senza rete, perciò qualunque cosa tu scriva il tuo diritto di sbagliare e correggerti è sempre garantito, posto che tu rettifichi sempre con umiltà e sincerità. Qualunque cosa capiti a te, al tuo partito o al tuo blog, spiegala sempre con le parole più sincere che conosci. Non ci sono questioni che non possono essere trattate sul blog da un punto di vista personale, ma le crisi devono essere trattate sul blog da un punto di vista personale.

- Se i primi tempi sei a disagio, se hai il dubbio di star scrivendo troppo o di esserti esposto/a troppo in prima persona, sei sulla strada giusta :)

Le mie cinque dritte

Luca de Biase ci chiede cosa consiglieremmo a un politico che pensa di usare i blog per fare politica. Cerco di vincere lo sconforto che mi prende alla sola idea (memore anche dell'esperienza di Polix.it):
  1. Chiunque in rete ne sa più di te su quello che è meglio per lui.
  2. Prima di anche solo pensare di scrivere, leggi. Leggi i newsgroup, leggi i blog, leggi le webzine, leggi i forum. Rispondi solo se ti senti coinvolto sinceramente da quello che leggi. Non cercare di convincere nessuno.
  3. Identifica le persone con cui senti particolari affinità, diglielo (magari in privato) e chiedi loro aiuto. Chiediglielo tu personalmente.
  4. Non promuovere il blog: lascia che siano gli altri a trovarlo, se scrivi regolarmente qualcosa di interessante succederà. Non usare il blog per connotare che sei uno che sa usare la rete.
  5. Pensa con la tua testa quello che scrivi, e in prima persona, e tu personalmente: se non pensi di farcela, lascia perdere.
Qui i consigli di Granieri, qui i consigli di Mantellini.

MiniMovie

Robert Cringely spiega che cos'è secondo lui il Mac Mini, cioè il primo passo di Apple verso il business della distribuzione di film via internet attraverso iTunes, quindi il media center di Apple da mettere di fianco al TV.
Il che spiegherebbe anche perché a me Bittorrent sul Mini mi dà seri problemi? :)
(in realtà no, c'è un bug che impanica il kernel di OSX, ora risolto in Azureus)

Assai sciatta o veramente comoda?

Oggi sono vestita in modo decisamente sciatto: un paio di pantaloni neri che credevo sporchi e invece sono proprio rovinati, con un vecchio paio di Hogan blu un numero più grandi. Me ne sono accorta che ero già al passante, ma grazie alla nuova, straordinaria campagna pubblicitaria Dove "per la bellezza autentica" me ne sono ampiamente fregata.

Ero già fidelizzata ai prodotti Dove, ma questo atto di coraggio di accettare che non siamo così cretine da pensare che un sapone ci trasformerà in Letitia Casta, beh, era ora. Le donne di Dove sono cicciotine, con qualche ruga, poche tette e i capelli grigi: bellissime :)
La nuova strategia pubblicitaria si basa su una ricerca: se ti interessa, qui trovi il PDF. Peccato per il sito inutilmente innaturale da navigare, ma ci vuole tanta pazienza.

09 febbraio 2005

daiLOG-Tribook

Grazie a the Wayback Machine, un viaggio a ritroso nella storia di Maestrini per caso, che nel settembre 2000 aveva quest'aspetto.

Indimenticabile anche il template di Blogger (detto "robottone") usato a partire dall'ottobre 2001.

Tori! Tori! Tori!

Il rodeo di oggi è in onore di Douglas Adams.

Update: Douglas Adams avrebbe riso molto, il sito oggi non funziona. Il rodeo è prolungato indefinitamente :)

08 febbraio 2005

Strane scritte avvistate a Berlino


diemaestrini
Originally uploaded by vanz.
(con questa storia di LetterJames stiamo tornando tutti un po' ragazzini - o scemi, a scelta).

Esattezza e verità

"Io penso che Marx abbia sbagliato solo per difetto": dopo un affascinante viaggio nei rapporti tra uomo e tecnica a partire dai Greci arriva la zampata di Umberto Galimberti. Marx ha sbagliato solo per difetto perché le merci circolano liberamente e le persone circolano solo se dimostrano di produrne: la cittadinanza è legata al lavoro, lavoro che nell'era della tecnica assomiglia sempre di più al poiesis nazista (eseguire degli ordini) che al praxis dell'etica della responsabilità weberiana. Il sistema tecnico richiede persone fungibili, capaci di non fare e non farsi domande relativamente agli effetti del proprio lavoro: gli operai che fabbricano mine antiuomo, in questo sistema, sono operai e non assassini.

