I link dei maestrini su del.icio.us (tieni il puntatore sul link e compare la spiega)

27 novembre 2003

BlogTalk 2.0

Ho due alternative: o tirare delle bestemmie che poi vado all'inferno degli atei o recuperare buddisticamente la calma e mettermi a lavorare a una proposal per BlogTalk 2.0 .

Ore di vita in drin

Una conversazione telefonica tipo. Dedicata a Paolo, che accetta le prese in giro :)

Driiiin, anzi, pa po pa pe ro to, polifonicamente inteso: sul display vedo che mi chiama Zeta.

Io: ciao Zeta, dimmi
Zeta: ciao, sono Zeta Zeterelli, della PiriPiri, hai presente, ti chiamo per la riunione di domani
Io: ciao Zeta, so chi sei, dimmi
Zeta: scusa se ti chiamo, so che tu preferisci una mail, ma avevo bisogno di un confronto veloce, ti disturbo, sei incasinata?
Io: veramente sì, ma dimmi tutto, tranquillo
Zeta: se preferisci ci sentiamo dopo con calma
Io: ok
Zeta: ti anticipo solo però che la riunione di domani è confermata, stessa ora stesso posto
Io: ah, benissimo, me l'avevi già confermato per mail e Ypsilon mi ha telefonato due ore fa per confermarmelo ancora e preannunciarmi la tua telefonata
Zeta: ah
Io: ok, allora è tutto chiaro, mi fa piacere sapere che è tutto confermato, ci vediamo domattina
Zeta: sì sì, tutto confermato senza variazioni, ottima cosa, bene, e quindi ti chiamo più tardi per metterci d'accordo con calma
Io: d'accordo su cosa?
Zeta: su dove ci vediamo, come andiamo, io in macchina, tu?
Io: passa a prendermi alle 9 a Udine, metrò verde
Zeta: ma perché non vieni in ufficio da me prima?

(taglio corto su dieci minuti di confusioni stradali: ci accordiamo per - indovinate - Udine alle 9)

Stamattina alle 9:35 Zeta mi chiama per informarmi gioiosamente che è davanti alla stazione di Lambrate, e io, dove sono finita?

Non ci siamo capiti

Il "tutto il resto" del post precedente non è la vita privata: è che io passo il 95% della mia vita lavorativa a fare noiose cazzate prive di qualsivoglia senso, e il 5% a fare il mio lavoro, che è progettare ambienti digitali e renderli utili e divertenti per chi li frequenta. Più chiaro? :)

26 novembre 2003

Pleeeez

Io amo il mio lavoro: posso fare basta con tutto il resto?

25 novembre 2003

Correttezza Politica

La Contea di Los Angeles ha bandito l'uso dei termini "master" e "slave" (normalmente usati per designare quale tra due hard disk è il principale e quale il secondario) in quanto politicamente scorretti.
"Based on the cultural diversity and sensitivity of Los Angeles County, labeling or describing equipment with the term 'master/slave' is no longer acceptable".
Lo so bene che è ridicolo, ma un paese in cui non hanno paura di rendersi ridicoli per tutelare i diritti civili delle minoranze mi sembra degno di rispetto.
(via /.)

Do Not Reanimate

Tra un mese esatto è Natale e io, se tutto va come deve, sarò nello Tsavo Park (Kenia) a fare un finto safari con famiglia allargata (non solo il consorte, ma anche padre, madre, sorella e fratello). Questo post non serve a dirvi che vado in vacanza, e dove: è che io ho una terronissima resistenza a fare testamento, ma nello stesso tempo sento che dare qualche disposizione in caso di morte con tutta la mia famiglia non è cosa affatto scema. Il Vanz tutte queste cose le sa, però visto che lui sarebbe anche mio erede universale è meglio pubblicarle (c'è qualche avvocato in ascolto? Questa cosa ha un qualsivoglia valore legale?).
La cosa più importante è scritta nel titolo del post: pliz, no accanimento terapeutico, ho più paura dei medici e del dolore che della morte.
Poi, un bel NOT IN MY NAME: un villaggio turistico italiano in Kenia a Natale non è il primo posto dove fare un attentato, ma neanche l'ultimo. Vanz, in caso, sai cosa mi aspetto da te: che spacchi la faccia (virtualmente) al primo che cerca di giustificare una guerra (o cazzate simili) per vendicare me.
Last but not least: vorrei le cose a cui tengo di più (casa, bicicletta, libri, CD, DVD, biancheria intima, i primi Wired, i miei diari) vadano a Mr. Vanz, che però è inutile che adesso progetti di uccidermi perché questa cosa è possibile solo se salto in aria con tutta la famiglia ;)

24 novembre 2003

sorrisi e occhi

Un sorriso non puoi metterlo per iscritto, così come guardarsi negli occhi vale almeno quanto uno scambio di link, anche se non permane. Sei in un locale con duecento persone timide, gentili, silenziose e curiose, predisposte per carattere ad ascoltare più che a parlare, ad annuire più che a scippare la parola, a stringere mani e sfiorarti più che a urtarti e sgomitare via. Sei insieme ai tuoi simili, per una volta, e hai paura di loro come di qualunque altra persona, solo che con loro la posta in gioco è più alta, e sorridi molto, nascondendoti ogni tanto dietro una colonna a prelevare affinità dal tuo distributore preferito di.
Preferisco sentirmi inferiore che superiore, sancivo con il Vanz poche ore prima. Per questo venerdì sera sono stata molto bene, anche se avrei voluto anch'io essere una falsa timida, abbracciare di più, svelare più cartellini possibile, avere meno paura, insomma. Sarà per la prossima :)

The Opte Project

Come segnalato da Repubblica, a the Opte Project stanno cercando di costruire un modello tridimensionale di uno spazio unidimensionale (Internet), e che io sia dannato se quello che ne viene fuori non è maledettamente simile a un cervello umano.
Bellissima questa.

