I link dei maestrini su del.icio.us (tieni il puntatore sul link e compare la spiega)

30 settembre 2003

Chuck!

Domani alle 19 alla Feltrinelli di Piazza Piemonte a Milano, Chuck Palahniuk presenta il suo utlimo (per l'Italia) romanzo Ninna Nanna.
MAnz & Vafe saranno religiosamente presenti in prima fila per fare foto, prostrarsi davanti a uno dei loro autori viventi preferiti, elemosinare un autografo, baciargli l'anello eccetera. Forse mafe si esibirà in profferte sessuali visto che è pure un bel ragazzotto.
Chi vuole esserci, ci sia. Noi il Palahniuk lo consigliamo senza remora alcuna. Ecco qui per farsi un'idea del personaggio.

PietroTaglietti, benvenuto

Ci sono amici fraterni che frequenti poco, molto meno di prima, e che già lo vedevi poco, Angelo, poi si sposa con una che non ti vuole neanche sentire nominare e ieri sera alle 22:50 nasce Pietro, il figlio di questo prof. di chimica, una splendida via di mezzo tra Al Pacino da giovane e Noel Gallagher e di Donata, che avrà saputo di quel Milano-Rimini in macchina quattro anni fa in cui mi sono spinta a contorsionismi retorici di cui mi vergogno per garantire ad Angelo che, se mi sposavo io (il mese dopo), sì, poteva sposarsi anche lui.
Insomma, come al solito faccio fumo di parole per nascondere l'emozione, che già è stato bello diventare amica anche di Donata, ma un figlio, oddio, un essere vivente che è una via di mezzo di quei due? E il gatto Carlito che dirà? E poi ovviamente paura, la paura che Angelo mi restituisca il favore e mi dica "se posso farlo io un figlio puoi anche tu".

Non saprei cosa rispondergli, però sono tanto contenta che i miei uomini preferiti al mondo lascino tracce viventi del loro passaggio terrestre. Pietro, in futuro, se tuo padre ti scassa il cazzo, vieni da me che sapremo come ricattarlo :)

Il Governo che Sommava Mele e Pere

Uno dei miracolosi effetti dell'assetto allegramente partigiano che ha preso l'informazione in Italia (e non da ieri) è che può capitarti la sera prima di vedere il Direttore Generale in TV che sulle pensioni ti racconta le stesse balle che ti hanno raccontato tutti gli altri governi finora, e il mattino dopo imbatterti in una news ADNKronos nella quale il sottosegretario al Welfare - della stessa squadra del Direttore Generale - spiega candidamente che non è vero: che l'impatto del sistema previdenziale è gonfiato ad arte, che quelle cifre enormi risultano perché il governo somma mele e pere, cioè previdenza (a carico dei lavoratori dipendenti) e assistenza (a carico di tutti i contribuenti). E nessun telegiornale o quotidiano ti ha mai spiegato che il peso dell'apparato assistenziale lo stanno portando le persone sbagliate. Che guarda caso sono sempre le stesse.

Iene






29 settembre 2003

No, Ridley, no

Il genio della Truffa
Sono uscita chiedendomi perché, sveglia solo per il lavoro enigmistico della visione in lingua originale, annoiata a morte da una storia nata svelata, appesantita da tic senza spessore tesi più alla gag che alla diegesi.

Escursione nella commedia che tale non è, anzi, prova muscolare d'attore, malinconie di un crimine che si ripiega su se stesso. Ridley, un passo falso. Tu sei uno da retoriche eccelse e cialtronate galattiche, pliz, lascia perdere questa brodaglia scongelata da minimo comun denominatore del mainstream che vuole significare Qualcosa.

Epitaffi

Ma se il Silvio vuole passare alla storia, invece di potenziali disastri come il pontesullostrettodimessina, perché non si dedica alla promozione di una rete di distribuzione di micro centrali elettriche a idrogeno? Quando un albero cade su una rete elettrica, fa rumore solo per i fan del nucleare?

Citazioni

Più si effettuano scelte personali, più si diventa oggettivi.
(Vivienne Westwood, via Amica)

26 settembre 2003

Nun Ce Lassà

Massaia chiude. E io sono triste :-(
Massaia ci regalava piccoli momenti miracolosi di vita quotidiana, che leggevo ogni giorno più affascinato che divertito. Ora, lo so che non ho il diritto di dire "Massaia, ritorna", ma almeno farci sapere dove vai a finire, lasciare un recapito in portineria, quello sì.



Black Eyed Peas

Ho idea che il concerto dell'autunno per quanto riguarda l'hip hop non sarà affatto il miliardario steroideo 50 cent, con quella scia di hype markettaro che si lascia dietro come fosse colonia scadente, ma quattro funkettari della sterminata periferia di Los Angeles che sanno un po' di De La Soul, un po' di Digable Planets, stanno imperversando sulle airwaves americane con un repertorio vario e decisamente brillante, e per me sono la rivelazione hip hop dell'anno.
E allora, visto anche che sono meno esosi del bue della scuderia di Eminem (si accontentano di quindici dollari), io i Black Eyed Peas Live ai Magazzini Generali quasi quasi me li andrei a vedere.
Bel concerto, garantisce - o almeno spera - il Vanz. Per chi poi fosse a budget ristretto, c'è persino il concorso per vincere i biglietti, costume finalmente arrivato anche in Italia, e non solo per le date di Baglioni.

Disgusti

Nulla è più volgare di negarsi a chi non ti cerca.

25 settembre 2003

Let Me Count the Ways...

In Nuova Zelanda Peter John Robinson scivola sul ghiaccio mentre sta portando da mangiare al gatto. Batte la testa sul pavimento di cemento e finisce svenuto a faccia in giù nella ciotola di plastica del gatto piena d'acqua, affogandovi.

In Iran un serpente scivola dagli artigli dell'aquila che l'ha catturato e cade dentro a un'auto che trasporta quattro passeggeri, mordendoli tutti. Due muoiono immediatamente.

A Mosca Anton Briezov cade nel recinto dei leoni cercando di recuperare un giocattolo caduto a suo figlio. Per mettersi in salvo salta nel fossato che circonda i leoni e, non sapendo nuotare, vi affoga.

A New Norfolk, Tasmania, Jenny Rider decide di uccidersi cospargendosi di benzina e dandosi fuoco, ma cambia improvvisamente idea e si tuffa in un lago per spegnere le fiamme. Batte la testa su una roccia sommersa e muore sul colpo.

A Losanna Hermann Roag cade dalla finestra della sua camera d'albergo all'ottavo piano, cavandosela con una caviglia rotta. Mentre l'ambulanza lo sta portando in ospedale, cade dal portellone posteriore e finisce sotto a un autobus.


Pensando alla tradizionale morte milanese, che sia per polveri sottili, per pallottola vagante, per coltellata solitaria o per 37 barrato, trovo che sia perlomeno inadeguata alla mia fantasia, un'offesa alla mia creatività.
(http://www.strange-deaths.info)

Il Nome della Rosa

Capita a tutti i raduni: ci sono persone che assomigliano al loro nick, e mai e poi mai potreste chiamarle con il loro nome (e li chiami a casa e dici cose tipo scusi c'è Holden?). Per altri vale il contrario, e per i blog la cosa è complicata assai, tra nome proprio, nick e nome del blog.

Per dire, per me Squonk è Squonk e Gonio è Gonio, e anche Jorma, ma Spiritum no, non è proprio un nome proprio, e a chiamare Lorenza Shangrila o Jacopo MarsilioBlack scappa da ridere.
Per me e per il Vanz avere un nome unico potrebbe essere una soluzione esistenziale, così la smettono di chiederci se siamo sposati (no: siamo uni), però "ehi tribook molla le patatine" suona male. Auro è Auro, Zu è Zu, BlackCat è Barbara a volte, gattona più spesso. Idillio e Confuso mi suonano bene, dire Marquand dà eleganza alla tavolata e chiamarlo zittialcinema non è il caso, così come non puoi chiamare uno gnueconomy o Wittgenstein, anche se son belle parole. Stendbai invece mi viene bene, ti assomiglia di più di Daniela.

Rose per tutti (e per gli eventuali dimenticati, un girasole :)

Giornata di buone notizie?

Amina Lawal è stata assolta: niente lapidazione grazie a una sentenza della Suprema Corte d'appello di Katsina, che non basa le sue decisioni sulla Sharia.