In un sistema dominato dalla tecnica l'etica finisce per essere patetica e la politica ha il suo bel daffare a recuperare il potere distribuito della competenza. La tecnica è diventata un fine, un fine che dovrà garantire la nostra sopravvivenza, perché dobbiamo assumere come fine anche quella natura che i Greci consideravano immutabile e che invece a furia di modificare il cosmos abbiamo messo in pericolo.
In pericolo è anche la democrazia, portata al collasso dal paradosso della mancanza di competenza dei cittadini rispetto alle decisioni da prendere: gli incompetenti sono vittima delle suggestioni retoriche e prendono decisioni emotive, facilmente manipolabili. E anche se fossimo tutti in possesso di una competenza assoluta dobbiamo ricordare che la scienza garantisce l'esattezza, non la verità: come scrive nel programma "la tecnica non tende a uno scopo, non promuove un senso, non apre scenari di salvezza, non svela la verità: la tecnica funziona".

Mi dispiace di non aver registrato, ma tra il bofonchiamento del Guru e l'acustica del Dal Verme (vergogna!) dubito che si sarebbe capito qualcosa. Una serata imperdibile, io faccio l'abbonamento a tutto il ciclo: previsti tra gli altri Giorello, Vattimo, Odifreddi, Zecchi e la Boella.

DISCLAIMER: qualunque cazzata abbia scritto, è mia. Viaggio su territori che conosco poco, aiutata solo da appunti che non riesco neanche a leggere (chi non sa leggere la sua scrittura...

07 febbraio 2005

My Mac Mini

Avevo promesso che avrei relazionato: eccomi qui.

Prima di entrare nei dettagli di usabilità, funzioni e prestazioni, partiamo dalla cosa importante: il look. Se avessi una casa di design, sarebbe il degno coronamento di anni passati tra De Padova e Muji: in realtà il Mini è l'unico pezzo che dà un tono al mio smandrappato appartamento.

20x20 cm di design essenziale e stilosissimo con una mela (che non si illumina, ahinoi), una fessura per CD e DVD e un led che a macchina spenta pulsa come una Pulsar, illuminando le mie notti di Mistero Cosmico.

E' un vero desktop, forse l'unico desktop ormai esistente, e coi suoi 20x20 cm di alluminio e plastica bianca permette di affrancarsi da quegli orrendi parallelepipedi di plastica dei PC che vorrei conoscere chi ha avuto la bella pensata che il beige fosse un colore abbinabile a qualunque cosa.
Insomma, vuoi mostrarlo agli amici.

In 20x20x4 cm ci sta tutto: lettore DVD e lettore+masterizzatore CD (oppure masterizzatore CD e DVD +/- che non ho preso, +100 euri), scheda video, processore (1.2 Ghz, o 1.42 Ghz con + 100 euri). Ovviamente servono monitor, tastiera e mouse (il monitor del PC va benissimo, tastiera e mouse è meglio prenderli Apple, cosa che mi accingo a fare, 30+30 euri).

Il sistema operativo: la classica usabilità per principianti Mac lo rende perfetto per chi non abbia mai usato un computer. Chi è abituato a Windows ci metterà un po' ad adattarsi al nuovo ambiente, e certo questo richiede un po' d'impegno, ma è sicuramente un upgrade di usabilità.
Chi ha usato Linux + Gnome si sente immediatamente a casa. Gnome deve molto alle interfacce Mac, non c'è dubbio. Ma è anche vero che Mac OS X deve molto a Unix: il core è quello e si sente subito. Stabilità, gestione dei processi, del file system e dei volumi (automount/unmount), comandi da terminale. Una raza, una faza.

Applicazioni: per Internet uso le solite (Firefox, Thunderbird). La suite iLife dedicata per la gestione di file multimediali (foto, mp3, video) è ottima per i principianti, ma non mi ha sconvolto più di tanto. Esistono software Windows che fanno lo stesso e anche di meglio. Certo, qui non crasha quasi mai niente anche con parecchie robe aperte, e questo è il plus competitivo di Unix più immediatamente percepibile (mi dicono che XP non crasha, ma ormai è tardi e credo che non lo verificherò mai).

Scaricamenti, installazioni et al sono semplici, una volta compresa la logica del sistema. L'aggiornamento del software esistente è immediato.
Il file sharing è accessibile e c'è di tutto. Questa era una delle mie principali incognite ma ho scoperto presto che scaricando iSwipe e Bittorrent c'è più di quanto serva, persino il nuovo sistema operativo Tiger, volendo (io per ora non oso).

