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17 febbraio 2004

Amazon è e non è una community.

Se Amazon ospitasse delle vere community di appassionati lettori (gruppi di persone che si frequentano, si conoscono e si fidano dei reciproci giudizi) per Dave Eggers [et al] non sarebbe stato così semplice inventare un fake per parlare bene dei libri propri o di amici, in risposta a critiche troppo cattive (giudicate strumentali e non sincere).

Se tu e i tuoi amici state parlando di un libro e arriva uno sconosciuto che ne parla molto bene o molto male, quello sconosciuto - in una vera community, online e offline - prima di essere ascoltato e preso in considerazione deve guadagnare autorevolezza sul campo: deve dimostrare nel tempo - e confrontandosi con altri - che le sue opinioni hanno valore. Non bastano tanti sì alla domanda "Was this review helpful to you?" per costruirsi una reputazione da opinion leader: non basta pubblicare una tantum (o dieci tantum) recensioni scritte bene e che dimostrano competenza e sensibilità per poter fare vero danno o vantaggio a un libro, perché il mio parere su un parere lo costruisco anche in base alle affinità (se qualcuno stronca S. King, tenderò a non considerare rilevante *per me* il suo giudizio; nessuno cambia opinione in base al singolo parere di uno sconosciuto).

Se Amazon ospitasse una vera community e non fosse una semplice piattaforma per recensioni (massimo rispetto: anche il nostro Filmagenda è così) Dave Eggers non avrebbe avuto bisogno di inventare un fake per scrivere recensioni esaltanti: avrebbe potuto firmarsi Dave Eggers, scendere dal piedistallo dell'Autore (la cui morte è stata dichiarata nel secolo scorso) e rispondere serenamente e nel merito alle critiche. L'ha fatto per esempio Carlo Lucarelli un paio d'anni fa, partecipando alla discussione su it.arti.cinema che stroncava "Non ho sonno", il film di Dario Argento di cui Carlo aveva scritto la sceneggiatura.
Su Amazon, però, non si può rispondere a una recensione: si può solo rispondere alla domanda "Was this review helpful to you?". Ci sono anche dei forum, su Amazon, ma non sono collegati alle recensioni, anzi, diciamo che sono nascosti: è una scelta che avrà sicuramente delle sane motivazioni, che però non riesco a immaginare: forse questo piccolo incidente darà un buon motivo per cambiare questa situazione quantomeno scomoda di separazione tra i commenti e la conversazione.

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