Brave persone

Mi dispiace perché perderanno il lavoro, ma è confortante sapere che ci sono 27 soldati davvero coraggiosi in Israele (che si aggiungono a quelli che hanno preferito la corte marziale a fare il loro "dovere" nei Territori).

Ieri sera

Non c'è un cazzo da dire: baciare e abbracciare parole che leggi da mesi è cosa assai bella, buona e giusta.

24 settembre 2003

:-(

Le Parlement européen approuve la brevetabilité des logiciels

STRASBOURG (Reuters) - Le parlement européen a approuvé mercredi le projet de directive très contesté sur la brevetabilité des inventions logicielles, après l'avoir amendé pour limiter son champ d'application aux "véritables inventions" ayant une portée technique.

Le texte, présenté en première lecture, a été approuvé par 364 voix, contre 153 et 33 abstentions.

Per chi è a Bologna

Domani Mattia Miani, cioè il futuro Presidente del Consiglio secondo me, presenta il suo libro "LA COMUNICAZIONE POLITICA IN INTERNET" con nientepopodiòeno che Sergio Cofferati, Patrizio Roversi e Roberto Grandi. Se il timidone me l'avesse detto sarei andata apposta :)

oh siii, Tribook, syndicami tutta

Abbiamo aggiustato il feed RSS, che adesso - blogger premettendo - sembra funzionare. Se vuoi essere sempre aggiornato (e avvisato) su quando c'è qualcosa di nuovo su Tribook, lo trovi qui da dare in pasto al tuo aggregatore preferito.
Se usi Firebird potresti voler provare l'RSS Reader Panel . O magari anche no.

Pippo?

Pippo, vieni stasera all'aperitivo bloggico? Per chi passa di qui e ancora non lo sa, siamo lì dalle sette in poi.

Paul Ginsborg a Milano

Settimana ricca di eventi: domani sera non mi perdo Paul Ginsborg alla Feltrinelli per niente al mondo. Se non dura molto, riesco ancora ad aggregarmi alla massa critica :)

Chat inappropriate

Leggo su Punto Informatico che MSN abolisce la chat: la motivazione principale è la lotta di Microsoft contro "l'utilizzo inappropriato di Internet". Troppo spam, molestie, casini: signora mia, le chat non sono più quelle di una volta. Poi però scopri che il provvedimento è valido solo per l'area EMEA (che comprende l'Italia), Asia e America Latina, cioè i paesi "poveri"; nei paesi ricchi, o meglio più abituati a pagare per i servizi Internet (Stati Uniti, Canada e Giappone) la chat ci sarà ancora, ma solo in abbonamento.
A questo punto diciamola tutta: gestire una chat è un casino e per farlo bene un portale deve sopportare dei costi notevoli. Non c'è niente di male, in fondo: ipocrita invece sostenere di farlo per il bene dei vulnerabili utenti.

Adesso su MSN c'è un bel pulsantone "Entra in chat" che porta a http://www.mymp3files.com/, una videochat con dialer. Il pulsantone non sembra pubblicitario: nessun segnale avverte che cliccando lì si esce da MSN. Nelle pagine della chat del portale, nessun avviso: per ora tutto sembra funzionare come al solito e in effetti l'elenco delle chat è un gran bel casino. Serve una brava community manager? :)

23 settembre 2003

Quiet-ophobics

"You turn up your music to hide the noise. Other people turn up their music to hide yours. You turn up yours again. Everyone buys a bigger stereo system. This is the arms race of sound. (...)
This isn't about quality. It's about volume.
This isn't about music. It's about winning."
(chuck palahniuk - lullaby)

Pensieri Oziosi

Chissà se il definitivo sdoganamento dell'Origine della Specie di Courbet significa che anche una raccolta come Vulvology non è più da considerarsi pornografia ma arte. Hobby? Collezionismo?

Coppie

L'unico modo per restare in coppia è continuare a sentirsi single.

Scivoloni

Sabato scorso sono caduta dallo step, ieri sono caduta dalla bici: due perdite di faccia in un mese mi stanno erodendo l'amor proprio.

Pubblico e privato

Ieri sono stata a una mostra molto interessante alla Triennale, "Quotidiano sostenibile. Scenari di vita urbana", curata da quel geniaccio tranquillo di Ezio Manzini, uno dei cento uomini che secondo me salveranno il mondo. Il mio interesse per le teorie positive di progettualità sociale per "salvare il mondo" è nato proprio alla Triennale nel 1990, grazie a una mostra sul riciclaggio: ne è uscita la mia tesi di laurea e una prospettiva illuminante anche per la vita di tutti i giorni, un buon reminder di come ogni catastrofe può essere vista anche come le soluzioni piacevoli per scongiurarla. Non è una mostra tradizionale, quella inaugurata ieri: con l'aiuto dello Studio Azzurro Manzini e Jegou, l'altro curatore, hanno visualizzato i risultati di 15 workshop e di sei percorsi alternativi per vivere le inevitabili megalopoli del futuro in modo sostenibile. Una prospettiva volutamente ingenua, come più volte sottolineato, e per questo fresca, plausibile, desiderabile.

Ingegneria sociale, o fantascienza, se preferite: quello che è interessante è che le soluzioni proposte rappresentano un miglioramento della nostra vita quotidiana, non un sacrificio o una privazione. Un passo avanti, e sognare è bello, senza però dimenticare che ogni evoluzione ha la sua zona d'ombra e che la maturità umana è sempre più lenta a crescere della tecnologia e dell'ingegneria.

Leggendo un paio di post di oggi, ho incrociato con violenza una delle zone d'ombra di una delle principali evoluzioni sociali dello scorso millennio, quale considero lo spostamento in pubblico del privato, la fine del pudore vittoriano, i 15 minuti di fama per chiunque, che con Internet magari diventano quindici anni. Dai panni sporchi rigorosamente lavati in privato al palcoscenico alla portata di tutti: poi però quando ci sali, sul palcoscenico, scopri che il nuovo ruolo presenta delle asperità non adatte a tutti gli esseri umani. Scopri che le persone pensano di conoscerti in base a un'idea mediata di te, non diretta; scopri che, nel momento in cui ti fanno delle domande, puoi finire in un tritatutto a prescindere dalla risposta; scopri che un gioco utile e sereno come un blog un po' serio un po' intimo, quando pubblico, regala al primo che ne ha voglia il "diritto" di farti a pezzi ugualmente in pubblico.

Quando sono stata criticata per il mio ruolo alla presentazione del libro della Pizia, ho sofferto, non per le poche critiche argomentate, ma perché sono stata acutamente consapevole di essere stata vista, discussa, spezzettata, non come una persona, ma come un ologramma unidimensionale che non ha importanza in quanto essere umano, ma solo per come si è "agito" in quella ora e mezza in cui l'hai osservato dibattersi parlando.

I palcoscenici fanno questo effetto, più spesso a chi li osserva che a chi li calca, che soprattutto nel caso mio, della Pizia o di Massimo continua ovviamente a sentirsi una persona qualunque, anche se ha pubblicato un libro, tiene un blog famoso o viene considerato particolarmente figo e brillante. Ecco, se devo immaginare un'evoluzione desiderabile, da aggiungere agli scenari di Manzini, penso a un mondo dove chi si "pubblica" non viene dato in pasto al pubblico, perché quest'ultimo ha la maturità e l'intelligenza necessaria per continuare a vederlo come un essere umano. Sarebbe un miglioramento per tutti, un sacrificio solo per quei pochi che, per godere, si nutrono del sangue altrui e confondono l'ironia con l'acidità.

22 settembre 2003

(lungo) DHOH - Disposable Heroes of Hipoprisy

Qualche tempo fa si discuteva col buon Pat Bateman (Batman per gli amici), che di hip hop se ne intende, se un tale brano di Beastie Boys fosse tra i 5 migliori pezzi rap di tutti i tempi.
Ora Beastie Boys per rappare hanno rappato alla grande, ma non li ho mai considerati adatti a rappresentare l'hip hop, che fino a poco fa per me era cultura prevalentemente nera (poi ti esce un Eminem e ti sputtana tutte le tue belle teorie).
Fatto sta che mi è appena capitato in un instant mix di moodlogic un pezzo che è SICURAMENTE uno dei miei primi cinque pezzi hip hop di tutti i tempi, e anche bello in alto nella classifica assoluta.

