I link dei maestrini su del.icio.us (tieni il puntatore sul link e compare la spiega)

31 luglio 2004

Last night

Last night a DJ saved my life (Come on, ha ha)
Last night a DJ saved my life yeah
Cause I was sitting there bored to death
And in just one breath (Come on)
He said you gotta get up (Gotta get up, gotta get up)
(Yeah, just bounce around)
(Just shake that shit and bounce around)
You gotta get on
You gotta get down girl

Buone vacanze a tutti :)
E ancora grazie (dei fior, dei cd, delle coccole per il corpo e non solo)

Associandosi, il Vanz si unisce ai ringraziamenti per i presenti. Soprattutto per essersi sottoposti con pazienza missionaria agli esamini sul cinema dei maestrini. Eroi.

30 luglio 2004

Non è possibile

Esci da una presentazione andata molto bene. Sei in pace con il mondo, anche se sei fradicia di sudore e dovrai lavorare anche domani e dopodomani. Prendi il metrò. Prendi il tram. Arrivi in palestra. Ti chiama tuo marito che sta aspettando l'ambulanza perché ha sbattuto contro un palo (a piedi), si è rotto gli occhiali e si è tagliato un sopracciglio.
Ti siedi sul marciapiede, tiri tutte le madonne che ricordi, riprendi il tram, ne prendi un altro e vai in ufficio, dove c'è Raffaella che ha le chiavi di Alberto.
Adesso devo solo decidere se cedere alla rabbia oppure utilizzare gli ultimi grammi di spirito positivo che mi restano. Per la cronaca, Alberto, che è sfinito, ha anche fatto un incidente in macchina domenica: è circa un mese che gli chiedo di rallentare un attimo questa specie di irrazionale corsa del criceto che ha intrapreso contro se stesso.
Non cedere alla rabbia, non cedere alla rabbia, non cedere alla rabbia. Vai a casa, fatti una doccia, vestiti bene e vai al Movida. Vai in palestra, corri mezz'ora, fatti una doccia e vai al Movida. Se cedi alla rabbia lo sai che fa male soprattutto a te.

Meno tre

Ve lo giuro: il mio computer non ce la fa più. Stamattina neanche la ventola del bagno voleva girare. Il treno del passante è partito al rallentatore. Solo la compilescion nuova mi permette di credere ancora che c'è la luce, alla fine di queste 72 ore.

29 luglio 2004

Google Search: gente da evitare


Ha funzionato :-)

Non hai idea di cosa sto parlando? E allora scopri anche tu che su sto pianeta c'è gente da evitare.
(personalmente avrei usato "brutta gente", ma vabbé, così è meno aggressivo).

Foundphotos Newest

Con i software di file sharing si finisce per condividere un po' di tutto, comprese le proprie foto private sparse per l'hard disk. Un tipo si fa venire l'idea di raccoglierle e metterle su un blog, ed ecco Foundphotos, una selezione di immagini raccolte casualmente che per la loro eterogeneità rappresentano un punto di vista bizzarro e affascinante sull'umanità e sul nostro pianeta. Quasi un punto di vista extraterrestre, esterno al genere umano. Tanto per verificare ancora una volta che le persone sono interessanti di per sé, anche solo da guardare, anche se non se ne sa nulla. Tanto per guardarsi dal di fuori.

28 luglio 2004

Wish list

  • tanti giorni di tramontana sullo Ionio (dal 3 al 21 agosto)
  • che tutti accartoccino le bottiglie di plastica e appiattiscano le confezioni di cartone
  • più piste ciclabili
  • avere sempre lo stesso peso e la stessa forma
  • una deriva biposto decente (tipo un Laser 2000 o un 470) a Santa Cesarea il 16 agosto
  • mandare in vacanza Lucignolo e Don Abbondio in un posto lontano
  • che il cliente interessante non mi deluda
  • più tempo per gli amici
  • la capacità di perdonare
  • la pace nel mondo
E grazie al Maestrino per la M-shirt e ai Valladon per avermi fatta entrare nel fantastico mondo di Donnie Darko e a Luisa per Balzac e la piccola sarta cinese e a LampOne (sic) che il giorno del tuo compleanno fa il 50% di sconto su tutti i trattamenti estetici e a Vodafone per la Summer Card e ai primi dieci che mi hanno già fatto gli auguri (la gara l'ha vinta, come sempre, mia sorella).

27 luglio 2004

Tormentoni orecchiabilmente goduriosi e presto irritanti

Quest'anno non volevo fare il solito post estivo sui tormentoni musicali dell'estate, un po' perché mi sembra di averlo già fatto l'anno scorso, un po' perché è un classico del blogger (che magari poi la tradizione è più una ragione per farlo che non farlo).
Ma poi è regolare che mi scontro frontalmente col classico pezzo che spacca le classifiche E mi fa pure godere.

È che i tormentoni che mi piacciono non riescono a rovinarmeli nemmeno le pubblicità con la stitica australiana che balbetta "è tuttou intornou a teih" (e che, incidentalmente, ho sempre trovato sexy più o meno quanto la Regina Madre), o con l'intollerabile mastino napoletano che vorrei mettere in una gabbia con cinque cinghiali isterici. E che siamo ancora ridotti a vestire gli animali per far ridere gli umani la dice abbastanza lunga sull'homo sapiens, ma vabbé.

Insomma, per me quest'anno è This love di Maroon 5, che quando vedi il video è palese che si tratta di una roba tremendamente easy-wasp da college del New England, ma poi mi entra nell'encefalo e non me ne libero più, tanto da finire per metterlo su al mattino appena alzato, delicato momento della giornata in cui solitamente non tollero nemmeno Bach. E salto per la stanza. Che poi è difficile dire se tutta questa energia venga dalla musica, dalla Zona o dall'approssimarsi delle vacanze, però sospetto quest'ultimo.