Solo 3

Soltanto tre delle foto scattate al Blogfest, per non ammorbare il blog con i miei esperimenti di pseudo-sincronizzazione sulla seconda tendina (ho scoperto con entusiasmo che la mia Coolpix la può fare, o almeno simulare, come si intuisce dalla prima foto).
Feticisti della Blogosfera, Collezionisti di Bloggherie, Storici della GNUeconomia, Ossessivi e Ossessionandi vari, eventualmente chiedere la serie completa di foto cliccando su "scriviCi" qui a sinistra.



RaiOT

Visto che è parecchio richiesto, ecco il link alla prima puntata di RaiOT della Guzzanti (courtesy of ItaliaBlogOltre, via Blogorroico. Immagino lo staranno linkando tutti).
Io domani sera attacco il PC al TV e me lo guardo. Stasera no che c'è ER, e persino in questo pazzo mondo ci sono delle priorità

Blogfest Horror


"Quando non ci sarà più spazio all'inferno, i morti cammineranno sulla terra"
Zombie, George A. Romero, 1978

Pros, sappi che mi vendicherò alla prima occasione. Al prossimo raduno il mio obiettivo ti seguirà come un'ombra.
Stai molto, molto in campana quando mi avrai intorno ;-)

Grazie :)

La generosità si accompagna raramente all'eleganza. Non è il caso di Gianluca e Daniela. Gran bella festa.

23 novembre 2003

Una Vacillante Base di Realtà

"Tutto può accadere, tutto é possibile e verosimile. Il tempo e lo spazio non esistono. Su una vacillante base di realtà, l'immaginazione fila e tesse nuove trame".
(Strindberg - "Il Sogno")

Con questa frase, letta dalla matriarcale Helena al giovane Alexander, Bergman conclude il suo Fanny e Alexander, e fornisce allo spettatore un'interpretazione della vita, l'universo e tutto quanto di cui c'è bisogno oggi più che mai.

Ciò che conosciamo come realtà non è reale più di quanto lo sia il sogno, e se la mente umana ha bisogno di razionalizzare l'inconoscibile per non impazzire, ancora di più noi abbiamo bisogno degli artisti per ricordarci quanto la nostra visione del mondo razionalista sia inadeguata a comprendere il mistero della vita.

E' anche una definizione di cinema che bisognerebbe tenere a mente, in tempi in cui sembra prendere sempre più piede un metodo interpretativo aridamente logicistico, teso solamente a cercare la verosimiglianza, a inseguire un chimerico realismo della narrazione nel campo dell'immaginario.

Del film parlo un'altra volta perché ora sono sopraffatto dalle emozioni. O magari anche no, magari me lo tengo per me. Se volete farvi un regalo, noleggiatevelo.

21 novembre 2003

"Nonostante gli sforzi dei nostri eroici ragazzi al fronte, la guerra al terrorismo non produce risultati, anzi, sembra rafforzare la crudeltà degli infami vigliacchi assassini".

Mi accontenterei anche di una prosa da cinegiornale fascista, pur di sentire qualche ex convinto dell'attacco aereo alla guerriglia riconoscere che - PER ADESSO, EH? - le bombe a grappolo e compagnia non hanno dato granché fastidio alla Spectre, anzi.

Ah, dalla regia mi dicono che questa che questa guerra è stata fatta per il petrolio. Scusate, avevo capito che era per portare la democrazia e sradicare così il terrorismo. Sono la solita idealista, cazzo.

Massa Critica per Kyoto

Ricevo dalla Regione e diffondo:

Si informano i gentili utenti della città di Milano che il 6 dicembre è stato proclamato "Giornata della Mobilità Felicitaria". Ogni mezzo di locomozione a 4 ruote verrà bandito dalla città, a vantaggio della trazione muscolare. Sonagli, pifferi e altri tipi di dispositivi sonori saranno benvenuti. Gli schiamazzi notturni saranno liberalizzati. Per i più anzianotti ci saranno corsi di ballo liscio e lambada. Saranno privilegiati tutti i mezzi di locomozione balordi. Per implementare suddette regole saranno sguinzagliate per la città apposite unità ciclomunite.

Tante cose
La Regione Lombardia

6 dicembre, ore 15, piazza dei Mercanti, Milano

20 novembre 2003

MSN Newsbot

Microsoft lancia in beta la sua versione di Google News.
A una prima occhiata, niente syndication, niente e-mail alert, niente personalizzazione dei contenuti.

so'pprobbblemi

Mancano poche ore alla BlogFest e ancora non so cosa mettermi.

19 novembre 2003

10 things Google has found to be true

Scrivevo qualche tempo fa che Google non è solo il motore che tutti usiamo: è un marchio a cui ci si affeziona. Credo che questo avvenga principalmente grazie a una questione di attitude aperta e democratica che traspare durante l'uso. Non mi meraviglia quindi che le 10 things Google has found to be true esposte su Google.com siano tutte condivisibili, e decisamente Cluetrain-compliant:

1) Focus on the user and all else will follow
2) It's best to do one thing really, really well
3) Fast is better than slow
4) Democracy on the web works
5) You don't need to be at your desk to need an answer
6) You can make money without doing evil
7) There's always more information out there
8) The need for information crosses all borders
9) You can be serious without a suit
10) Great just isn't good enough

Se solo un cliente su dieci avesse questo tipo di attitudine (vincente, aggiungerei), il lavoro sarebbe molto più rapido e piacevole. Per fortuna ogni tanto capita di incontrare qualcuno che ce l'ha.
In compenso la traduzione automatica in italiano delle 10 things è più comica che illuminante, come sempre in questi casi, ma semmai è un monito a ricordare che qualunque attitudine corretta dal punto di vista del business non è d'aiuto se si vuole realizzare l'impossibile.