Si tratta di Television, the Drug of the Nation di Disposable Heroes of Hiphoprisy, un duo che fece questo unico, imprescindibile album che a mio parere sta lassù insieme a It Takes a Nation of Millions di Public Enemy.
Ora sono passati undici anni, ma grazie anche a uno dei testi più brillanti e corrosivi mai visti nel genere, Television è e resta un brano indimenticabile. E i Disposable , sia musicalmente, che liricamente, che politicamente, restano una band unica e mai abbastanza rimpianta. (30' di preview del pezzo stanno in basso nella pagina di Amazon)


T.V. is the place
where oxymoronic language like
"virtually spotless", "fresh frozen"
"light yet filling" and "military intelligence"
have become standard

T.V. is the place where phrases are redefined
like "recession" to "necessary downturn"
"Crude oil" on a beach to "mousse"
"Civilian death" to "collateral damages"
and being killed by your own Army
is now called "friendly fire"

Se invece cercate qualcosa di più recente e meno violento, the Roots secondo me sono il gruppo più brillante e dalla rappata più fica del momento, e lasciate perdere 50 cent, che è tutto hype.

Sottoculture new-age

Il sito di Eumedibios produttori di medicine naturali, mi sbatte addosso un sacco di concetti new age: che "è la sinergia tra i componenti crei l'Equilibrio o se volete la Coscienza, che mantiene il composto sano e attivo nel tempo", che il loro simbolo "è un insieme di 3 lettere di un alfabeto delle popolazioni Iberiche in epoca precristica", che "tutto ciò che esiste è retto da 3 Energie principali che con i loro flussi regolano la Vita e la Coscienza di tutto il Cosmo", che "solo con la forza dei bimbi si riesce a realizzare la Coscienza nell'Azione" (e su questo preferisco non indagare).
Peccato che io volessi solo comprargli un prodotto, e che il sito non mi dica da nessuna parte come posso farlo.

Noise-oholics

"These people who need their television or stereo or radio playing all the time. These people are so scared of silence. These are my neighbors. These sound-oholics. These quiet-ophobics."
(chuck palahniuk - lullaby)

Altro che Flash Mob

Tutti mantenuti

La fabbrica dei ricordi

Ma perché ai matrimoni con il cantante e l'organetto, questo poveruomo che sogna di essere Nek sa solo canzoni di sfiga e Aserejè? Che c'entra Generale a un matrimonio? E' elegante Albachiara prima della presunta prima notte? Vedrai, vedrai l'ha chiesta la ex di lui punzecchiando una bambolina? E posso capire che l'ometto con l'organetto non avesse mai sentito né We've all the time in the world e I've got you under my skin (sì, ci ho provato), ma ignorare le parole di checosac'èc'èchemisonoinnamorato di te?

Il Confuso, anche lui di matrimonio sabato, musicalmente è stato in topic, ma si è beccato il portacellulare come bomboniera; quello della sorella di mio marito invece è stato un matrimonio brianzolmente divertente, anche se a vedere ripetere l'entrata in chiesa causa filmino mi sono seduta per terra invocando sugli sposi la benedizione della sacra triade Goffmann, Mac Luhan e Benjamin. La mia intolleranza alla fabbricazione di ricordi a spese della vita cresce, ma l'ho già spiegato bene qui: o vivi, o ti fai fare delle foto.

19 settembre 2003

Meno Male

Il vertice di Cancun è fallito, la situazione irachena rischia di espandersi a macchia d'olio, la recessione è appena agli inizi, ci aspetta un autunno di nubifragi e - resto convinto - altri cinque anni di Berlusconi.
Però il Sangue di San Gennaro si è liquefatto, meno male.

Il mio amico poliziotto

Quest'inverno ho pagato due multe tramite Poste.it, godendo del tempo risparmiato e della comodità del servizio.

Quest'estate mi sono arrivati due vaglia dalla Polizia Stradale che mi restituivano i soldi, scrivendo "non di nostra competenza". In una grigia e fredda giornata di inizio settembre mi reco speranzosa di capire in Via Rugabella 2, al comando della Polizia Municipale. Gli uffici sono stati arredati pensando al Kafka del Processo, l'ascensore è inusabile e mi turba presentando due soli bottoni (T e 2), una transenna con le strisce bianche e rosse separa i gemebondi in coda dagli incazzati allo sportello, dietro tre feritorie poste ad altezza media di italiana degli anni '50 troneggiano una veneziana chiusa e due mutanti annientati dall'essersi beccati le incazzature dei multati per decenni.

Becco il mutante peggiore, quello che ci ha messo 18 minuti a compilare una ricevuta. Mi piego in due (sono un metro e ottanta) e l'umiliante posizione mi fa capire che non ci sono chance; esalo "internet" e il mutante smette di ascoltare, mi informa che "lei questa multa non l'ha mai pagata" e scrive una cifra che è il doppio del dovuto. Mi incazzo, mando affanculo e vado querula alla mia riunione, meditando attentati.

Oggi, recuperata la calma anche grazie al sole e al clima più civile, torno nell'inferno di Via Rugabella 2, fermamente intenzionata a fare ricorso. All'ufficio ricorsi mi dicono picche di nuovo, ma quantomeno mi guardano e mi ascoltano, scuotono la testa e mi compatiscono, vanno alla ricerca di un "dirigente" che è ovviamente in vacanza. Vabbé. Vedo 80 euro volatilizzarsi (+ gli 84 delle multe), mi consigliano di far ricorso al giudice di pace dopo, sarà, mi metto in coda alla cassa, stirando i dorsali in previsione del prolungato inchino.

Alla cassa, sorprendendomi di me stessa, sorrido, scuoto le tette (in fondo sono piegata a novanta gradi) al poliziotto meno mutante cinguettando "sono quella di internet" (l'avevo visto parlare con quella dei ricorsi). Lui mi ripete la solfa del dirigente in vacanza torni a fine mese vada dal giudice di pace poi succede qualcosa. Si riscuote, scuote la testa, e come illuminato dallo Spirito Civico afferra la documentazione e afferma perentorio "e lei però ha sbagliato in buona fede". Scompare, riappare, stringe mani, ri-scompare (la folla dietro in coda mi odia), torna con due moduli, tutto risolto. Ai miei ringraziamenti stile "baciamolemani" oppone un maschio riserbo "lei la multa l'aveva pagata". Mi sento in pace con il mondo. Ho imparato che esistono due polizie, la stradale e la municipale; a non usare poste.it, tanto qui in Bovisa se vai in posta fai anche due chiacchiere con le sciure; a non incazzarmi e mugugnare, ma sorridere e chiedere.

Esco da Via Rugabella 2 e spendo metà dei soldi risparmiati in manicure/pedicure rosso lacca; riesco a dire di no all'estetista che cerca di vendermi una roba all'acido glicolico a 30 euro senza sentirmi in difficoltà: io non so cosa sia successo stanotte, ma andrò alla massa critica tutti i giovedì sera, anche perché si incontra bella gente :)


NoEPatents

Eurolinux Alliance ha in corso una campagna contro l'introduzione dei brevetti sul software in Europa, il cui effetto sarebbe quello (come sta già avvenendo negli Usa) di ridurre competizione e innovazione nel settore dello sviluppo software, e alla fine dei conti soffocare lo sviluppo open source e free.
Ecco quindi la petizione da firmare per esprimersi contro i latifondismi dell'informatica e in Internet.

Fatti sta Patch

Vah che son forti. Mi arriva questa mail da un indirizzo @advisor.ms.com, titolata "Last Network Security Update", tutta marchiata Microsoft e con allegata una "patch cumulativa", tutti i link al sito Microsoft al loro posto. Ti parla di sicurezza del tuo sistema (chi non ci tiene, alla sicurezza?) e ti rifila un bel virus rinominato install7.exe.
La cosa interessante però è che le mail contenenti virus per riuscire nella diffusione del contagio devono promettere cose interessanti o utili e avere un argomento conosciuto da tutti. Ciò significa che la vulnerabilità di Windows è ormai entrata nella percezione comune.

18 settembre 2003

Where the Buffalo Roams

Ho deciso: questa sarà la mia stagione del country. Anzi per dirla con la citazione giusta, di tutti e due i generi: country E western. Il folk americano in verità è genere dalle nostre parti largamente sottostimato, e prova ne sono gli sguardi scettici e i pernacchi che state facendo in questo momento.
Caproni, ascoltatevi gli Evanescence allora.