Per chi non apprezzasse, alternative potrebbero essere The Reason di Hoobastank (più o meno stesso genere), Pieces of Me di Ashley Stone, Time is running out di Muse e Don't Tell Me di Avril Lavigne (anche se l'originale Complicated resta più energetico).
E questa volta non ho preso in considerazione l'hip hop, che tra Chingy, Yin-Yang Twins, J Kwon, Juvenile, Ludacris, Twista et al ce n'è abbastanza per innumerevoli aperitivi danzanti.

Una grigliata in Puglia

Ok, non faccio la festa per il mio compleanno: sono troppo stanca e soprattutto senza soldi, sigh. Però - e vale soprattutto per Pros e per g.g., ma anche per Johnny Depp - se qualcuno quest'estate fa un giro in Puglia, andando in Salento potete passare a salutarmi: io sono più o meno qui dal 3 al 20. Da bravi pugliesi, i miei sono molto ospitali, e in fondo ho ancora una sorella single :D

PS: si accettano consigli musicali per una playlist per correre
PS2: per quanto ospitale, che non mi venga a trovare gente da evitare
Xbox: per capire il punto precedente, passate da Magenta & Woland

26 luglio 2004

the village by m.night shyamalan



2 9 o t t o b r e 2 0 0 4

Ah, ecco

Io più di otto ore al giorno per cinque giorni alla settimana non riesco a lavorare. Io ho bisogno di tre settimane di vacanza ad agosto e due a Natale. Io lavoro a una velocità media che è quattro volte quella delle persone con cui mi confronto, e sono vagamente stufa di passare da pigra solo perché sono anni che rifiuto qualunque sacrificio del mio tempo libero per motivi di lavoro.

E quindi copio & incollo, perché è bello sentirsi meno soli, a questo mondo:

"E per tutti voi pirla che ve la tirate dicendo che lavorate fino a tardi perche' siete dei business men, qua [sede di Google di Mountain View] si arriva alle 8.30 e alle 18.30 ce ne andiamo per giocare a beachvolley. Sapete perche'? Perche' qua hanno tutti i giochi del mondo, ma nessuno perde tempo. E la qualita' della nostra salute si rispecchia nella qualita' del nostro lavoro.

Dedicato a quei poveretti insani di mente che sono contenti quando i ragazzi dei loro team si fermano fino alle 9 di sera: gli avete mai chiesto cosa fanno fino a quell'ora? Non mi direte che siete tutti piu' impegnati dei nostri VicePresidenti? Datevi una svegliata, imbecilli."

Stefano Hesse, Sottorete

Lunedì prossimo, alle 13:05

Arriveremo troppo presto in stazione e l'Eurostar ancora non sarà al binario, ma poi di solito parte puntuale. Io e Alberto mangeremo i panini (pane integrale, bresaola e nocciole) verso Piacenza, poi leggo Amica di luglio e poi un caffé con il Vanz, che scenderà a Rimini. In un momento imprecisato inizierò il libro-lobotomia che per tradizione deve aprire le letture vacanziere (quest'anno ho scelto Jeffrey Deaver); verso le 19, cena al vagone ristorante, giusto per spezzare il viaggio (formaggio, affettati e vino rosso). Alle 22:15, arrivo nella ridente stazione di Taranto, capolinea: mia sorella sarà lì poco dopo, treno delle 22:20 da Roma: una mezzoretta di viaggio e siamo a Manduria, se fa molto caldo ci sta pure un tuffetto, altrimenti giochi con gatto e cane annuendo alle chiacchiere di mammapapà (come scriverebbe la Desai).
Il tutto salvo scioperi, autobombe, straordinarie offerte di lavoro o una telefonata di Johnny Depp, ovviamente.

24 luglio 2004

Meno Otto

E' sabato mattina, piove ma fa ancora caldo, sei al lavoro mezza morta di sonno, e ascolti Japan-A-radio (Anime Music & Japanese Pop). E ti piace pure.

(Update: dopo trenta minuti però cominci a rivedere il tuo giudizio storico su Hiroshima).

23 luglio 2004

I miei primi 35 anni

Non sono una brava dipendente (dico di no ai capi).
Non sono una brava imprenditrice (dico di no ai clienti).
Ho un brutto carattere. Lavoro male in team. Odio le riunioni. Devo condividere completamente un progetto per poter contribuire con più di 4 neuroni.

Cosa dite, vado a fare la centralinista dalle nove alle cinque? O c'è un mercato per neotrentacinquenni assatanate di sesso disposte anche a esperienze inedite?

Il mio treno!

Chiunque ritenga Milano una città nevrotica dove tutti vanno sempre di fretta, dovrebbe provare a farsi strada su una qualsivoglia scala mobile.

trascinandosi sui gomiti

- 10

22 luglio 2004

File sharing vs sales

"Downloads have an effect on sales that is statistically indistinguishable from zero".

"The impact of file sharing on sales is likely to be positive".

File sharing has "no statistically significant effect" on sales.

"If file sharing is killing record sales, why are records starting to sell better?".

The RIAA suing its customers is "one of the stupidest things in the world to do".



Tutto ciò dalla viva voce di Felix Oberholzer-Gee, Associate Professor in the strategy unit at Harvard Business School, e Koleman Strumpf, Associate Professor in the economics department at the University of North Carolina.

Qui il paper della ricerca completa, in formato PDF.

Si rodea

La tappa odierna del rodeo è a cura di Sir Squonk, quindi come mancare? Ma anche: come rinunciare alla pausa pranzo?
Vincerà la letteratura o la faraona in salmì? Lo scopriremo solo vivendo.

