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07 febbraio 2005

My Mac Mini

Avevo promesso che avrei relazionato: eccomi qui.

Prima di entrare nei dettagli di usabilità, funzioni e prestazioni, partiamo dalla cosa importante: il look. Se avessi una casa di design, sarebbe il degno coronamento di anni passati tra De Padova e Muji: in realtà il Mini è l'unico pezzo che dà un tono al mio smandrappato appartamento.

20x20 cm di design essenziale e stilosissimo con una mela (che non si illumina, ahinoi), una fessura per CD e DVD e un led che a macchina spenta pulsa come una Pulsar, illuminando le mie notti di Mistero Cosmico.

E' un vero desktop, forse l'unico desktop ormai esistente, e coi suoi 20x20 cm di alluminio e plastica bianca permette di affrancarsi da quegli orrendi parallelepipedi di plastica dei PC che vorrei conoscere chi ha avuto la bella pensata che il beige fosse un colore abbinabile a qualunque cosa.
Insomma, vuoi mostrarlo agli amici.

In 20x20x4 cm ci sta tutto: lettore DVD e lettore+masterizzatore CD (oppure masterizzatore CD e DVD +/- che non ho preso, +100 euri), scheda video, processore (1.2 Ghz, o 1.42 Ghz con + 100 euri). Ovviamente servono monitor, tastiera e mouse (il monitor del PC va benissimo, tastiera e mouse è meglio prenderli Apple, cosa che mi accingo a fare, 30+30 euri).

Il sistema operativo: la classica usabilità per principianti Mac lo rende perfetto per chi non abbia mai usato un computer. Chi è abituato a Windows ci metterà un po' ad adattarsi al nuovo ambiente, e certo questo richiede un po' d'impegno, ma è sicuramente un upgrade di usabilità.
Chi ha usato Linux + Gnome si sente immediatamente a casa. Gnome deve molto alle interfacce Mac, non c'è dubbio. Ma è anche vero che Mac OS X deve molto a Unix: il core è quello e si sente subito. Stabilità, gestione dei processi, del file system e dei volumi (automount/unmount), comandi da terminale. Una raza, una faza.

Applicazioni: per Internet uso le solite (Firefox, Thunderbird). La suite iLife dedicata per la gestione di file multimediali (foto, mp3, video) è ottima per i principianti, ma non mi ha sconvolto più di tanto. Esistono software Windows che fanno lo stesso e anche di meglio. Certo, qui non crasha quasi mai niente anche con parecchie robe aperte, e questo è il plus competitivo di Unix più immediatamente percepibile (mi dicono che XP non crasha, ma ormai è tardi e credo che non lo verificherò mai).

Scaricamenti, installazioni et al sono semplici, una volta compresa la logica del sistema. L'aggiornamento del software esistente è immediato.
Il file sharing è accessibile e c'è di tutto. Questa era una delle mie principali incognite ma ho scoperto presto che scaricando iSwipe e Bittorrent c'è più di quanto serva, persino il nuovo sistema operativo Tiger, volendo (io per ora non oso).

Difetti riscontrati finora: la gestione dei flussi in ingresso di Bittorrent è pessima e intasa il processore, consentendo massimo uno scaricamento per volta.
Nonostante il processore non sia quello base (ho preso l'1,42 Ghz, che consiglio caldamente), la RAM va via come il pane e a lungo andare la faccenda si rallenta un po'. Meglio andare per i 512MB (avrei dovuto ascoltare la mafe) il che significa, con la mia configurazione, 675 euri come spesa iniziale. Spesi quelli, e eventualmente un altro 180 euri per il sintonizzatore TV se uno vuole farsi il media center e registrare su hard disk i programmi TV, si è a posto per qualche annetto.

Certo, non è ancora il Computer Perfetto (l'avremo mai?), e sinceramente Mac OS X tutto sommato perde il confronto prestazionale e funzionale (ma non estetico) con un Linux aggiornato su una macchina veloce, posto che si sappia/abbia voglia di tenere aggiornato il sistema.

Io a casa il computer lo voglio usare, non coltivarlo, e in Mac Mini ho trovato il compromesso migliore. Senza contare che ci sono tutti i presupposti - tecnologici, storici e culturali - per una convergenza/fusione e sintesi del meglio dei due mondi Unix e Mac. Ora è il momento per la comunità open source di dedicarsi allo sviluppo di software ancora più funzionali, usabili e umani. I prossimi anni promettono meraviglie.

Senza diventare un Adepto del Culto di Steve Jobs o considerarmi uno Switcher (my heart belongs to the Penguin) mi sento di consigliare il Minimac a chi ha a cuore stilosità (Serena?), immediatezza d'uso - con un po' di pratica - e liberazione dai pensieri di crash e virus (Mitì?), libero smanettamento in ambiente Unix-like senza dover impazzire per le dipendenze ogni volta che si vuole installare qualcosa (Marco?).

Insomma: con qualche riserva, ma mi ha convinto. Soprattutto considerando che Microsoft, che di per sé è già un terreno di coltura naturale per virus e malware, ha recentemente annunciato che si appresta a chiederci documento di identità, cognome della mamma da nubile, impronta del piede all'età di quattro mesi e analisi del DNA ogni volta che vorremo poter aggiornare il software.
Non che abbia problemi con la mia doppia elica, ma francamente tutto quello sbattimento per scaricare un piattino Petri per virus non mi pare valga proprio la pena.

Grazie per la pazienza.

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