Mi son trovato per qualche mese invischiato nel folk-jazz di Bill Frisell, ma siccome alla fine anche il Frisella si rivela roba un po' da yuppies fuori tempo massimo, credo sia opportuno, invece che linkare due inglesi stitici che mimano Tim Buckley come fa qualcuno, dedicarsi al Real McCoy.
Che non è un cantante, capre, ma un modo di dire la cosa vera, la fonte originale.

Vero country-western quindi, maschio e dall'aspro sentore di sterco bovino, senza filtri e mediazioni culturali da checche intellettuali europee.

Ma siccome so che questa mia scelta sarà ben poco compresa e apprezzata (mafe già minaccia di tagliarmi il cavo dell'alimentazione che passa sotto alla sua scrivania) invece di linkare Johnny Cash e Waylon Jennings come avrei voluto vi linko i Cowboy Junkies, che non fanno certo un vero, virile country-western, ma almeno sono folk. Se si deve per forza ascoltare roba da signorine, che sia almeno di qualità.


Téli chi, due classici: Cause Cheap Is How I Feel e Sun Comes Up It's Tuesday Morning in free download. Okkio che è una roba lenta.
Qui anche in streaming per i poveri di banda e di spirito.

Massaia

L'unica cosa deprimente di Massaia sono i commenti di quelli che la prendono sul serio :|

Pippo di mamma!

Che bello, è tornato Dieg, cioé, volevo dire, Pippo.

Domande da non fare

Il mio psi: Ma tu, quando ti immagini al tuo interno, come ti vedi? In che ambiente?
Io: Non mi vedo. Sono uscita.

17 settembre 2003

La Città degli Angeli


Dite che postare durante l'interruzione pubblicitaria di un film che stai guardando è consentito? Eticamente ammissibile? Sarà fase tre o fase quattro?

Se però il film originariamente non avevi intenzione di guardarlo questo cambia le cose? Perché io questo City of Angels che è un remake del Cielo sopra Berlino di Wenders (un ovvio remake, direi: gli angeli + la città ergo la Città degli Angeli) mica volevo vedermelo.
Poi man mano che gli vegeto davanti mi rendo conto che probabilmente mi piace più del Cielo Sopra Berlino, che col senno di poi mi sa parecchio di sòla.
I pregnanti silenzi di Wenders non mi sono mai parsi carichi di significato: solo tremendamente inutili. E trovo che in fondo potrebbe anche venirci il dubbio che gli autori che fanno del silenzio il loro principale strumento espressivo (Antonioni, Rohmer, il Wenders vecchio stile, Tarkovskij, un casino di italiani e di francesi) in verità lo facciano perché non hanno un granché da dire.

In ogni caso tutto questo come scusa per linkare un po' di belle foto di Los Angeles, che ogni tanto mi vien la nostalgia. E allora eccone una qui e guarda un po' un 'altra pure qui; poi - ehi - c'è questa e vah anche qui cosa ti tiro fuori. E qui un bel paginone con altre città.

Ma chi è sto Callostro?

E ieri sera due ore di grottesco puro con Il Ritorno di Cagliostro: mi è piaciuto, anche se si addensa un po' troppo nel finale, cercando di spiegare.

Se Me Lo Dicevate Prima (ovvero Contest per il Desktop più Figo)


Se Me Lo Dicevate Prima che usare Linux (nello specifico, Red Hat con Gnome) alla fine si dimostrava così comodo, figo, semplice ed efficace, io mica stavo tutti sti anni a sgobbare sugli OS Microsoft e le loro dll a orologeria.

Ok, una volta poteva anche essere roba da addetti ai lavori, e magari certe distribuzioni lo sono ancora, ma oggi usare Mandrake, o Suse, o Red Hat, rispetto a Windows è come andare a mangiare al ristorante in collina con una Lamborghini rispetto a andare a fare la spesa in città a Ferragosto su una cinquecento coi finestrini bloccati.

E volete mettere l'interfaccia quanto è più figa? Scherziamo? Clicca qui per vedere il fighissimo desktop del Vanz, se ti frega qualcosa.

Ora ci manca giusto che qualcuno sia così fuori da seguirmi nel blog-contest per il desktop più figo (non solo l'immagine, ovviamente, ma l'interfaccia nel complesso), e abbiamo assistito alla nascita di un blog evento. Fico, eh?

Milano Blogging

Aperitivo+pizza, chi vuole, si aggreghi: Black cat fa la filina :)

Utili reminder

Più che mai, sottoscrivo Blux: "ricordarsi di non chiudersi in una bolla di gente che la pensa esattamente come me."

La mia ottima gestione clienti

Direzione Marketing: Buongiorno, ho l'influenza, mi dia degli antibiotici
Consulente onesta: Guardi che gli antibiotici non curano l'influenza, si metta a letto, dieta liquida, tachipirina; le costa anche un decimo.
Direzione Marketing: No, senta, io la pago, mi dia quello che chiedo, tutti i miei concorrenti prendono gli antibiotici, zitta, cretina, e fai quello che ti dico.
Consulente onesta: Ma veramente io...
Direzione Marketing: Antibiotici!
Consulente onesta ma in rosso in banca: Ok

Un tot di tempo e qualche linea di febbre in più dopo

Direzione Marketing: Senta, consulente, per l'influenza, è inutile prendere gli antibiotici; me ne sto un po' a letto, comprami la tachipirina, e con i tuoi soldi, che mi hai fatto spendere tutto il budget in antibiotici, incompetente.
Consulente onesta, incazzata, ma sempre in rosso in banca: Oh, come è intelligente lei, signor cliente, ecco un altro cuscino.

16 settembre 2003

Un ottimo affare

Quantomeno, questi signori di We want your soul, sono sinceri :)

Vittorie premature

Immagino che la reazione di Leonardo al fallimento dell'ultimo vertice WTO sia abbastanza diffusa: chi combatte delle battaglie lunghe è poco predisposto ad accettare gli avanzamenti, si sospetta sempre di tutto. Personalmente non vedo quella di Cancun come una vittoria, ma come l'entrata in gioco: finora era tutto deciso ad altri tavoli, adesso chi ha idee diverse sullo sviluppo ha l'opportunità di farsi sentire e di negoziare sul serio. O almeno, stavolta è andata così: perché mettere il muso?

Virtualismi

Quando piangi più alla replica del funerale di Ciccio che a un funerale vero, puoi convincerti che se paghi con carta di credito puoi comprare quello che vuoi anche oggi.

15 settembre 2003

Habla El Sup

Il subcomandante Marcos è tornato a parlare in pubblico dopo un mese di silenzio, e anche se oiù che un'analisi politica vera e propria si è limitato a fare solo pochi minuti di propaganda anti-WTO (per comunicare ai media ci vuole anche quella), mi fa sempre piacere linkarlo.

Cinema italiano

In attesa di andare a vedere "Il ritorno di Cagliostro", "Segreti di Stato" e "La Meglio Gioventù", il mio disautorevole parere su "Il Miracolo" e "Buongiorno, Notte".

Ci vuole coraggio

Per una volta che un vertice non finisce com'era iniziato e che non è un semplice fine settimana da qualche parte nel mondo a firmare documenti già decisi altrove, leggiamo (Corriere.it): che "Gli Stati Uniti rimproveravano l’aggressività del G21, il cartello dei Paesi emergenti guidato da Brasile, Cina e India, che si è battuto fin dal primo giorno per ottenere dalle nazioni ricche l’impegno di eliminare tutti i sussidi che concedono ai propri agricoltori e che hanno l’effetto di tagliare fuori dal mercato gli agricoltori del mondo meno sviluppato."
Vedo i delegati americani battere i piedini per terra strillando come in una puntata di "That's my Bush". E godo, "strafelice" come da sondaggio di Campagna WTO.

Eh, Buonanotte

Devo ammettere che della bellocchiata in questi giorni nelle sale non ho capito molto (per non dire un cazzo, che in tempi di moral majority bushiana non fa più figo).

Intanto non ho capito cazzo c'entra la sceneggiatura scritta dal tipo furbetto in facoltà, perché ce l'aveva Moro e perché il tipo furbetto viene arrestato (scriveva così male?). Ma a volte mi capita di non stare attento e perdermi qualche pezzo che poi devo farmi spiegare da mafe.