Inizio ore 12:45, fine ore 14:45

21 luglio 2004

Un pasticciaccio brutto

Odio il signor Rossi.
Ecco, è già brutto cominciare questo racconto così, perché fino a qualche tempo fa non avevo niente contro il signor Rossi. Stavamo ognuno nel suo appartamento e non ci conoscevamo neanche. Mica avevo niente contro il signor Rossi. Per principio, intendo. Certo, siamo sempre stati molto diversi: per esempio lui si chiama Rossi e io Neri. Lui è biondo con gli occhi azzurri e io no.

Poi, lui ha un buon lavoro. E' ricco, sempre in forma e ordinato, con dei doppiopetti blu stiratissimi e quelle camicie bianche accecanti che mi stanno anche un po' sulle palle, perché io non so stirare e vado sempre in giro che sembro appena uscito dalla centrifuga. Lui è un cittadino modello: adulto e responsabile, benvoluto da tutti, con un sacco di amici altolocati in mezzo mondo. Qualche sciura del vicinato l'ha definito "tanto impegnato in politica per migliorare la società", mentre io non vado neanche a votare. Che peraltro non mi risulta sia un crimine.

Ma non è questo, figuriamoci. Ognuno è come è. E come decide di essere, anche.

Però prima qui c'ero solo io, e stavo davvero bene in questo grande appartamento con un enorme giardino fresco e silenzioso che non avevo nemmeno mai osato sognare.
Poi è arrivato lui con tutta la famiglia, e si è sistemato nell'appartamento adiacente. Non che la cosa mi dia fastidio in sé: non ho niente contro le famiglie, anche se non ne ho una mia. Anche qui, son scelte. Ci mancherebbe. E se i suoi figli fanno casino in giardino dal mattino alla sera, pazienza. Ti pare che mi ci metto a litigare per così poco, io che sono sempre stato per il quieto vivere e la tolleranza.
E' che su quell'appartamento ci avevo messo gli occhi io, ma lui ha fatto un'offerta più alta e sai com'è. D'altra parte è normale. E' ricco, se lo può permettere.

Poi però le cose sono cambiate. A parte il casino, a parte che mi ha tolto tutto il sole con quella enorme tettoia abusiva, a parte che quando si è attaccato al mio contatore dell'acqua mi ha ridotto la portata e non riesco nemmeno più a irrigare il mio giardino, ancora non me la sentivo di lamentarmi. In fondo mi accontento di poco, e non ho le esigenze di una famiglia così numerosa.

Il problema è stato quando ha cominciato a allargarsi. Con tutta la gente che invita alle sue feste, e vengono da tutto il mondo, la sua metà di giardino non gli bastava più. Che certo, lo capisco che non gli basta. E allora ha cominciato a sbordare nella mia parte del giardino. Prima con le sedie sdraio, poi la piscina gonfiabile dei bambini, poi un giorno torno delle vacanze e scopro che si è costruito una piscina nel mio giardino - una vera, intendo - e l'ha recintata. Capirete che mi sono girate un po' le balle.
Sono andato a lamentarmi a casa sua, m'ha prima insultato e poi menato. O viceversa, adesso non ricordo. La commozione cerebrale mi ha danneggiato un po' la memoria a lungo termine.

Da lì è stato sempre peggio: ogni mese si prende un nuovo pezzo del mio giardino, ogni sei mesi abbatte una parete e si frega una delle mie stanze. Quando mi lamento, mi mena o mi minaccia di morte. Capirete che non sono più così ansioso di lamentarmi.
Sei mesi fa si è fregato l'intera zona giorno, col televisore, lo stereo e tutti i CD. Li suona a notte fonda tenendomi sveglio. Si vede che gli piacciono, che abbiamo gusti simili. Magari in un'altra situazione potremmo persino essere amici. D'altra parte se siamo tutti e due qui una ragione ci sarà. Però quei CD erano miei, una volta. E lui continua a costruire nuovi muri rubandomi metri su metri di spazio vitale.

Ma perché non lo denunci, mi chiederete.
Ci ho provato, una volta. Non è servito a niente, e mi son fatto due mesi d'ospedale (durante i quali s'è fregato la camera da letto).
Il fatto è che il signor Rossi è l'assessore all'urbanistica in questo buco di paesino sperduto in cui viviamo. E' anche l'unico avvocato. E l'unico giudice nonché capo della polizia è suo fratello. Una volta, tanto tempo fa, c'è stata persino una sentenza della magistratura che mi dava ragione, ma qui chi deve eseguire le sentenze è lui. Capirete che ha qualche vantaggio, vista la situazione.
Ho provato a parlare con suo fratello, mi ha menato pure lui. E ha mandato una squadra di operai a murarmi ripostiglio e camera degli ospiti.

Ieri sono arrivati di nuovo gli operai a tirare su un altro muro: stavolta ho perso la cucina e il bagno. Da oggi non ho più accesso all'acqua e al frigorifero. Sono ridotto a vivere nel 20% di quello che era il mio spazio originale. Il mio giardino non c'è più. Cioè c'è, ma ora è suo.

Cago per terra, dormo sul pavimento, mangio solo roba in scatola che devo farmi calare dalla signora Bianchi del piano di sopra perché non ho più un ingresso. Sono prigioniero in casa mia. So già che quando la signora Bianchi andrà in vacanza morirò di sete. La signora Bianchi va in vacanza oggi.

E allora da qualche settimana invece delle solite scatolette di tonno ho chiesto alla signora Bianchi di calarmi la dinamite. Suo fratello lavora in una cava, ne tiene un sacco in casa. Lo so che ammassare un quintale di esplosivo nella stanza in cui vivo non è una soluzione molto razionale ai miei problemi, ma considerando che qui ci lascio la pelle io per primo concederete almeno che ci devo aver pensato bene.
E' anche vero che probabilmente sono un po' uscito di testa, visto che durante i miei rari sonni, brevi e agitati, sogno di uccidere Rossi in tutti i modi immaginabili. Certo, ammazzargli uno dei bambini con una fioriera di quindici chili probabilmente è stato un errore, ma lui non passa mai sotto l'unica finestra che mi rimane.