Mai piu' senza

Blogger si preoccupa per noi e confeziona una utile guida: How Not to Get Fired Because of Your Blog. Io non posso licenziarmi da sola, la farò leggere al mio kattivissimo Super-IO.

Tic tac?

Lunedì, per la prima volta in quasi vent'anni di vita sessuale, ho dimenticato la pillola. Mi è venuto in mente ieri sera mentre guardavo Brother, con tutto il corollario di autocompatimento di quando torno a casa apposta per controllare di avere spento il gas. Il gas di solito è spento, invece la pillola l'avevo proprio dimenticata: sarà la stanchezza, sarà che ho due progetti importanti per la testa, sarà il tentato suicidio di Missile Romano, ma non ho solo dimenticato di prenderla lunedì sera: ho anche dimenticato di controllare di averla presa martedì mattina, come faccio sempre.

Niente di grave: ci sono chiare e semplici indicazioni da seguire, se la dimentichi. Non è che concepisci il minuto dopo averla dimenticata, magari anche senza fare sesso. Però la cosa mi terrorizza. Se capita anche a me quello che molte donne raccontano, e cioé che a un certo punto invece di avere la smania per uno, per gli stivali o per un film o per qualche bella dormita o per una vacanza selvaggia, ti viene la smania di produrre un cucciolo scagazzante, non sono in grado di gestire la cosa. Penso al mio livello medio di voglia di qualcosa e di amore e di passione e di bisogno e di coinvolgimento per qualunque cazzata, la applico a un bambino moltiplicata per il fattore Ormone, e lo vedo dallo psicanalista a 9 anni, serial killer a 12, matricida a 15, affiliato alla Yakuza a 18.

E il mio ginecologo, quando entro per il tagliando annuale, mi fa "tictactictac" e ride, il bastardo produttore di spermatozoi.

The Economics of Spam

Lo stato attuale del business dello Spam: come e perché funziona, quanto rende. Un interessante studio in PDf di Andrew Leung (via /.)

18 novembre 2003

Da CitizenX a Jmeeting

L'anno scorso mi capitò di scrivere da qualche parte, forse era su Dude, di CitizenX, che era la prima piattaforma di chat video su Web che vedevo. Lo scorso marzo CitizenX ha chiuso, e l'epitaffio sta tristemente in quella frase in home page che recita "Eventually, funding was the part of the experiment that failed".

Altri ci hanno provato e sono falliti, mentre la videochat in peer to peer attraverso instant messenger abilitati (Yahoo Messenger, peresempio) continua a prosperare. Forse (ipotizzo) per questione di costi: nel peer to peer la banda è condivisa e non accentrata, il server deve gestire solo i dati degli account.

Più o meno nello stesso periodo in cui CitizenX chiudeva, e forse non è un caso, nasceva Jmeeting.com, con la stessa missione: fornire una piattaforma web di chat video gratuita e libera.
Jmeeting ha ha oltre 81000 iscritti (anche se sono solo qualche centinaio a collegarsi ogni giorno) e fa notevoli sforzi per essere cross-platform: basata su tecnologie Java e server + software Unix e Linux, cerca di essere almeno virtualmente compatibile con tutti i computer del mondo. La chat sembra girare su irc, quindi ipotizzo che anche qui le risorse siano condivise. Per la gestione della banda necessaria al video non saprei dire come funziona, non sono un tennico e il sito non spiega nulla.

Non so dire se Jmeeting farà la fine di CitizenX e la chat video continuerà a essere patrimonio dei messenger, ma sono abbastanza convinto che la videochat non sia nata morta come molte altre tecnologie che si sono affacciate su Internet. In fondo mi sembra rispondere a un bisogno reale nella popolazione internauta, fosse pure per questioni di puro carattere sessuale (ma non credo che stia tutto lì, anche se a giudicare da Jmeeting sembrerebbe a prima vista essere la modalità di relazione preponderante).

Curioso il fatto che gli italiani, nonostante la scarsa diffusione della connessione in patria, siano la terza comunità nazionale su Jmeeting dopo statunitensi e olandesi. Fossi un Angel ci farei un pensierino.
Certo è che i soldi che Fastweb ha investito per creare il fallimentare Areariservata.tv (.tv, nientemeno: una classe di domini che è tutta un programma) sarebbero stati meglio impiegati a ospitare Jmeeting.com sulla rete interna, magari facendole da mirror italiano.

Numeri che mentono

Il sempre interessante ClickZ va giù pesante in questo Lies, Damned Lies, and IAB Statistics sul noto problema dei numeri ballerini del mercato dei banner. In attesa di indicatori chiari e univoci, per non distruggere definitivamente il mercato.

Velocità effettive

Per chi fosse indeciso se fare l'abbonamento a Fastweb o meno: il numerino che si vede è in KB (byte, non bit) per secondo, ed è l'effettivo transfer rate all'interno della rete su fibra ottica, quindi raggiungibile in peer-to-peer con un normale contratto per privati.

Muti alla meta

Mi è piaciuto Dogville. Mi è piaciuto Kill Bill vol I. Mi è piaciuto Cantando dietro i Paraventi. Mi è piaciuto Matrix Revolutions. Mi è piaciuto (più di tutti) Zatoichi. O sono di bocca buona, o ho imparato a scegliere i film.
Mi piace poi anche zittialcinema, soprattutto quando MarquanD si incazza, quindi riporto qui un suo post che sottoscrivo in pieno, facendo una piccola ma indispensabile elisione:

"Atto I

Dove marquant si diverte a stilare un piccolo catalogo di certi abitanti di Blogville.