Non ho inoltre compreso appieno l'intento e gli scopi dell'opera tutta: se, come mi pare, il succo del film è "i brigatisti in fondo erano anche loro esseri umani" (l'analisi dei personaggi non va molto più a fondo di così) magari non c'era bisogno di due ore di film. Voglio dire, che non fossero lucertoloni mutanti era una cosa che sospettavamo già da tempo.

Per il resto ho scoperto che:

- anche i terroristi piangono
- capisci che un brigatista sta sognando quando in sottofondo entrano i pink floyd
- i brigatisti parlano anche tra di loro per slogan, come nei comunicati
- il rapimento moro è stato organizzato da quattro bontemponi e non da un'organizzazione. erano soli e hanno fatto e deciso tutto loro.

Visto il livello di analisi politica e sociale (ma anche umana), "Quei pazzi, pazzi, pazzi anni settanta" sarebbe stato un titolo più adatto.

14 settembre 2003

Causeffetto

La biancheria intima sexy dispiega il suo intero potenziale in quanto non vedi l'ora che qualcuno te la tolga, e che magari lecchi anche le ferite.

12 settembre 2003

Intuizioni antropologiche

Se in natura fosse stato il padre, a essere "sempre certo", matrimonio, famiglia e fedeltà sarebbero "file not found".

Sesso debole

Per una reale comprensione dei rapporti di forza tra uomini e donne è sufficiente una lunga passeggiata con scollatura quasi scapezzolante.

11 settembre 2003

Mi chiamo Mafe...

e sono nella Fase 5 :(

Perversioni software

Ho una brutta sensazione: il tritamaroni del 2003/2004 sara' il pdf, anche se continuo a ricevere ppt di due mega, dove un mega e otto è l'animazione iniziale (un'orrenda e spixellata messa a fuoco), 150 K sono introduzioni, cazzate, pallini e frecce e 50 K sono i contenuti.

Almeno però ppt è modificabile, il che, quando devi aggiungere dei dati, è utile. Invece io ho appena dovuto compilare a mano, dopo averla stampata, una nota di collaborazione che mi è stata inviata in pdf, tra l'altro con il mio nome sbagliato (lo Stato mi chiama MariaFelicita). A parte che scrivo come una zebra ubriaca, e che quindi non si capirà niente, mi sono ritrovata ad avere a che fare con oggetti di antiquariato (una penna, la fotocopiatrice, lo sbianchetto), con uno sgradevole feeling di come sarà quando invece di schiantarsi sulle torri gemelle ci taglieranno gli oleodotti.





(courtesy of Zu)

Un po' di storia?

Per chi volesse un po' approfondire cosa accadde esattamente l'11 settembre 1973 a Santiago del Cile, perché Salvador Allende fu abbattuto e il ruolo della CIA nel colpo di Stato che portò al potere quel macellaio di Pinochet e i suoi colonnelli fascisti, la BBC ha la storia, raccontata come al solito egregiamente.

E se ho tempo recupero pure la famosa foto del Wojtila che stringe la mano a Pinochet.
Che son cose che ancora succedono e possono ancora succedere, non crediate mica che sia roba da libri di storia.

Come due anni fa

Due anni fa Dude, il nostro altro sfogatoio, portava questo annuncio, listato a lutto:

11-9-2001
Dude si associa all'immenso dolore per le migliaia di morti americani dell'11 settembre, e per i milioni di morti che il modello di sviluppo e le politiche occidentali hanno causato e continueranno a causare nel mondo.


Beh, la pensiamo ancora così. E un plauso a Rai News per aver ricordato stamattina l'11 settembre del Cile, in attesa della marea di melassa e ipocrisia che ci verrà rovesciata addosso oggi, senza rispetto nè per i morti nè per i vivi.

10 settembre 2003

Un sito, una certezza

E' bello tornare dalle vacanze e vedere che il sito Danone non si è arreso alle mode imperanti ed è sempre lì, fedele a se stesso, orgoglioso nel suo proclamare: "Works best with Netscape 3.0. Internet Explorer 3.0".

Tristi immedesimazioni

A tutti piace immedesimarsi nell'eroe, nella strafiga, nel vincitore buono & bello: a volte però prevale il principio di realtà e ti riconosci - dolorosamente - in un personaggio molto negativo. A me è capitato con Delphine Roux del bellissimo La Macchia Umana di P. Roth, perchè quando la descrive così, beh, mi è venuto da vomitare:

"Silk aveva qualcosa che la faceva sempre tornare all'infanzia e alla paura che ha il bimbo precoce di essere visto per quello che è; ma anche alla paura che ha il bimbo precoce di non essere sufficientemente guardato. Temeva di essere smascherata, moriva dalla voglia di essere al centro dell'attenzione: ecco il suo dilemma."

Signore e signori, eccomi in tutto il mio orrore. Cestinatemi se è il caso.

09 settembre 2003

Action Figures

Action Figures, anyone?
Io sono indeciso tra Samuel Jackson nell'uomo di vetro in Unbreakable e Jack sanguinante in Fight Club. In ogni caso sono tutte bellissime.
Che poi cosa aspetti a farti fare un'action figure di te stesso? Che diventi di moda tra i divi di Hollywood?

Chuck Palahniuk: A Walk in Portland, Oregon

Poco dopo l'uscita di Diary (io sto ancora aspettando che arrivi Lullaby in edizione economica, figuriamoci), Chuck Palahniuk (quello di Fight Club: ma c'è ancora bisogno di dirlo?)se ne esce con questa specie di guida turistica che si intitola Fugitives and Refugees: A Walk in Portland, Oregon e che ovviamente non vedo l'ora di leggere, come qualunque cosa scriva il Palahniuk, liste della spesa comprese.
Per chi fosse incuriosito ma non ancora abbastanza, qui c'è qualche pagina di Diary (in inglese, ovvio).
Qui 23 pagine di Survivor e qui nove di Choke (Soffocare)

BLOB: Venti giorni di famiglia pugliese allargata (anche agli amici)

Ehi, quando sei arrivata? C'era traffico? Ah, in treno, e, però è lunga in treno, vabbè che tu leggi. Quanto? Solo nove ore? Beh, che in fondo in macchina è di più, però in aereo... Ah, devi esser lì un'ora prima, ah, il taxi, o il trenino per Malpensa, ah, è lontano l'aereoporto da casa tua? Ah, però, e poi i bagagli, e poi ti devono venire a prendere a Brindisi, però anche in stazione, ti devono venire a prendere... (ripetere 5/6 volte al giorno per 12 gg)

Ehi, sei arrivata, che si dice a Milano? Caldo, eh, e le zanzare? (ripetere 100/125 volte al giorno per 20 gg)

Ehi, sei arrivata, e quanto ti fermi? (ripetere 100/125 volte al giorno per 20 gg)

Eh, fa caldo, ma c'è tramontana, sì, è tramontana, poi niente zanzare, vedrai, e anche il caldo, mica fa caldo come a Milano, ormai al Sud si sta meglio anche come clima, certo però che a Milano hai tante cose da fare, la sera, poi i musei, cinema, vabbè che però chi vive in una città poi non la sfrutta, un mio amico studia a Roma da sei anni e ancora non è neanche stato al Colosseo, tu sei stata sul Duomo? No, vedi? (ripetere random, variando i contenuti, ma anche ripetendosi)

Che leggi di bello? ma come fai a leggere tanto? Ma ti piace tutto quello che leggi? E se un libro non ti piace, lo leggi lo stesso? Quanti libri hai letto in tutta la tua vita? Migliaia? Ma salti dei pezzi? Io una volta ho letto un bel libro, non mi ricordo il titolo (ripetere ogni volta che cerco di leggere, tipo 45 volte al giorno)

Ehi, sei arrivata, che mi dici di bello? (ripetere a infinitum, a ogni momento di silenzio)