In ogni caso non mi viene in mente nessun'altra soluzione. Se ci fosse qualcuno a mettere Rossi a posto o anche solo a aprire un negoziato che garantisca le mie necessità vitali, forse una speranza ci sarebbe. Ma oggi la signora Bianchi va in vacanza, la sento che fa la valigia al piano di sopra. E allora oggi se ne va anche la famiglia Rossi, e io con loro.

Mondi paralleli

Stanotte ho sognato che mi rubavano la bici e stamattina ho ancora i bruciori di stomaco dalla rabbia. Nel sogno, seguivo le tracce fino a una casa, in una città direi olandese, entravo e litigavo con i ladri, poi uscivo e prendevo l'indirizzo, Via Rosti 8, e guardavo bene la casa (uno chalet di legno, molto bello) per poterla ritrovare, poi chiamavo mio padre per chiedere se potevo andare a riprendermi la bici di notte (???).
Ora, tutto quel che c'è nel sogno (nomi, posti, oggetti) ha un senso, però ciò che "vedo" nei sogni io non l'ho mai visto prima, e da dove viene? Lo invento? Lo ricordo da altre vite? Lo ricordo da altri mondi?
Lo sapevo che non dovevo guardare X-Files ieri sera...

20 luglio 2004

Chi non ha memoria non ha futuro

Tre anni fa, al 20 luglio, ero a Rimini. Non ero a Genova alle manifestazioni contro il G8 perché avevo paura, e per una volta era una paura razionale, concreta. La mia fiducia nello Stato è stata uccisa in Piazza Alimonda insieme a Carlo Giuliani: era già traballante da tempo, ma ancora c'era.
A tre anni di distanza, si continua ancora - imho - a parlare delle cose sbagliate, torti e ragioni, provocazioni e difese. Nella mia testa io rivedo Perugini prendere a calci un ragazzo a terra, una signora con i capelli grigi con le mani alzate, in lacrime e lo sguardo terrorizzato, la faccia di Marco quando è tornato in ufficio il lunedì mattina, i racconti degli amici che non lasciano neanche quei dubbi che vorresti avere. Tre anni dopo, io non ho dimenticato, non ho cambiato idea, anche se mi piacerebbe poterlo fare e imparare a far finta di niente.

19 luglio 2004

Si prega di non parlare al manovratore

Sabato mattina, lezione di step. "nooo ma questa coreografia è troppo difficile non ce la farò mai". E le gambe già vanno e non cadi e non ti perdi il tempo e non ti rendi ridicola e balli divertendoti come tutte le altre.

Domenica pomeriggio, sezione velica di Dervio. "questa cosa dello spinnaker non mi sembra una grande idea". Mezz'ora dopo sei lì a prua, le gambe tremanti, le mani di pastafrolla, ma poi vavum, c'è una nuova vela tutta colorata e vai più veloce.

Domenica pomeriggio, lago di Como "no, al timone no, dai, ho già messo su lo spinnaker". Barca in cappa, culo a poppa, destra sullo stick, sinistra sulla scotta della randa, e quando viri ti passi il timone dietro la schiena come hai fatto migliaia di volte, anche se una vita fa.

Tanto non ti ascolto più. Puoi anche smettere di parlare, stronza che non sei altro.

Gianni! L'ottimismo!

Hello, if you are receiving this message, it means that your Flickr Pro Account has been or will soon be extended by a month or two since we are not ready to start charging money yet. You don't have to do anything - it's like magic!

A parte la comunicazione malaccorta, prego notare che Flickr ha al massimo una decina di utenti contemporanei e già da gratis non è usato per niente. E in sana ottica pre-2001, invece di farlo conoscere in giro dando il massimo accesso ai servizi gratuiti, questi decidono di farlo pagare. E a chi?
Peccato, perché era il miglior tool di chat che avessi mai visto, ma con questo modello di business lo vedo male.
E ora scrivete cento volte alla lavagna: imparare da Blogger, imparare da Blogger, imparare da Blogger

16 luglio 2004

Le cose come dovrebbero andare

E se oggi, tranquilla del dovere fatto come sono, fosse l'ultimo giorno prima delle vacanze, sarei felice. La scrivania in ordine, la testa libera, Alanis che mi delizia Unplugged e la prospettiva di dedicare la prossima mezzora al nuovo layout del blog. La tristezza di stamattina svaporata via, la prospettiva di un fine settimana guadagnato.
Invece siamo solo a -15, e tra due venerdì non sarò sicuramente così tranquilla e in ordine, oh no. Ma va bene anche così, solo un pensiero estemporaneo.

Brutte espressioni endemiche

Ci sono espressioni che detesto, anche perché quando passo un po' di tempo a sentirle usare, poi mi si appicciccano in testa. Tra quelle che odio ferocemente:
  • "Esatto!" (soprattutto usato per interrompere qualcuno che ha a stento detto "io penso che..."
  • "Come giustamente dice tizio" (uno squallido rinforzo della relazione, dai, che sai fare di meglio).
Capita anche a voi, che più odiate un vezzo, un tic, un modo di dire, più ci rimanete invischiati?

15 luglio 2004

Una dritta per PR e markettari

Volevo che sapeste che non è che inzeppando i comunicati stampa di punti esclamativi la gente crede di più a quello che ci scrivete dentro: fa solo più fatica a leggerli.
Così come il fastidioso uso dei puntini di sospensione non aggiunge pathos alla nota stampa rendendola più invitante: irritante, semmai.
Parimenti, non è che mettendo un ® o un © o un ™ smettono di usare i marchi e le immagini senza permesso, o di scambiarsi il prodotto via peer to peer.
E allora queste irritanti abitudini magari lasciamole ai contesti a cui appartengono, se esistono.