Quelli che quando parlano seriamente non gli puoi rispondere scherzando perché ti dicono che te la sei presa.
Quelli che se esprimi un’opinione del tutto personale, senza con ciò voler fare del catechismo a nessuno, ti dicono che stai solo giocando a scatenare delle reazioni.
Quelli che non la pensano come te quindi la devi pensare come loro.
Quelli che l’ironia è uguale per tutti.
Quelli che il Cinema con la C maiuscola e tutti gli altri giù per terra.
Quelli che c’hanno le opinioni forti sulle cose e su se stessi. Ma non si firmano mai.
Quelli che leggono solo i grassetti.
Quelli che arrivano, leggono "Cinema" nel titolo del blog e pensano di aver trovato la versione gratuita di Ciak. o, peggio, di Duel."

17 novembre 2003

404

La mia pagina 404 preferita.
Se sei giù, oltre a strapparti un sorriso ti restituisce anche un po' di autostima (se sei disposto a far finta di credere a un javascript, naturalmente).

Impossibile non quotare b.georg su FalsoIdillio:
"Da tre giorni non compro giornali e non guardo la tv. Non perché non mi interessino le cose accadute, ma perché mi interessano le cose accadute".
Da taglinare istantaneamente.

Il sondaggio di Repubblica sulla bandiera

Fare e farsi domande come quale bandiera può rappresentare meglio i sentimenti di cordoglio e di dolore dell'Italia per la strage di Nassiriya? è la miglior descrizione di quanto siamo confusi, impreparati e ignoranti: il 51% pensa che sia il caso di usare la bandiera della pace, il 42% il tricolore.

Mai come adesso sono felice di sentirmi ingenuamente pacifista, pacifista in modo infantile, ignorante, elementare, pacifista davvero senza se e senza ma, io non voglio e non ho bisogno di sapere, capire, conoscere per dire NO a qualunque intervento armato. Io non volevo soldati italiani in guerra Iraq, e ho espresso il mio no in tutti i modi a mia disposizione: mettere la bandiera della pace su quei morti è un insulto per chi - come me e tanti altri - pensa che non si vada a far la pace armati, non invitati, come missionari laici che si impongono a una popolazione per "il loro bene", senza conoscerne la lingua, la cultura, le necessità, le difficoltà, i bisogni, i desideri, le aspirazioni. Posso esser convinta di molta buona fede dei soldati italiani a Nassirya, vivi e morti: che siano loro i primi a capire che, a pensare di essere lì in pace, noi veniamo presi per il culo, loro vengono messi in serio pericolo.

Help, pinguini

Ho voglia di passare a Evolution, ma qualcuno mi sa dire come faccio a importare le cartelle di mail di Mozilla in Evolution?
E' cosa mai tentata da essere umano?

14 novembre 2003

"Avanti il prossimo"
"Padre, mi perdoni perché ho peccato"
"Prima spara, poi si vedrà"
("Azz, ne ho beccato uno tosto")
"Allora, che hai fatto, figliolo? Forza che non ho tutto il giorno"
"Maionese. Il vasetto era lì che mi guardava, non ho resistito. Ma sono pentito, padre. Mi vergogno molto"
"Kraft Legeresse?"
"Calvé"
"Calvé Light o normale?"
"Temo normale, padre. Ma le giuro che la light non l'avevano"
"L'hai mangiata?"
"..."
"Forza figliolo, ricorda che il Signore ti guarda"
"Solo un pochino. Ci ho, diciamo, intinto un grissino"
"Quante volte?"
"Due volte. Tre. Diciamo tre e mezza"
"Grissino bianco o integrale?"
"Bianco"
"Tre volte con grissino bianco è peccato mortale. Vai e affronta il giudizio del Signore. Subito"
"Come subito?"
BLAM!

define:google

questa nuova ficia di Google me l'ero persa.
:-)
:-)

Ok, giusto perché è venerdì pomeriggio:
http://dribbleglass.com/images/billboards/spam.jpg
http://dribbleglass.com/images/billboards/dude.jpg
http://dribbleglass.com/images/billboards/pms.jpg
http://dribbleglass.com/subpages/billboards3c.htm
(archivio)

Libera Scuola in Stato Laico

Mentre qui infuriano le polemichine noiosine e ipocritine su crocifisso sì crocifisso no, gli americani si dimostrano come sempre più pragmatici e laici di noi. Con il Natale in arrivo le scuole di New York hanno deciso per un taglio decisamente razionalista-scientifico: consentiti simboli e immagini religiose solo se rappresentanti eventi di carattere secolare.
Il che significa ok a menorah e simboli islamici, no alle rappresentazioni della natività, in quanto "storicamente non corrette".
Sarà anche una posizione un po' ingenua, ma mi sembra comunque preferibile a quella - per fare un esempio a caso - di un paese in cui i bambini vengono educati con la forza a un solo credo, e si trovano maggiorenni a credere ancora al bue e all'asinello, a inferno e paradiso, e alla verginità prima del matrimonio come valore.

Morire sul lavoro

Non ho da dire niente di intelligente sui morti italiani in Iraq, e quindi farei meglio a stare zitta. Mi addolora però la mia assoluta mancanza di dolore: mi sento anestetizzata e abituata alla morte, soprattutto se così mediatica. E' dai tempi di Alfredino nel pozzo (avevo tipo 11 anni) che il dolore pubblicizzato ed esternato e commentato non mi sembra più così importante; per ritrovare un po' di empatia e di umanità mi aiuta pensare ai morti di Nassirya come caduti sul lavoro. Di loro, in genere, non parla mai nessuno: è per questo che, priva dell'anestesia delle interviste ai parenti e vespa e condoglianze di Bush, mi sembra importante ricordare che ogni giorno, in Italia, quattro persone in media non tornano a casa dal cantiere, dalla fabbrica, stavolta dalla guerra. Morti inutili, morti evitabili, morti da rispettare, sempre.