Però, sei in gran forma, hai fatto dieta? Girati un po', si vede, si vede, brava, ma tanto ora qui ti rilassi e li riprendi tutti i chili persi che tette ha quella lì, però in piscina in visita in tanga io non mi metterei, con gli zii del mio fidanzato, tanto tra tre anni è inservibile, le cadono le tette le viene la cellulite la butti via, a diciotto anni è la bellezza del ciuccio a venti sei inservibile, gliel'avevo suggerito io, a Sharon, di costruire il muro, come sono indietro gli arabi però sono credenti, non come noi, però non rispettano le donne, e io ho un rapporto diretto con dio mica devo seguire tutte quelle regole, com'è la tua dieta, carboidrati e proteine, quindi mangi tagliatelle al ragù e dimagrisci ah ah e sei ancora signorina tu no lo so che sei sposata ma finchè una donna non partorisce è signorina quando diventi mamma lo capisci che tutto il resto erano fesserie sono stata brava guarda mio marito che bel regalo che mi ha fatto (ripetere random, variando i contenuti, sottofondo di cane nevrotico che abbaia)

ehi, quando sei arrivata, che si dice di bello a Milano? (ripetere a infinitum)

Ma che sei cresciuta ancora? No, forse sei dimagrita, stai bene, ma tu non eri rossa di capelli, ah, fino a cinque anni, però mi sembra che eri rossa anche al liceo forse eri tinta, però sei chiara eh non sei ancora per niente abbronzata ma tu ti abbronzi? stai bene più magra però non hai quasi più tette e io a quelli dei centri sociali gli butterei una bomba, tanto a che servono, ma che vita fai a mangiare tutte quelle zucchine che schifo a me piace la cucina semplice, non elaborata tipo Vissani, ehi, sai però che in quel posto al mare non la fanno più la paella ah tu non c'eri mai stata è vero che tu vai dai ghei, però non so, vuoi mettere la paella invece di tutte quelle schifezze con le salsine, a me piace la cucina tipica tradizionale, sì, la pepata di cozze è buona però anche la paella era buona (ripetere random, variando i contenuti, il cane abbaia a ogni tuffo)

Ehi, che si dice a Milano? Caldo, eh? E il lavoro? C'è la crisi, eh? Però anche se va bene tu dì sempre che va male, è saggezza contadina questa, che è pieno di invidiosi solo la tua famiglia ti vuole bene ma quella stronza di tua sorella che cazzo vuole con quel cane? Ma che lavoro fai? Siti Internet? Ah. Ma non avevi fatto il linguistico? (ripetere random, variando i contenuti, ma anche ripetendosi)

Hai l'aria condizionata a Milano? Stanotte hai acceso l'aria? Io solo dry, ho quasi freddo, pensa tutti quei coglioni a Milano che crepano di caldo e noi qui al mare come si sta bene, devo proprio andare al Nord a prendermi un po' di caldo, cosa hai preparato oggi? salsiccia e melanzane, ehi, ragazze, noi in tre ne facciamo sei, di donne normali, però la salsiccia è buona, e che fai adesso fumi, e sì, si dice sempre una ogni tanto poi ti finisci i pacchetti e proprio adesso che ce lo scrivono pure sopra, che uccide, però forse è esagerato, ad Amsterdam poi si può fumare anche la droga che schifo ah pensi di fumarla ah tu li fumi, gli spinelli, come li chiamate, canne, ah. Ma sicuro che non è vietato? (segnare i temi raggelanti, droga, Bertinotti, dieta, introdurre più spesso nella conversazione)

Hai sentito che va di moda il Mojito, quest'anno, e tu lo bevi, ah, non ti piace tanto, cosa ti piace, la tachipiroska ah ah ah certo che a milano con l'aperitivo è solo una moda poi passa però in pratica ceni. E quando torni e adesso si rientra al lavoro ah no parti di nuovo ah altri dieci giorni di vacanze ah in Olanda ah ma tanto fa caldo pure lì ah fai un mese di vacanze però e Fini secondo me non la voleva, la patente a punti, e però dicono che è la casa delle libertà e io adesso mi devo mettere questa cazzo di cintura e tenere i conti, è tutta la mafia delle scuole guida, sono tutti uguali, anche quelli che ti voti tu chetticredi Bertinotti al governo diventa come gli altri, già ha la giacca firmata e lui la guerra non la vuole ma quei poveretti sotto Saddam che ti piaceva Saddam eh EH? e quando avrai un figlio vedrai tutto diverso, l'idealismo ti passa gli vuoi dare tutto, a un figlio, eh, ma come sei silenziosa, tu sei una persona silenziosa, vero? (ripetere quasi ogni giorno in ordine casuale, il cane cerca di uccidere mio marito)

Ehi, ti fermi parecchio quest'anno, e quando riparti? Ma torni in treno, ah, no, lo vedi che al ritorno anche tu prendi l'aereo, ma come fai a far passare nove ore seduta ah vabbè è vero che tu legggi. Davvero vai in Olanda? Senti, mi porti gli zoccoli, non quelli grossi, quelli piccolini con la calamita da appiciccare al frigo, eh? (sfumare)

08 settembre 2003

Stress

si ricomincia male.
il mio Windows 98 SE, appena reinstallato, è più debole di una verginella anemica e mi crasha ogni tre per due. c'è palesemente un qualche cazzo con una qualche dll che si occupa della gestione del file (il famigerato explorer), anzi lo riconosco: è proprio lo stesso cazzo che m'aveva costretto a reinstallare, rimpiazzato nuovo nuovo dal CD d'installazione. trattasi di codice Microsoft originale con tanto di sigillo di garanzia, fuck 'em.

per fortuna stavolta mi son fermato un attimo a buttare su pure Linux (Red Hat, avevo fretta), e quello non crasha di certo. certo, da niubbo impazzisco a capire come installare i driver e tutte le assurde dipendenze di RH, ma almeno è solido.
naturalmente il cliente che seguo ha un CMS che funziona solo con Internet Explorer.
non importa come ti giri: te lo prendi sempre didietro.

E adesso i volontari vogliono essere pagati. Con gli arretrati.

Odio dover ragione a chi ridacchia(va) sarcastico sullo spirito di collaborazione che regna lieve nelle community e che spinge tanti ragazzi a lavorare gratis per il loro ritrovo digitale preferito. Ecco purtroppo la prima causa importante: "America Online Inc. has asked the Bush administration to keep outside the reach of U.S. labor laws its 7,000 volunteer chat-room monitors, who get free Internet service instead of pay and are now demanding $80 million in back wages." (Arkansas Gazette).

Cosa succederà agli Atlantis di Atlantide e ai ChatLeader di Digiland? I primi li sapevo già in gentile dismissione, anche se a giudicare dal palinsesto non si direbbe: in entrambi i casi, si lavora proprio solo per la gloria e la "maglietta", almeno ad AOL c'era una specie di scambio merce. Tempi duri per l'economia della generosità :(

BELLE DI MAMMA

Tutte e tre le valige sono tornate a casa, intere intere, appena impolverate e con una collezione di svariati tagliandini da scannare e conservare. Per la cronaca, nelle tasche esterne c'erano un paio di ray-ban, un binocolo e le chiavi di casa: nessuno ha rubato niente (quindi ho picchiato mio marito senza motivo).
Ho molto felice. Adesso non ho più scuse per sbrodolarmi nella più nera depressione e mi tocca lavorare...

I blog di AOL

La notizia non è fresca, ma anche AOL è arrivato in ritardo, visto che annuncia la sua piattaforma di blog a fine agosto 2003, per dire, dopo Virgilio, che sfigati :) Bizzarra la definizione di Cnet: "Blogging is a fancy term for keeping a Web diary." E noi che ci sbattiamo tanto per capire di che si tratta ^__________^

Omini verdi

Visto che persone sempre più fide mi stroncano Hulk, dovrò tradire Ang Lee, regista che amo fin dalle prime uscite. Per fortuna è già in sala Il Miracolo: mio fratello dice che non solo è un grande film, ma che le battute in tarantino sono perfette e rotfl come al solito.

05 settembre 2003

In Prigione, in Prigione

Io ho un'ossessione. Non sono il solo, per fortuna. E in verità ne ho anche più di una, ok, ma questa è particolarmente bruciante, e si chiama Warren Anderson.
Warren Anderson era CEO di Union Carbide nel 1984, quando l'impianto chimico di Bhopal, India, rilasciò simpaticamente nell'atmosfera qualche tonnellata di sostanze chimiche, che andarono ad integrarsi rapidamente nella dieta e nell'aria respirata da milioni di cittadini indiani.
Ne tirarono le cuoia 20.000, ma, si sa, in India sono miserabili e sono tanti, quindi ventimila indiani in più o meno che differenza vuoi che faccia? E' proprio per quello che gli impianti chimici li costruiscono là.
Ora Union Carbide è di proprietà di Dow Chemicals, i ricorsi alla giustizia internazionale dei magistrati di Bhopal cono stati tutti respinti e Warren Anderson, dichiarato colpevole di strage in India, vive la sua tranquilla pensione in qualche cittadina suburbana degli Stati Uniti.
Anderson è vecchio e probabilmente nessuno vuole vederlo crepare in galera (io personalmente sì, ma non sono esattamente un cittadino modello) però un segnale, quello sì, va dato. Firma qui la petizione elettronica di Greenpeace, e qui ci sono le altre campagne e il link per diventare cyberattivista.