Switch to Firefox

Questo switch2firefox.com ci vorrebbe anche in italiano: conosco un sacco di gente che vivrebbe una vita diversa se sapesse che può liberarsi dei pop-up e dello spyware di IE.
Che nessuno mi toglie dalla testa che le vulnerabilità della rete e dei sistemi operativi (virus, spam, spyware) stiano profondamente segnando le abitudini di navigazione e l'approccio alla rete dell'utente medio. Rendendole più conservative, claustrofobiche, inibite di quanto potrebbero essere; molto più incerte, timorose e limitate a piccoli obiettivi precisi da eseguire di volta in volta. E questo rallenta anche la diffusione dell'Internet, perché se hai paura di navigare non segui la curiosità, non scopri cose nuove e quindi non impari mai come usare al meglio la rete (e le opportunità che presenta).

A piedi per 24 ore

La mia bici ha la ruota libera rotta. Me la ridanno domattina, in cambio di 38 euri.
Mi sento come se avessi lasciato un braccio in Via Farini.

14 luglio 2004

Oh sì, cavalcami, o blogger!

Memo: domani (cioè oggi, insomma, giovedì) alle ore 13 c'è il nuovo blogrodeo online, hosted by Woland, e se mi permetto di dire che il discorso diretto è una gran bella idea, è solo perché volevo farlo anch'io ;-)

Quindi intervieni numeroso, o aspirante rodeator (e -tric)

Hobb(i)es

"Curiosity is the lust of the mind" (Thomas Hobbes)

Sarà per questo che tira più di un mulo in salita.

Secondo post ispirato a un commento di Fabio in due giorni. Dimostrazione di come in un ambiente di discussione aperto a tutti i contributi anche il flamer di turno (non ditegli troll che s'incazza) possa essere di stimolo :)

Fabio sostiene in un commento che il lavoro non gli lascia tempo per gli interessi. Non è la prima volta che la sento, né la prima volta che il concetto mi colpisce come molto lontano dalla mia esperienza: sono sempre stato convinto che l'unico modo possibile per "permettersi" degli interessi sia avere degli interessi, cioè delle curiosità.

E gli interessi veri sono qualcosa che attiene strettamente alla sfera del personale e del non lavorativo, semplicemente perché gli interessi lavorativi sono, appunto, lavoro, cioè qualcosa d'altro. Ancora di più, mi pare innegabile che le persone più qualitativamente produttive sul lavoro siano anche quelle con più interessi extralavorativi.

Mi sembra infatti che il lavoro venga vissuto dalle persone normali in modo diverso (meno coinvolto, meno entusiastico) del cosiddetto hobby, parola bruttissima che mi fa venire in mente robe che ho sempre considerato un po' sfigate come il collezionismo o fare puzzle.
(Che poi qui ci starebbe anche una dissertazione sul come collezionismo e puzzle siano due attività compulsive che hanno lo scopo di operare una simbolica riorganizzazione del mondo circostante, e mimare una per quanto effimera sensazione di controllo del reale, ma non c'entra).

Quasi sempre invece l'interesse è qualcosa che ruba tempo al lavoro, e se è sempre teoricamente possibile trasformare un interesse in lavoro (nulla ti vieta di diventare un esperto di icone russe), molto più raro è che accada il contrario.
Ancora di più, di solito chi fa di un interesse un lavoro quasi subito si trova un nuovo interesse extralavorativo, il che forse spiega anche perché la maggior parte delle persone che frequento ne abbia almeno quattro o cinque.
Perché il lavoro non basta, la famiglia non basta, in realtà nulla basta a soddisfare la fame di esperienze dell'essere umano.

Il concetto chiave quindi è la curiosità, e questo mi consente un collegamento al sempiterno argomento che tutti qui ci riunisce: il blog.
L'idea è che chi legge i blog sia una persona tendenzialmente curiosa verso gli altri esseri umani, mentre chi non ne capisce il fascino - fatte salve le non trascurabili difficoltà iniziali di comprenderne medium, linguaggio e semiosfera - potrebbe essere naturalmente meno curioso riguardo agli altri.

Il discorso di chi scrive (nel senso di legge E scrive) forse è simile. Lungi da essere (imho) un esercizio narcisista, scrivere un blog è un atto oltre che inevitabile per la curiosità umana, istintivamente percepito come necessario per l'economia della rete: per leggere bisogna scrivere, per avere bisogna dare, e il processo di scambio va a costituire una forma di quello che è il principale interesse umano: comunicare.

Ovvietà, certo, ma in una serata in cui in TV danno solo 4 matrimoni e un funerale per la sedicesima volta, che faccio? O questo, o il solito giro su Heavenlybutts.com*


*non esiste, non provateci neanche.

Soma Radio

Dopo qualche giorno di ascolto, magnanimamente endorso: Soma Radio, sei canali tra chillout, lounge, drum & bass, ambient, trip hop e crossover.
Al momento chillout is king qui da noi, anche se tra sei mesi probabilmente sbufferò ogni volta che qualcuno lo nomina (certo che trattasi senza dubbio di musica da matusa, quindi magari me lo porto dietro).

i Mostri del cortile - reprise

Io abito in Corso Como. Per capirci, i miei vicini di casa si chiamano Carla Sozzani, Francesco Conti e Miss Y. Per intenderci, a un centinaio di metri a destra e a sinistra ci sono le uniche due discoteche di Milano (oltre al Plastic) che non cambiano nome una volta a stagione. Per contestualizzare, quando al tiggidue informano giornalisticamente sugli orari di chiusura delle discoteche, parlano dei problemi degli abitanti di "Ticinese (un quartiere), Brera (un quartiere) e Corso Como (una via)".
Eppure, il mio appartamento è un'oasi di silenzio. La mattina mi svegliano gli uccellini (sospetto che sia un mp3 cronotropo). Protetta da un muro, ben annidata all'interno, la mia casa è una cuccia che neanche la coabitazione al piano di sotto con 65 sarti cinesi e i di loro scarafaggi ha potuto turbare. O meglio, era.

