Evvai, mi piace questo gioco delle dritte al politico, lo faccio anch'io (senza prima leggere gli altri, così non ho la tentazione di copiare):
- Non cedere mai, MAI alla tentazione di far scrivere il blog a un ufficio stampa: se ne accorgeranno tutti immediatamente e quello non sarà mai più il tuo blog, ma il blog dell'ufficio stampa. Se non sei certo/a di poter scrivere di mano tua, piuttosto rinuncia.
- Anche un post di 160 caratteri fatto via sms è meglio che un silenzio che dura giorni. Attrezzati per bloggare quando sei in viaggio, e dedica al tuo blog almeno un quarto d'ora al giorno. Cerca di evitare di far passare più di 48 ore tra un post e il successivo. In quel caso, anche un semplice "spiacente ma ho da fare" è apprezzato.
- Impara a usare un aggregatore RSS e impara a leggere le news e gli altri blog politici in un quarto d'ora. Fallo almeno due volte al giorno (per esempio come prima cosa appena arrivato/a in ufficio e come ultima prima di uscire). Segui soprattutto i blog e i canali di informazione che si trovano solo su internet: i quotidiani li hai già in ufficio. Devi imparare una lingua nuova: leggere è importante.
- Se non sei sicuro/a di farcela e hai un certo timore dell'impegno vuol dire semplicemente che sei una persona realista e che ragiona. Può essere un'idea dare al blog un obiettivo limitato nel tempo: per esempio da qui alle regionali o da qui alle politiche 2006. Terminarlo alla data stabilità non sembrerà un orrendo tradimento dei tuoi lettori come sembra sempre terminare un blog improvvisamente (vedi Cofferati), e sarà sempre possibile rinnovarlo.
- Quello/a che scrive sul blog sei tu, non la carica che rappresenti. Questa dev'essere una tua intima convinzione, che potresti un giorno trovarti a dover difendere più o meno pubblicamente. Per evitarlo è bene chiarire da subito che le posizioni da te espresse sul blog non sono ufficiali e non rispecchiano necessariamente quelle del partito.
Il consiglio è di scriverlo da qualche parte in un punto visibile, perché se questa è una premessa che verrà data per scontata dai blogger che ti leggeranno (mentre la stampa non riuscirà mai ad accettarlo), è bene che sia chiara da subito anche al partito e ai tuoi colleghi.
- Bloggare è scrivere senza rete, perciò qualunque cosa tu scriva il tuo diritto di sbagliare e correggerti è sempre garantito, posto che tu rettifichi sempre con umiltà e sincerità. Qualunque cosa capiti a te, al tuo partito o al tuo blog, spiegala sempre con le parole più sincere che conosci. Non ci sono questioni che non possono essere trattate sul blog da un punto di vista personale, ma le crisi devono essere trattate sul blog da un punto di vista personale.
- Se i primi tempi sei a disagio, se hai il dubbio di star scrivendo troppo o di esserti esposto/a troppo in prima persona, sei sulla strada giusta :)
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