13 novembre 2003

I consigli per gli acquisti di Mondadori

Ricevo dal "Club Mondadori" una mail intitolata "Siete alla ricerca di nuove sensazioni nella vostra vita affettiva?" che mi informa sull'ormai mitica Pleasure Crème.
Non è spam: mi sono iscritta io. Il punto è che non capisco perché mi danno del VOI, o forse pensano che la mail la leggiamo io e il mio "LUI" insieme?
E Mondadori è abbastanza autorevole per farmi credere che questo miscuglio di ginseng siberiano, yam selvatico, trigliceridi dell'acido caprico etc possa "migliorare la qualità di vita delle donne, regalando loro una migliore intesa con il proprio partner?" O non è che, viceversa, Mondadori si sputtana definitivamente, a cercare di spacciarmi la pleasure creme? Che almeno me ne mandi un campioncino, così poi la recensisco con cura :)

Amico

"Meglio non commentare, eh"? Ridacchia mentre gli porgo il mio montgomery rosso a fianco della borsa da palestra rossa, vicino alla borsa rossa in cui si intravede un portafogli rosso. Da quando ha steso ad asciugare la mia maglietta (rossa) con sopra scritto "Io non ho votato Berlusconi" in quattro lingue, ha deciso che sono da sfottere senza pietà.

"Ci vuole coraggio, eh, a mettersi una maglietta così brutta"
"Si asciughi i capelli, che se prende il raffreddore poi se la prende con Berlusconi"
"E' inutile che si impegna tanto per tirarlo giù, che quelli si tirano giù da soli"
"Che ci fa qui a quest'ora? Berlusconi l'ha fatta licenziare?"
"Allenamento breve, oggi, va a fare jogging a qualche manifestazione?"

Mi rendo conto che una delle poche persone in grado di farmi sorridere in questo periodo orrendo è uno dei quattro signori del guardaroba della palestra dove vado (VicoCenisio, che siano benedetti per il guardaroba). Mi viene voglia di tingermi i capelli (di rosso) solo per vedere che effetto gli fa.
Gli altri tre, una è Tessy, orientale, che non parla italiano e vuole chiacchierare con te in uno strano inglese mentre tu ti svesti, ti rivesti, ti spalmi di crema e ti asciughi i capelli; vive dove abitava prima il Vanz e mi tiene informata della vita del condominio, come se ci avessi abitato io.
L'altro è credo russo, ti dice sempre "un momento" come se tu lo stessi afferrando per il bavero pretendendo immediatamente la tua cazzo di borsa. Credo che sappia dire solo "un momento", in italiano. L'ultima è una signora stanca e sorridente che legge sempre libri meravigliosi, a Natale gliene regalerò uno.

Se il guardaroba non fosse in un sotterraneo, è un lavoro che farei volentieri.

Esteta

Guardare le mie Walsh mi appaga e rilassa sempre. Sono saettanti, comode, eleganti anche adesso che sono davvero molto sporche. La bellezza è la cura. Milano un effetto collaterale. Scarpe da ginnastica come surrogati del mare pugliese, della generosità estetica olandese, del tramonto che inargenta i pini dietro il prato mentre bevo una birra in campagna. Sto messa male.

Torna Wallace (Era Ora)

Non vediamo l'ora. Quasi quasi lo prendo in originale, col risultato, leggendolo, di sentirmi ancora più stupido.
Che effettivamente Wallace è il tipo di scrittore che mi dà l'esatta dimensione della mia stupidità rispetto a un'intelligenza di diverse misure più vasta. Perdipiù, un'intelligenza che sa scrivere davvero. E' quasi umiliante, leggere Wallace.

Bombardare per il commercio senza regole

Fa piacere verificare che la lucidità di Naomi Klein, intervistata sull'Iraq da Guerrilla News Network, non si annacqua col tempo. Klein sottolinea come il vero scopo della guerra per l'economia occidentale sia stato esplicitamente svelato dalla stampa specializzata, che da subito ha definito l'Iraq come "a wishlist for foreign investors", "a capitalist dream" o "a pot of honey that's attracting a lot of flies". La Liberazione dell'Iraq secondo una pura ottica di conquista: bombardare per creare una free trade zone.

Alcuni estratti:

"I believe that the goal of this war was to bomb, into being, a new free trade zone."

"Capitalism functions like a drug addict. The drug is growth. It needs growth to survive. It needs growth to expand."

"They actually can't achieve this wish-list this capitalist dream at home because democracy gets in the way".

"What is happening is (the US behavior in) Iraq can be seen as an act of desperation and not of swaggering power, although it is an extraordinarily lethal, dangerous form of desperation".

12 novembre 2003

Cercate un posto caldo, illuminato bene?

Bene: il nostro ufficio non fa per voi. D'estate è assai fresco, d'inverno un pelo troppo (ma magari, con il calore umano :) L'illuminazione è da ufficio, infatti io e il Vanz abbiamo staccato le lampade e ci siamo comprati altro all'Ikea, meno 626, ma molto più calde e accoglienti. Insomma, cerchiamo coinquilini, meglio se free lance o comunque non del tutto inquadrati, ma solo per cercare di essere il più affini possibile umanamente e professionalmente.
Daimon, la nostra società, lavora in un grande open space in Bovisa, strano quartiere milanese ignoto a chi non ci vive, non ci lavora o non ci studia. Sette minuti di treno da Cadorna, dodici da Porta Venezia, comodo con la 92, il 3 e l'82. Simpatica trattoria vicina, ottimo caffé da Todo Modo, ma anche (all'americana) in ufficio. Collegamento Fastweb fibra ottica fino a 10 postazioni, centralino, già arredato, un ufficio per due chiuso, le altre postazioni in open space.
Ci piacerebbe dividere le spese, ma anche avere compagnia e magari creare una piccola comunità di individualisti che lavorano insieme su web o nel mondo della comunicazione. Non abbiamo paura di vivere con dei concorrenti, anzi :)

Bravi ma un Pochino Lenti

Secondo questo pezzo su C|Net, l'anno prossimo Microsoft distribuirà una patch per XP che integrerà il blocco dei pop-up in Internet Explorer. Nientemeno. Un vero technological breakthrough.

