shiny shiny boots of leather
Dai commenti su Blogrodeo incappo in questo capiscononcicapisco, blog in pieno flusso di coscienza, niente male. Bello scoprire un blog un po' diverso ogni tanto. Che sì è vero che son tutti diversi come le persone che li scrivono, ma insomma. Non dirò che sembra di leggere Joyce perché - beh, che cosa impegnativa - però ho sempre amato il train of thought. Dà un tremendo senso di libertà e ha l'aria di essere davvero terapeutico. Come il free jazz. Joyce è un po' come Ornette Coleman, Beckett come John Coltrane. O forse il contrario. Forse era Coltrane a essere più strutturato. In fondo aveva i ritornelli.
Ehi, funziona.
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