Difetti riscontrati finora: la gestione dei flussi in ingresso di Bittorrent è pessima e intasa il processore, consentendo massimo uno scaricamento per volta.
Nonostante il processore non sia quello base (ho preso l'1,42 Ghz, che consiglio caldamente), la RAM va via come il pane e a lungo andare la faccenda si rallenta un po'. Meglio andare per i 512MB (avrei dovuto ascoltare la mafe) il che significa, con la mia configurazione, 675 euri come spesa iniziale. Spesi quelli, e eventualmente un altro 180 euri per il sintonizzatore TV se uno vuole farsi il media center e registrare su hard disk i programmi TV, si è a posto per qualche annetto.

Certo, non è ancora il Computer Perfetto (l'avremo mai?), e sinceramente Mac OS X tutto sommato perde il confronto prestazionale e funzionale (ma non estetico) con un Linux aggiornato su una macchina veloce, posto che si sappia/abbia voglia di tenere aggiornato il sistema.

Io a casa il computer lo voglio usare, non coltivarlo, e in Mac Mini ho trovato il compromesso migliore. Senza contare che ci sono tutti i presupposti - tecnologici, storici e culturali - per una convergenza/fusione e sintesi del meglio dei due mondi Unix e Mac. Ora è il momento per la comunità open source di dedicarsi allo sviluppo di software ancora più funzionali, usabili e umani. I prossimi anni promettono meraviglie.

Senza diventare un Adepto del Culto di Steve Jobs o considerarmi uno Switcher (my heart belongs to the Penguin) mi sento di consigliare il Minimac a chi ha a cuore stilosità (Serena?), immediatezza d'uso - con un po' di pratica - e liberazione dai pensieri di crash e virus (Mitì?), libero smanettamento in ambiente Unix-like senza dover impazzire per le dipendenze ogni volta che si vuole installare qualcosa (Marco?).

Insomma: con qualche riserva, ma mi ha convinto. Soprattutto considerando che Microsoft, che di per sé è già un terreno di coltura naturale per virus e malware, ha recentemente annunciato che si appresta a chiederci documento di identità, cognome della mamma da nubile, impronta del piede all'età di quattro mesi e analisi del DNA ogni volta che vorremo poter aggiornare il software.
Non che abbia problemi con la mia doppia elica, ma francamente tutto quello sbattimento per scaricare un piattino Petri per virus non mi pare valga proprio la pena.

Grazie per la pazienza.

Filosofia

Inizia oggi al Dal Verme (Milano) con Umberto Galinberti il ciclo di filosofia "L'Uomo Nell'Età della Tecnica". La vostra maestrina sarà là in prima fila, anzi, quasi quasi passo prima a comprare il microfono per l'iPod.

Blogbinders.com

Secondo me questo Blogbinders, servizio per stampare il proprio blog in formato di libro, avrà il suo successo. Lo so che uno può farselo da solo, ma a 0,03 centesimi (di dollaro) alla pagina, mi sembra conveniente, oltre che utile. Eppoi è noto che i blogger sono tutti dei narcisi pazzeschi: vuoi che resistano all'idea di mettere se stessi in libreria?
E vuoi mettere lasciare ai posteri - più semplicemente ai propri figli e nipoti - un'autobiografia che emerge da sola (e su carta, che si sa che i bit sono volatili)? Io ci penso spesso: se i miei nonni e bisnonni avessero bloggato, pensa che bello leggerli ora.
(Ovviamente sono supportati solo i tool standard e più diffusi, quindi niente Splinder)

03 febbraio 2005

vanzmini


vanzmini
Originally uploaded by vanz.

02 febbraio 2005

RE: Web pages that Suck

The Biggest Web Design Mistakes of 2004 by Vincent Flanders

1. Believing people care about you and your web site
2. A man from Mars can't figure out what your web site is about in less than 4 seconds
3. Mystical belief in the power of Web Standards, Usability, and tableless CSS
4. Using design elements that get in the way of your visitors
5. Navigational failure
6. Using Mystery Meat Navigation
7. Thinking your web site is your marketing strategy
8. Site lacks Heroin Content
9. Forgetting the purpose of text
10. Too much material on one page

Fatti noti




Si ringrazia LetterJames (e Marquant per la segnalazione).

Sembra che la giornata sia di suo gusto

Dell'inverno semo fora, sembra :)