Anche per Microsoft il pop-up diventa quindi una cosa molesta e da evitare, con qualche anno di ritardo su Mozilla, Firebird, Opera, la Google Toolbar e la maggior parte degli essere senzienti sul pianeta.
Ora aspettiamo fiduciosi che ci arrivino anche i portali italiani. E' una bella gara, non c'è che dire: appassionante come guardare le corse in sedia a rotelle nelle corsie d'ospedale.

Viene da chiedersi se entro il 2010 Microsoft ce la farà a copiare anche la navigazione a tab di Mozilla e Firebird (anche Opera?), oppure se gli utenti di IE dovranno restare a navigare in una sola finestrina, tristi e monchi.

Ah, e ho deciso: per quanto mi riguarda, affermare di preferire IE a Mozilla (o Firebird, Opera ecc.) non è un diritto legittimo garantito dalla Costituzione, ma un chiaro indice di nerdismo. Qualcuno sa di chi sto parlando :-P

11 novembre 2003

Idee regalizie

Un bel regalo di Natale per i clienti: un'analisi dei loro siti basata su questo Ten Most Violated Homepage Design Guidelines (Jakob Nielsen's Alertbox).

Lapidario

Il mio psi: "quelli che non gli è piaciuto Matrix Revolutions, sono da pillola blu".

10 novembre 2003

Dogville (spoiler)

[prologo]
Dogville inizia lento e pesante come la carne del raduno di sabato (burp! burp! BURP!): rimani solo per non dare soddisfazione a quel cretino di Lars, che ci prova sempre. Sei in prima fila. Il pranzo ti torna su. La noia ti massacra, ma non vuoi dargli soddisfazione, eccheccazzo. La macchina da presa ondeggia, e la gestisci. La macchina da presa sventaglia qua e la' come se l'operatore stesse salutando un amico con l'obiettivo. Non la reggi. Ti alzi e ti siedi per terra, più lontana dallo schermo. Lars inquadra Dogville come in un videogioco in soggettiva ma visto dall'alto, i personaggi si muovono velocissimi mentre le giornate di Grace diventano sempre piu' affannose. Cedi. Corri in bagno. Il bagno e' lontano. Vomiti il pranzo con la porta aperta, pensando a Chuck Palahniuk a cena con Lars Von Trier che si tirano su quanti ne hanno fatti vomitare, svenire, schifare, uscire, chiudere gli occhi. Aver pensato a Palahiuk ti regala una breve ma intensa fantasia erotica sui possibili incontri nei bagni dei cinema, dopo aver vomitato.
Torno in sala. Mi risiedo per terra. Vincero' io.

[primo atto: in cui si parla difficile]
Nel suo sempre interessante percorso di risveglio violento dello spettatore, Von Trier non solo annulla la scenografia affidandogli il compito di visualizzare questo paesino sulle Montagne Rocciose, ma inverte il tipico processo di significazione sequenziale: e' nei titoli di coda che troviamo il codice per leggere e capire il film.

[secondo atto: in cui si spiega]
Esattamente come le informazioni nascoste nell'incipit danno a chi sa guardare la chiave di lettura di molte storie, le foto + pezzo musicale che chiudono il film tolgono i dubbi residui: e' proprio degli USA che parla il regista danese, la terra famosa per dare accoglienza ai diseredati di tutto il mondo, la terra dove approdano donne di nome Grace (o Rose), pronte a dare cio' che serve per essere accettate, sperando di ricevere in cambio amore, protezione, liberta', una casa. Il sogno americano. Ma chi e' Grace? Chi viene da fuori e' sempre e solo gentile, disponibili, pronto ad amare e a perdonare? No: siamo in un film di un danese sclerato e possiamo letteralmente parlare di grazia (colpo di).

[terzo atto: in cui la recensione finisce]
La frase finale, quella sulla domanda tanto acuta da, vale il film. Amerei un remake dell'intera trilogia di Matrix girata come The Kingdom. Hanno sbagliato a tagliarlo: dovevano tagliare ancora.

Dialoghi coi clienti

"Cosa devo fare, una foto più lunga, una scritta più breve, spostare le foto?"
"Esatto!!"

07 novembre 2003

Vendere Musica Online non Rende

In questo interessante pezzullo sulla vendita di musica online su the Register, Steve Jobs ammette che i soldi vanno tutti alla RIAA e Apple non sta guadagnando una lira dall'Tunes Music Store (ma, dice anche, noi vendiamo gli iPod: come farà Napster che i lettori non li produce?).

Interessante anche il discorso sul compulsory licensing per ripagare gli artisti dei brani scaricati:

"We love to share and enjoy our common culture, but we want the artists to be rewarded, too. (...)
A global consensus is coalescing around the idea of something called "compulsory licensing". This can take many forms, but if you want it simple, it means a cent on your income tax, or your blank CD purchases.(...)
A flat tax is simply the easiest way of getting rid of the problem: we all get to swap music, and all the artists get paid"

Mi pare che pagare gli artisti con le tasse sia un modo molto democratico, quasi socialista oserei, di remunerare l'arte.
E la meritocrazia sarebbe salvaguardata: vieni pagato in base a quanti pezzi ti scaricano, immagino. Non è male.