04 settembre 2003

Extension Room

Non c'è nulla da dire, le estensioni per Mozilla e Firebird sono una gran figata: dal calendario stile Outlook all'aggregatore di feed RSS, dal plugin per mail criptate in PGP ai mouse gesture, dal pulsante per bloccare le animazioni in flash fino a un sacco di piccolissime pugnettine che aggiungono una funzione qui, una modifica là, e soprattutto gli utilissimi Blog This nel menu contestuale e Mozblog, pop-up per bloggare al volo mentre navighi.
Lo sviluppo cooperativo sta ridicolizzando le software house, per le quali vedo un futuro molto meno roseo del passato.
E adesso non vedo l'ora di provare Thunderbird, gestore dedicato di posta e news.

Il GPS umano

Avevo bisogno di indicazioni per raggiungere il mio cliente preferito (captatio benevolentiae) e ho commesso l'errore di chiederle a Pecus. Lui mi ha risposto così:

Fool Proof, meglio di un navigatore satellitare!

1) prendere autostrada Milano Torino A4
1bis) in caso di necessità (sete, fame, altro), notare segnali per autogrill e fermarsi non appena se ne trova uno. Il servizio è accettabile, il prezzo adeguato al caroeuro, ma non si negano soddisfazioni quali panini fattoria, menu mattina, confezioni giganti di baci perugina e toilette che in rarissimi casi presentano ancora la signora col piattino della mancia all'ingresso, tradizioni che ahimé, stanno ormai morendo
1ter) evitare improperi e arrabbiature all'ingresso del tratto a 110km all'ora da Novara a Torino
2) al casello di Rondissone pagare in qualche modo la tratta (NOTA: i casellanti non sono facilmente corrompibili)
3) proseguire sino all'uscita Abbadia di Stura, posta 100 metri dopo l'uscita della tangenziale di Torino
4) tenersi a destra e dallo stradone uscire al primo svincolo seguendo per autoporto pescarito, ridente località contesa tra i comuni di Settimo Torinese e San Mauro Torinese. La disputa ha già dato origine a faide giocate sulla manutenzione dei tratti stradali con tratti riasfaltati a cura di un comune e altri in malagiacenza a menefreghismo dell'altro
5) all'incrocio dello svincolo, girare a sinistra. Girare a destra porta fuori strada. Andare dritto porta contro una cancellata.
6) al semaforo, girare a sinistra. NOTA: venditori di peluche giganti appostati nella piazzola di fronte.
7) passato il ponte sullo stradone appena abbandonato, tenersi a destra e immettersi nel vialone dell'autoporto (primo semaforo)
8) proseguire fino al semaforo, oltrepassarlo e girare a sinistra al primo incrocio
9) notato l'edificio rosso sulla sinistra, parcheggiare, anche all'interno
10) entrando, annunciarsi alla reception
11) temere, tanto!, il caffè della macchinetta che vi offriremo sicuramente

Mi perderò sicuramente, ma quantomeno lo farò ridendo :)

03 settembre 2003

Ecco, io, anch'io...

Da sola non ce l'avrei fatta ad ammetterlo, e rubo le parole a Floria di Contaminazioni per dire che eh, sì, cazzo, anch'io mi sento: "una che vive di rendita, delusa da se stessa e dagli altri".

:( Che sia che sto diventando adulta?

Il Ritorno degli Scherzi Assassini

Come tutte le cose belle, il punk durò poco e lasciò un bel cadavere. Già a metà anni 80, i pochi gruppi post-punk che non replicavano stancamente sé stessi si contavano imho sulle dita di due se non una mano (e non facevano punk in senso stretto): tra di essi c'erano quei genialoidi dei PIL, la kattiveria kaliforniana dei Dead Kennedys poi esplosi negli altrettanto brillanti Power of Lard e un po' di altra roba. Il resto dei punk-rocker o tiravano le cuoia per overdose, o prendevano strade wave o dark solitamente poco innovative, abbandonando i 4 accordi sporchi di un tempo per ricercare ritmi e sonorità più accattivanti.
What's This For di Killing Joke è uno degli album che ricordo in quegli anni con più affetto, e uno dei pochi che mi capita di riascoltare regolarmente. E che faticherei perdino a definire punk, probabilmente adesso verrebbe etichettato come dark-industrial o qualcosa di simile.
Qualunque sia il genere, è imho un album indimenticabile e indimenticato, nonostante le successive derive del gruppo.
Ora esce il nuovo album, e secondo Marty Dodge su blogcritics.org "this is a great return to form for a great band", quindi me lo compro senza esitazione. Consiglierei - a scatola chiusa - almeno di provare ad ascoltarlo.

Ritorno dalle ferie

Vedo le mie valige annoiarsi, un po' spaventate, in qualche triste androne di aereoporto, incapaci di fare amicizia con le centinaia di altre smarrite e abbandonate. Vedo un cielo milanese così drammatico e interessante che direi di averlo portato con me dall'Olanda, al posto di mutande, magliette, scarpe e pantaloni (e forse il cambio lo farei). Vedo l'ago della mia bilancia tornare rassicurante al suo posto, il tempo del tragitto casa-ufficio in bici scendere da 17 a 12 minuti, e finalmente rivedo il Vanz davanti a me :)

02 settembre 2003

Bullfighter: la lotta alle parolacce

Il Cluetrain è vivo: Deloitte Consulting lotta con noi.

La Maledizione di BuenaDisney

è stato il nome del produttore esecutivo a portarmi al cinema (Bruckheimer, ovvero il geniaccio responsabile di Armageddon, Con Air e CSI), ma appena ento il logo Buena Vista mi raffredda subito gli animi.
"Cazzo: Disney!" esclamo mentre realizzo che Bruckheimer ormai vende il brand, e mi preparo ad assistere a un film cappa e spada per tredicenni.
Che è esattamente quello che La Maledizione della Prima Luna dimostra di essere. e io che mi aspettavo un film di pirati cattivo, dark e tutto action e battute sferzanti, mi trovo a succhiarmi la solita favoletta con la solita supergnocca anoressica, un bellissimo (Depp) e un buono (Orlando Bloom, più verosimile come elfo che come pirata).
Depp, introdotto da una panoramica aerea che gli termina sugli occhioni mascarati e arrapa anche l'etero più ortodosso, recita in linea col suo più recente marchio di fabbrica à la Gilliam: a metà tra la drag queen e l'ubriaco.
un paio di trovate brillanti in stile Bruck e un effetto speciale sfruttato fino all'osso non salvano il tono generale da reader's digest dell'Isola del Tesoro, e alla fine nonostante ci sia ritmo il tutto si dimostra un picaresco per ragazzini/e in tempesta ormonale. Piacerà.

Basta

Basta essere mossa. Da oggi mi muovo io.

Power law

Leggevo su Corriere.it (segnalato da 4 Banalitaten) l'ennesimo superficiale articolo sui blog personali: ma quanto tempo ci vorrà ai giornalisti per smetterla di scegliere a caso i blog da usare per i loro pezzi, invece di semplificarsi la vita e sfruttare il democratico lavoro di selezione svolto da migliaia di persone che nei loro link elencano i blog più interessanti?
Grazie a Linked ho imparato che le reti seguono le cosiddette "power law": un piccolo numero di soggetti raccoglie un numero spropositato di link, mentre la stragrande maggioranza dei soggetti ne ha molti meno. Un esempio tipico sono gli aereoporti: per andare a Catania da Brindisi devi fare scalo a Roma, Roma è un "hub", così come lo è GnuEconomy.
I pur rispettabili blog citati nel pezzo non sono rappresentativi: se devi scrivere un pezzo sugli aperitivi in Puglia vai al Bar del Porto di Leuca, non al Fellini Cafè di Manduria. E ci sarebbe da pensare male, visto che citare Cesare per una frase sui tramonti è come andare in Olanda per un tour enogastronomico, ma non ne ho voglia. A volte pensare male è sopravvalutare il sistema ;)

01 settembre 2003

Solo posti in piedi

Cosa ci faccio alle 5.15 di mattina sotto la doccia di un motel neo gotico sull'A4, direzione Rotterdam? Una doccia inedita, come l'intero albergo, vasca completamente aperta in camera da letto, allagamento gioiosamente inevitabile, e squilla il telefono e devi correre perchè ti aspettano, il pullmann parte alle 5:30 ma alle 5:15 già ti sollecitano, mi sa che questa dell'anticipo è una smania tutta olandese (sono dieci giorni che mi guardano male se arrivo alle 14:58 ad appuntamenti previsti per le 15:00).