I problemi sono iniziati l'anno scorso: l'appartamento sfitto al piano di sopra (di circa 12 metri quadri) è stato occupato da una francese sfigata e dai suoi tanti amici, impegnatissimi a correre su e giù per le scale per tutta la notte, uscire prestissimo la mattina lasciando la sveglia accesa e chiacchierare a voce altissima vicino alla finestra. È però bastato urlargli "ta gueule" per far loro gentilmente capire che capisco il francese, e che non sono pacifica.

Si sono placati, e l'estate è tornata ai suoi rari, abituali rumori: il catarro di uno (o forse vomita una notte sì e una no), le feste di Corso Como 10 (di cui discuto soprattutto i gusti musicali), le atroci litigate alle quattro di mattina che non puoi non aver voglia di ascoltare. Roba anche interessante, una specie di Stomp notturno. Di solito, il silenzio e il fresco della mia casetta sono tali che quando esco dal portone sono regolarmente sorpresa a vedere tutta quella gente, tipo in Mediterraneo quando all'improvviso gli abitanti dell'isola si palesano. Ma poi è arrivata la Iena Ridens.

La Iena Ridens è americana, non esce mai, non dorme mai. Me la immagino come un personaggio di John Waters, grassa e triste, di quel triste che deve sempre far sembrare di essere felicissima, e lo fa dando fiato alle trombe vocali. Quando lei ride (e ride spesso, diciamo ogni tre minuti, spesso alle sue stesse urlate battute), quando lei ride i vetri del Movida tremano e il 33 deraglia. Quando lei ride l'indice glicemico del radicchio sale ai livelli del riso soffiato e Gil Grissom è preso dall'insano desiderio di una notte all'Hollywood, e poi tutti al mare a mangiare i cornetti.

Quando la Iena Ridens ride e sono le tre del mattino e per te il sonno è un bene prezioso come l'acqua in Sicilia, all'improvviso la desideri in Iraq, così non ha più un cazzo da ridere, le auguri che le si rompa il tacco di una Manolo, una brutta avventura con un autoabbronzante, un'estetista alle prime armi alle prese con i peli del suo inguine.

Abitanti dell'isolato Corso Como-Via Rosales-Via Pasubio-Via de Cristoforis (ma forse arriva in Melchiorre Gioia), se per caso leggete questo blog, uniamoci: riprendiamoci le nostre notti serene, i nostri pisolini pomeridiani, la nostra malinconia di cinefili che devono vivere vicino all'Anteo, o perire. Altrimenti dovrò prendermi le mie responsabilità, metamorfizzarmi nel Grande Tiratore e salire sul tetto con un fucile a pompa. Muoia Corso Como con tutti i filistei: la Iena Ridens non deve vincere.

13 luglio 2004

"Facts don't do what I want them to"

Il commento di Fabio sul mio post precedente mi ha ricordato un punto che volevo esplorare da un po', cioè l'atteggiamento, le aspettative ma anche la concezione del mondo in base ai quali i blogger (perlomeno io) e alcuni giornalisti che conosco sembrano porsi davanti alle notizie e ai post che le riportano, che siano di cronaca, di commento o di fiction (e in un blog son distizioni che già nascono sfumate).

Se sono un blogger probabilmente mi interessa poco della notizia nuda e cruda, mentre mi interessa molto più come è riportata. Quello che cerco è di godermi la narrazione di un fatto che può essere o non essere riportato in modo preciso e attendibile. In ogni caso, ho sempre ben presente che ciò che sto leggendo corre sul labile confine tra fatto e fiction, e tendo a mantenere questo disincanto anche rispetto alla lettura dei quotidiani, dando per scontato che questo confine venga spesso e volentieri attraversato anche dal giornalismo.

La verità oggettiva della notizia è in secondo piano, perché un blog è prima di tutto narrazione di sé, ed è la narrazione che mi interessa, non la prova documentale: deciderò poi io se credere o meno all'autore, e se sia importante decidere se credergli o meno.

Questo per dire che mi pare che il blogger (nel senso di io) tenda a mettersi per consuetudine ed estrazione in una posizione relativistica rispetto al Fatto. Lo scrive minuscolo, gli dà del tu, ed è abbastanza disincantato da non spaccarsi la testa cercandone una presunta oggettività, ma si accontenta di godere della sua narrazione.
Un po' perché gli è successo che anche chi sostiene di raccontare Fatti Oggettivi gli abbia mentito più di una volta, ma soprattutto perché ha imparato che il fatto raccontato da una persona non coincide quasi mai con quello raccontato da un'altra. Nemmeno se usano lo stesso set di regole per raccontarlo.

Al contrario alcuni giornalisti che conosco leggono i blog come se si trattasse di lanci Ansa. Sono troppo impegnati a esaminarli e verificarne la solidità per divertirsi a leggere. Questo può dipendere dal fatto che di scrivere lo fanno per mestiere e non per diletto.
Scrivono per servizio, non per sé stessi, e soprattutto non scrivono su sé stessi. Sembra bizzarro, ma quando si scrive di sé (cioè, in fondo, dell'unica cosa di cui si può avere esperienza) e ci si rilegge, si imparano un sacco di cose sulla relatività del mondo.

Pliz. help.