GNUsletter Filmagenda

< spudorata autopromozione >
Hey! Ma tu sei iscritto alla GNUsletter di Filmagenda?
Quella che ti arriva al venerdì mattina con tutti i film in TV della settimana successiva e quelli che escono in sala e a noleggio?
Quella che ti consiglia quali film vedere e quali sono imperdibili da registrare?
Quella che ti puoi stampare e tenere vicino al divano e programmare le tue visioni e registrazioni in modo da non avere mai più una sera senza niente da vedere?
Quella che ti consente di non perdere mai più un bel film in TV in vita tua?

Se vuoi capire di che si tratta esattamente, ne trovi un esempio qui.
Se vuoi registrarti (è velocissimo) puoi farlo qui.
Non costa niente e non fa ingrassare, anzi ti farà diventare ricco e bello.
< /spudorata autopromozione >

Bella città

Apprendo dal verbale della riunione di condominio che una società specializzata ci darà 134.729 euro per posizionare un enorme cartello pubblicitario sulla facciata per quattro mesi. Con quei soldi, ci rifacciamo tetto e facciata. E mi sta bene.
Poi però penso che sito meraviglioso potrei fare, con 134.729 euro: ci sta dentro anche la gestione per due anni con aggiornamenti pluriquotidiani. Non vedo l'ora di scoprire l'inserzionista, ma mi fa già male sapere che un cartellone gigante in Corso Como per quattro mesi è considerato degno di un simile investimento, mentre per la comunicazione via Internet ci arrabattiamo con quattro lire per progetti di ben altro respiro.

La fabbrica dei polli

Con il vestitino bello, la stessa pasta (patatina-salsa-formaggio-etc) costa di più: magari sullo stesso scaffale al supermercato troviamo l'identico prodotto proposto in modi e soprattutto a prezzi diversi. Un dirigente Esselunga spiega che "diverse aziende leader pongono come condizione contrattuale di non apparire sull'etichetta, per non far conoscere al cliente l'esistenza di seconde linee". D cita anche l'organizzazione dei consumatori francesi Que Choisir, che ha scoperto come centinaia di prodotti facciano capo sostanzialmente alle stesse linee produttive (cita gli yogurt, i cereali, il Camembert; in Italia, le patatine, la maionese, il ketchup).
La fonte è l'ultimo D di Repubblica: la notizia non è nuova, quello che è cambiato è che un decreto legislativo peggiora le cose, negando al consumatore attento la possibilità di verificare chi produce i prodotti dei supermercati. E' il decreto del 23 giugno 2003 n.181, approvato il 21 luglio scorso: consente "agli alimenti con il marchio del supermercato di non indicare la ragione sociale del produttore". Consente, non è che impedisce: vediamo chi farà il bravo.

06 novembre 2003

Bolognesi?

I Maestrini si materializzerranno a Bologna sabato, per il raduno di it.arti.cinema. Eventuali interessati a un tè, un aperitivo, un qualsivogliacosa nel pomeriggio, manifestarsi. Ma magari anche no :P

Un Altro in Meno

Rimbalzo dal manteblog questo "Pianto Greco di Un Produttore di Dialer che Fallisce" (circa 2003 D.C.).

05 novembre 2003

MA ALLORA DITELO

Quando esce l'omino con "smile, sei su candid camera"? Io da oggi cambio lavoro.

Missione compiuta

Acquistato sia piumino corto nero lucido very stylish (boule de neige) sia stivali aggressivi ma comodi (Zinco). Mamma ipergenerosa, anche se persiste nella perniciosa abitudine di ricordare solo aneddoti imbarazzanti del mio passato, e ricordarmeli ogni volta che ci vediamo. I genitori partono stasera, il sito monstre a cui sto lavorando dovrebbe andare online tra oggi e domani, diciamo che da sabato, finite quelle 6/700 cose rimandate, torno presente a me stessa.

USA Today sancisce il definitivo successo della dieta a basso tenore di carboidrati complessi: "Low-carb 'lifestyle' goes mainstream". E noi più stiamo in Zona più siamo convinti che Barry Sears dovrebbe beccarsi il Nobel per la medicina per averci così sensibilmente migliorato la qualità della vita.

California Burning

04 novembre 2003

BizTech + TechBiz

News della settimana sul versante IT, ovvero BizTech + TechBiz:
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1. L'Investimento nelle tecnologie (computers e software) è in forte ripresa per la prima volta dal 2000: NYTimes, oppure qui se non hai la registrazione
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2. il Wi-Fi Cresce più in fretta in Europa che negli States (trad: cresce in frettissima): Infosyncworld
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3. invece di quotarsi in Borsa, Google starebbe considerando (ma magari anche no) una proposta di acquisizione da parte di Microsoft: NYTimes - registrescion required
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4. sia Microsoft che Dell seguono Apple nella corsa al player MP3 portatile: Microsoft / Dell
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5. il Nuovo Napster e cosa ne pensa Wired

Maestrina alloopata

Sono sotto consegna, sotto genitori e soprattutto profondamente indecisa tra l'accoppiata piumino cheap+stivali fighi o piumino fico. Paga la mamma, che contribuisce al mio disordine interiore con domande tipo "E Luca [ndr: il Vanz], che dice?".

Luca, che dici?

"Something big is emerging here"

"TV? Naah, it doesn't really interest me that much"
Negli Stati Uniti stanno assistendo a un calo senza precedenti degli ascolti televisivi, soprattutto tra gli spettatori maschi nelle fasce 18-24 e 24-30 (-20% circa). Secondo Michael S. Malone di ABC News, la responsabilità di questa fuga sarebbe da attribuire ai giochi multiplayer online. La teoria quindi è che un'attività sociale (il gaming online) non solo sarebbe in grado di, ma starebbe effettivamente prendendo il posto dell'onanismo televisivo. Il pezzo dà una discreta overview del fenomeno multiplayer online, che alla fine rivela dinamiche molto simili a quelle di qualunque altra community online.