L'albergo è courtesy of KLM, insieme alla levataccia, allo sbattimento, all'incazzatura e alla futura perdita di valige. Sono stata overbookkata, e in sè, niente di sconvolgente, una rogna, sì, ma ben ripagata da un voucher di 300 euro che spenderò con molto piacere a Natale. Vogliamo far finta, insieme ai legislatori e alle commissioni e al buon senso, che vendere più posti di quanti ne hai e è normale? E facciamo finta. Te lo dicono anche serenamente, "due to overbooking", mica si inventano palle. Se mi ritrovano le valige, amici come prima.

Quello che mi ha straniato, del mio rapido diventare una "stranded passenger", come scritto sul fogliettino che diceva al ristorante barrylindoniano di darmi da mangiare, è stata l'incredibile imbranataggine, faciloneria e stupidità con cui KLM (ma penso tutti) gestisce le piccole, continue crisi di esseri umani che inaspettatamente si innervosiscono se invece di arrivare a casa con le valige domenica sera scoprono che arriveranno a casa lunedì mattina, e senza valige (perchè, perchè, perchè ho messo la giacca di pelle nera che AMO nella valigia? Perché?).

Questi sono pazzi. Se KLM ha una policy per gestire i passeggeri senza posto in aereo per overbooking, o i suoi dipendenti a contatto con il pubblico non l'hanno capita, o la policy è stata elaborata in un coffee shop di Amsterdam. Non lo dico da passeggera, nè da esperta di linee aeree: lo dico da lavoratrice che da tredici anni mangia occupandosi di comunicazione d'impresa, relazioni pubbliche e customer care. A me fanno fare gli aereoplanini che volano sui loro siti e i testi mielosi e leccaculo, poi quando il Cliente è lì in aereoporto giustamente fuori di testa non hanno neanche una strategia (o l'umanità) per farlo tornare a casa un po' meno incazzato (basterebbe un sorriso, una parola di scuse, un bicchiere d'acqua, non fargli fare altre code, essere un po' più precisi sul suo destino).

Al check-in sembra tutto normale, anche se c'è un cartellino di troppo, e rosso, al mio bagaglio, e il bagaglio non va sul rullo, nossignore. L'hostess sorride acida, mi cerchia il gate, mi cerchia il boarding time, ma invece di cerchiarmi il posto dice a me e a mio marito "But now we don't have a seat for you in this flight". Cioè, in che senso? Dobbiamo stare in piedi? E che vuol dire "now"? Qualcuno all'ultimo momento decide di andare a cena all'indonesiano sul Singel invece di volare a Milano Malpensa? E quando sapremo se si libera un posticino? Al gate. E se non si libera? Tranquilli, si parte col prossimo volo: domattina alle 6:55, Alitalia. Sti cazzi. E siamo arrivati tre ore prima al check-in, non all'ultimo minuto.

Vado a litigare con un sedicente essere umano, che in realtà è l'ultimo modello di pr-Terminator a disposizione delle linee aeree, un ometto che cortesemente mi spiega cos'è l'overbooking e fa finta che io non capisca, visto che me lo spiega quattro volte, qualunque sia la domanda. Il software di customer care che usa è decisamente pieno di bug, visto che con un sorriso mi informa che "If you're lucky, you'll fly home tonite". Che bel gioco. Salto dietro la scrivania stile Hulk e gli sbatto la testa nel monitor, urlando "if you're lucky tua sorella"? No, perchè sono una signorina.

Andiamo al gate. Nella stessa situazione siamo una dozzina. Una coppia leghista del varesotto, che ci ossessionerà fino alla denuncia per lo smarrimento bagagli, ha pagato 325 euro per lo stesso tragitto che io ho comprato a 150 euro, tasse comprese. Gongolo talmente tanto che decidiamo di offrirci volontari, ma tanto si rimane a terra tutti lo stesso. Due terzi dei check-in su quel volo sono stati fatti il giorno prima, da altre destinazioni. L'ennesimo Terminator fa l'ennesima cazzata: al furioso business man con riunione a Milano alle nove del giorno dopo, che chiede "how do you discriminate between passengers?" gli fa la lezioncina linguistico-moraleggiante che "discriminate" è una brutta parola, e non è il caso di usarla. Vedo sangue sul banco KLM, ma è solo l'heavenly qualcosa che mi sono fumata sei ore prima al Cafè de Jaren.

Si parte domani: ci pagano cena, albergo, transfer e dieci euro di telefonate, più 150 euro in contanti o un voucher di 300 spendibile in voli. Sono le otto, il nostro volo è appena partito. L'adrenalina cala, abbiamo perso, adesso si va in albergo, pace. Mi prendo il Malpensa Express e scendo in Bovisa, pure comodo.

Ci portano in un lounge di prima classe e ci offrono una birra mentre qualcuno sbriga tutte le noiose pratiche del cambio volo: un massaggiatore thai è a nostra disposizione, un vassoietto di cioccolatini Australian e una torta di mele appena sfornata ci aiutano a far passare il tempo in attesa della limousine per lo Sheraton. (uh uh)

Ovviamente riusciamo a raggiungere il bizzarro albergo solo due ore e mezza dopo, appena in tempo per la cena, dopo una coda di tre quarti d'ora (una sola hostess poteva sbrigare la pratica, mentre le altre sette presenti si davano lo smalto, dicendo che però avevamo ragione a incazzarci). Ci spiegano cosa fare e noi religiosamente ci proviamo: andare a recuperare i bagagli al carousel 9 (non ci sono), farsi dare il voucher dell'albergo alle informazioni (bingo!) dove ci spiegano che i bagagli andranno direttamente sul volo domattina (e io sono Cate Blanchett), andare a fare il check-in per dormire mezz'ora in più (banchi per il check-in chiusi), andare a prendere la navetta per l'albergo (mezz'ora di attesa). Il leghista varesotto passa direttamente alle bestemmie in dialetto, io rispolvero il mio sguardo psicotico, utile in caso di comportamenti estremamente collusivi. Mi metto le dita nel naso nel caso vogliano cenare con noi.

La mattina dopo, da bravi bambini, diciamo alla hostess Alitalia che non abbiamo bagagli perché sono stati "redirected" da KLM: la hostess annuisce, ma si capisce che il concetto le è ignoto, e infatti i bagagli sono ancora a Schipol (forse). Ai banchi Alitalia nessuno parla italiano, tanto si sa che siamo un popolo poliglotta . Arriva un francocalifano con il wokietoki che ci assicura che i bagagli sono sotto controllo (chiunque trovi la mia valigia rossa, pago qualunque cifra per quella giacca di pelle).

La cena è discreta, l'albergo buffo, la sveglia dolorosa, la doccia necessaria, il volo puntuale, Malpensa un delirio di persone che guardano i monitor della consegna bagagli come se ci fossero i risultati del loro test HIV.
La prossima volta che un cliente mi chiederà di animargli il sito, avrò una nuova, colorita risposta.

Di cinema e non solo

Fabio Cristi si è messo a bloggare e Deliri di un vecchio giovane pare alle sue solite altezze.

Sponsor, nel bene e nel male

Tornata stamattina, straniata, assonnata, ingrassata. Un doveroso ringraziamento agli sponsor dei 300 km fatti nel paradiso dei ciclisti altrimenti noto come The Netherlands:

- salviettine chilly, gelatina KY, Aulin, Perskindol e grandi magazzini HEMA. Senza di loro, non ce l'avrei fatta.

Non può mancare un solenne ingresso in lista nera per due noti marchi globali: Best Western e KLM, che ieri sera ha fatto di me una "stranded passenger" senza mutande. More later :)