Vorrei fare una festa per il mio compleanno.
Ho troppi invitati, ma ho voglia di fare una festa giusto per vederli tutti.
La faccio il giorno del mio compleanno (che è un mercoledì), o il fine settimana dopo (che è l'ultimo di luglio?)
Che dò da mangiare e da bere a una sessantina di persone (una per metro quadro, se vengono tutti?)
E se invece andassi a mangiare da Cracco Peck, che spendo più o meno lo stesso però non mi stanco? :)

12 luglio 2004

Thief in Chief

E come farebbe, vivaddio, uno che si è beccato il dito medio da George Bush, the Thief in Chief in persona, a raccontarlo al mondo intiero, se non avesse un blog e non esistessero gli RSS?
(Oltre che è buffo, lo linko perché sta facendo il giro del mondo, e più gira più i giornali parlano del ruolo dei blog nella diffusione delle informazioni, blah blah).

I Mostri del Cortile

Non ne ho mai parlato, ma il nostro ufficio è in uno di quei vecchi palazzi con un grande cortile, un grande cortile dove il subumano pullula. Adesso che sto leggendo Joe Lansdale, mi viene il sospetto che questo cortile sia una succursale dell'Orbit.
I Mostri del cortile sono di vari tipi e regolarità: c'è la mamma che punisce il bambino lasciandolo fuori di casa sulla ringhiera, quello che prende a calci il cane, quello che fa carburare la moto per delle mezzore proprio sotto la mia finestra. E poi c'è Lei, la Donna dalla Voce Stridula. Lei che lascia la decorazione natalizia alla porta, tanto prima o poi è di nuovo da mettere su. Nata incazzata e dalle dolenti perpetue ragioni, cantilenate al telefono per ore e ore e ore. Lei che gestisce una società di ambulanze, e i lettighieri sono i Mostri regolari che in una specie di perenne rapporto sadomasochista Madre-Figli si sottopongono alla sua astiosa ma generosa supervisione. I Mostri possono fare eterne partite a biliardino in un recinto grande come la porta di un campo di calcio. Che i malati aspettino, che siamo alla patta.
Io e il Vanz attraversiamo il cortile spalla contro spalla sussurrando la formula magica "Mostri". Solo il freddo li tiene lontani, permettendoci di tenere le finestre chiuse, ma le loro masserizie a volte invadono anche la nostra zona, turbando il mio senso estetico giorno dopo giorno dopo giorno. Saremo assimilati?

09 luglio 2004

Grossi sforzi

Ma BMW Italia sta veramente chiamando al telefono tutti gli iscritti alla sua nuova community pregandoli di recarsi presso un concessionario a visionare la nuova Z1? E questo significa che hanno un sacco di soldi da buttare o che gli iscritti sono pochissimi? Visto che l'invito alla serata di presentazione ufficiale (a metà luglio?!) è stato annullato, propendo per la seconda ipotesi.

Considerando poi quanto è delicato rivolgersi a un pubblico esigente come quello di BMW, non so se c'è più genio o follia nello scrivergli come se fosse un sedicenne un po' sfigato:

"Sappiamo entrambi che è difficile essere unici, soprattutto in quello che si fa abitualmente. Ma confidiamo in te."
"Non portare nessuno che ti somigli o che lontanamente la pensi come te. E se mai ti capitasse di incontrare il tuo clone ti diamo il permesso di eliminarlo."


"Entrambi" chi? "Confidate" cosa? Mi date il "permesso" di far che? Ma come vi permettete?
Magari è tutto uno scherzo :)

Mete

Se sapessi dove, me ne andrei.

A Cesare etc

Ok. Respirone. Cose buone implementate dal governo Berlusconi.

- la patente a punti
- la patente obbligatoria per chi guida il motorino
- questa legge sull'abbandono degli animali

Umpf. Tanto dovevo.

08 luglio 2004

Invecchiare

Ecco, io dovrei uscire anche stasera, come ieri sera e come l'altro ieri sera e come domani. Eppure se penso a un'insalatina col tonno e i pomodori, un bicchiere di vino e una pesca, e poi CSI, mi batte il cuore forte forte dal desiderio :)

Un favore

La prossima volta che dico che vado a un convegno su internet, pliz, ricordatemi che nel migliore dei casi è una perdita di tempo (si dicono sempre le stesse cose), nella peggiore mi incazzo come una iena, mi impongo di non parlare per non fare sempre la cacacazzi che si incazza ai convegni e poi mi rodo il fegato.

Mica pizza e fichi

Premio Anguria

Commosso, ritiro ma non consumo, avendo l'anguria un indice glicemico di 93, cioè davvero troppo alto per la mia dieta, soprattutto così a ridosso della stagione da spiaggia.

07 luglio 2004

Finanziare il lato oscuro della Forza

''La metà di quello che diamo ai venditori ambulanti per un cd musicale masterizzato va a finanziare la camorra, la mafia siciliana, la guerriglia cecena, il terrorismo islamico e l'Ira''
(Luca Vespignani, Segretario Generale della FIMI - Federazione contro la pirateria musicale)

Già si è dimenticato Al Qaeda, i Bambini di Satana, i Klingon, il complotto giudaico-pluto-massonico e le temibili Tigri di Mompracem, ma almeno che l'IRA ha cessato il fuoco già da un po' qualcuno glielo dica, al povero Vespignani.

BlogRodeo goes to Hollywood

Se avete sempre sognato di scrivere per il cinema, non perdetevi il BlogRodeo di domani (giovedì 8 luglio), dalle 12 alle 20.

Mille di questi post

Gli auguri li farei a Bloglines, che compie un anno e festeggia con un redesign completo, e introduce i suoi blog (ancora giovani, ma cresceranno). Ecco qui come si presentano.

E a proposito di cazzeggi, questo delizioso giochino in flash mi sta letteralmente risucchiando via la mattinata. Ah, quando c'erano ancora gli adventure...