03 novembre 2003

Idrogeno

Quel giocoliere di relazioni noto anche come Benzina mi dà il tormento perché ho osato lodare in evento pubblico (Webbit) le virtù a scopo di marketing di Superfighetto, senza avvisare l'audiens dei possibili effetti collaterali in materia di intelligenza collettiva e buon gusto individuale. Mi appello al 666simo emendamento e al santo patrono del marketing perché mi venga riconosciuto il diritto di distinguere cosa è bello per me e cosa è valido per i miei clienti, rivendicando contemporaneamente il diritto a un duello alla pari, non uno sfuggente sfottò via commenti. Honey, a te non piace il sito, o non sei d'accordo che funzioni da un punto di vista di marketing?

NB: :-)

Esselunga, Addio

Non per fare per forza il bastian contrario rispetto al (che all'esselunga - io lo so - ci va per cuccare e si mette apposta la maglietta sperando di essere riconosciuto), ma io cambio supermercato e all'esselunga non ci vado più.

Prima di tutto perché l'Unes me l'han costruito vicino a casa, poi perché c'è meno gente, ma anche e soprattutto perché formaggi, salumi, verdura e pesce sono di qualità nettamente superiore rispetto a esselunga. Persino il GS ultimamente mi tratta meglio, sia a prezzi che alle tanto sbandierate "qualità e cortesia". E poi esselunga dopo le 17:30 e nel weekend è una bolgia infernale.

La domanda ora è: quanto ci metterà il sig. Caprotti a capire che alzando i prezzi e abbassando la qualità (è solo la mia percezione?) la clientela si scioglie come neve al sole, soprattutto se ha alternative equidistanti?

Tecnofollie

Il bancomat della mia banca, qui in Bovisa, se gli chiedo un saldo fa una query attraverso Internet Explorer su un server Apache situato chissà dove. Se però il server è giù e risponde con la sua bella schermatina di errore, per qualche (credo imperscrutabile) ragione, su Internet Explorer si produce un errore javascript che freeza il sistema operativo e mi trattiene la tessera.
Il risultato è una simpatica videata con errore Apache + errore IE che se riesco domani fotografo. Il peggio di due mondi.

Dude, Where's My Country?

Democracy Now! pubblica una lunga intervista a Michael Moore che parla di Stupid White men, del nuovo "Dude, Where's My country?", dell'11 settembre e molto altro (in inglese, of course)

02 novembre 2003

Matrix Revolutions according to the Vanz

come da subject, la rece su Filmagenda.

Bley, Swallow, Drummond, Sheppard live at Manzoni Theatre, Milan

Già addolorati per aver perso la data di John Zorn Masada un paio di settimane fa, l'aperitivo in Jazz con Carla Bley & the Lost Chords non ce lo siamo lasciato scappare, e ne stravaleva la pena.
In un teatro Manzoni che gronda icone e simboli della trinità Finivest-Mediaset-Forzitalia dove due cassiere per strappare un biglietto e una trentina di attendenti in divisa sono la soluzione al mitico milione di posti di lavoro, la sacerdotessa del Jazz e i suoi impeccabili compari (Andy Sheppard, Steve Swallow e Billy Drummond) hanno messo in piedi un set di gran valore, quasi intimidente nella sua impeccabilità tecnico-stilistica. E se questo vuole anche dire poco cuore in cambio di moltissima professionalità, chi siamo noi per lamentarcene?

Tre wasp più un nero con le percussioni nel nome che sembrano usciti da una vernice del MOMA (la Bley sembra un Andy Warhol alto e nordico scivolato seza il minimo sforzo in un tailleur di gran firma), un jazz colto ma non eccessivamente intellettuale, una performance talmente levigata da lasciare allibiti.

Ma la vera sorpresa per me è stato vedere finalmente Steve Swallow, un anziano signore dal capello color bianco distinto che arpiona il suo basso elettrico con vecchie mani noccute più agili di quelle di un croupier di las vegas, e interpreta ogni più lieve sfumatura dei tanti pianissimi scritti dalla Bley con spaventoso impatto emotivo. Uno zio che vorresti andare a trovare nel suo brownstone dell'upper west side e ascoltarlo per ore parlare di Stravinski e Mingus. Lassù al top insieme a Ron Carter, Charlie Haden e pochi altri.
(foto di Mark Wohlrab)

Si può ancora contare su Wired

Grande articolo sui blog in generale e sui blog corporate in particolare: Blogging Goes Corporate.

Puff

A volte, vorrei semplicemente scomparire ed essere istantaneamente dimenticata da tutti quelli che mi conoscono. Lo so che sembra un pensiero depresso, ma a me sembra soprattutto una bellissima soluzione.

01 novembre 2003

Anteprima: The Matrix Revolutions

"Vorrei avere una spiegazione lampante, ma non ce l'ho", dice l'oracolo a Neo, ed è vero per tutto, e per tutto il film. Non nel senso che la trilogia non si conclude, tutt'altro: ogni cosa torna al suo posto e su se stessa, come in un nastro di Moebius. Una spiegazione lampante non c'è, perché non c'è: mai. La mancanza di certezze umane disorienta macchine e software più dei sentimenti che spingono all'azione questi strani esseri che hanno "un inizio e una fine", anche se è ormai evidente che anche loro - hardware e software - hanno una loro consapevolezza.
I Wachacoski osano, si divertono insieme al loro pubblico, spiegano e convincono: non rinunciano alla filosofia, ma riescono di nuovo a intrecciarla all'azione come nel primo episodio. E azione ce n'è, tanta, bella e originale, fatta meno di combattimenti corpo a corpo e più di pistole, astronavi, muletti e granate. La pesantezza delle armi di Zion, mentre Neo vola: fatevi un regalo, andate a vedere questo film con la mente completamente libera da pregiudizi e aspettative.