Un segreto

Non lo dite in giro, ma oggi è il compleanno del Maestrino :)

06 luglio 2004

I Mac

Ma nel 1991, quando si è trattato di scegliere il regalo per la laurea, perché ho voluto a tutti i costi un PowerBook 170? Non ero certo una geek: la tesi l'avevo scritta con un incredibile antenato dei word processor, la Top 100 Olivetti, è vero che avevo preso 30 all'esame di "Teoria e Tecnica dell'elaborazione automatica dei dati", con tanto di laboratorio di Lotus 1,2,3, però certo non ero una che si leggeva le riviste di informatica o che conosceva i modelli di computer. La domanda non è oziosa: è che il Maestrino mi raccontava che esistono persone che non conoscono i Macintosh. Persone colte, laureate, domiciliate a Milano, che fanno un lavoro intellettuale. Forse li chiamano iMac, forse se vedono la mela multicolore dicono "ah, sì", ma sta di fatto che a consiglio "comprati un Macintosh" la risposta a volte mi dicono può essere "che è?".
Ora, mi è venuta la curiosità: ma io a 21 anni, immersa in una rutilante stagione di idiotissima superficialità, che ne sapevo del Macintosh? Da quale autorevole mittente mi è arrivato l'ipnotico messaggio "fatti comprare il powerbook più fico"? Non me lo ricordo assolutamente: la cosa più probabile è che abbia studiato all'università (Relazioni Pubbliche) la storia di Ridley Scott e dello spot 1984.
Comunque, dopo tre mesi di attesa (di cui uno con la caviglia rotta, ah, quanto lo desideravo, bloccata a casa), arriva il PowerBook, ed è subito stato amore, anzi, Amore. Molto semplicemente, non sono uscita di casa per due mesi: per imparare a usarlo per benino mi sono ribattuta tutta la tesi. Con quattro mega di RAM girava il sistema operativo (il "nuovissimo" 7.01), Word e FileMakerPro, e il virgulto ha fatto il suo sporco lavoro fino a tutto il 1995. Aveva anche il modem integrato, che usavo per i fax (per una serie di motivi dovevo stare alla larga da BBS e simili).

Sabato mattina l'ho acceso: erano anni che pisolava in un armadio. Modem e batteria rotti, e lo sapevo, caricatore balbettante (riparato con il nastro adesivo), però non ricordavo la dipartita del disco fisso: un punto interrogativo lampeggiava inequivocabile e ho dovuto riavviarlo con il mitico disco "Utilities". Mio Dio, che flash. Quel suono. Quella faccina, il bianco e nero, il Chicago, i menu a scomparsa. La trackball, che è stato il mio primo mouse. Lo Amo ancora, me lo sono portata in ufficio e adesso vado ad accenderlo :)

Traguardi

Ieri sera ho infilato una splendida serie di SEDICI calci laterali saltati (di destro). Se continuo così, per i 40 anni potrò fare da controfigura a The Bride o a Trinity :D

05 luglio 2004

Un'idea geniale

Ma se le partite di calcio durassero 15 minuti senza quella menata del fuorigioco, non vi divertireste tutti molto di più? :)

02 luglio 2004

Ricordarlo così

Marlon Brando
3 aprile 1924 - 1 luglio 2004

#!#!!%°#!! :-(

Se potessi mettere insieme tutte le ore di lavoro che ho perso a causa dei crash di Windows e dei software con formati proprietari, sarebbero sufficienti per una vacanza in Australia. Dopo l'ennesima volta che perdo tutto il lavoro per aver (involontariamente) cliccato su un file pdf, che si porta dietro Acrobat, che si porta dietro Mozilla, che si porta dietro Windows, ormai sono certo che in un'Internet perfetta non esisterebbero cose come:

- i formati proprietari come pdf di Adobe, che ti fanno partire applicazioni terze e che sarebbero tranquillamente sostituibili con un normale file html (quale sia esattamente l'utilità per l'umanità del pdf prima o poi qualcuno riuscirà a farmelo capire)
- ovviamente idem come sopra per (argh) Powerpoint, la cui inutilità intrinseca e molestia d'uso è pari se non superiore al pdf
- la possibilità di linkare o addirittura visualizzare nel browser file di tipo .doc (qualunque link a un .doc dovrebbe dare un errore di tipo 666)
- gli inserti java nelle home page html che caricano il motore java per farti vedere inutilità assolute quali il crawler dell'Ansa o le previsioni del tempo
- quasi qualunque cosa che si muova sul web
- sostanzialmente, qualunque cosa sviluppata per il web da Microsoft

per cortesia, se linkate un file di tipo pdf, doc o ppt segnalatelo a fianco, così mi guardo bene dal cliccarlo (e di spedirvi dei cankeri se mi crasha il sistema operativo - per te troppo tardi, Marquant ;)

E ora vado a visitarmi il Blog delle Bestemmie

Propiziamoci

Ieri ho incontrato un nuovo cliente che dice cose strane (ragioniamo sui contenuti, non sulla grafica; non voglio animazioni; basta che mi porti dei risultati): voglio crederci, senza farmi condizionare dalle brutte esperienze passate. Facciamo che faccio quella che ancora ci crede e quindi adesso mi leggo le 113 slide di "I target difficili", seminario Eurisko e le 25 pagine dell'Osservatorio Infocommerce Anee/Assinform. E se sopravvivo, mercoledì prossimo a Milano c'è il Lavapiùbianco Meeting: facciamo che cerco di non strippare se mi trovo nella stessa stanza con persone che parlano di web marketing?

01 luglio 2004

Espiazione

Pensavo ieri, guardando il bellissimo "Primavera, estate, autunno, inverno... e ancora primavera" di Kim Ki-Duk che la passione, nel senso di calvario, di ascesa sofferente, è davvero comune a tutte le religioni.
Ci ripensavo stamattina, mentre cercavo la macchina, con i simpatici sandali a schiava che mi si incidevano nelle carni, chiedendomi quando tutte noi idiote che amiamo le scarpe più dei nostri piedi verremo assunte in cielo :)