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20 agosto 2003

Letture Estive Part 2

trattasi di blog a quattro mani, d'obbligo quindi completare ai restanti due occhi la rassegna di letture estive.

prima di tutto un disclaimer che è anche una conferma che è anche una esternazione di gratitudine a chi mi ha fatto superare la spocchia intellettuale che normalmente circonda e emargina gli scritti di Stephen King (nello specifico, mafe).
ora, senza farla lunga, direi che sono sempre più convinto che King la sua faraonica villa georgiana nel Maine con i bovindi a sud, le numerose stanze per gli ospiti, la vista sul lago e il centro sportivo privato (mica so se è vero ma me la immagino csì) se la merita tutta.
finiti Low Men in Yellow Coats da Hearts in Atlantis e La Zona Oscura, presto andrò alla caccia di qualcos'altro nella lunga lista di economici del maestro.
nel frattempo, mi sono fatto Il Canto di Kali di Dan Simmons che mi ha stregato con le sue terribili descrizioni di Calcutta, e annoiato da 3/4 in poi dove diventa un action lento.
tra le altre letture, la Legge dei Padri dell'ottimo Scott Turow, un po' prolisso, e Come una Bestia Feroce di Bunker (che si legge Come un Bicchier d'Acqua).

ora in corso, un delizioso Amico della Terra di T. Coraghessan Boyle, romanzo ecoterrorista postcatastrofico con echi di Palahniuk, Roth, Vonnegut e di John Updike (il favoloso e consigliatissimo Viaggio alla Fine del Mondo).

Prossime letture: un altro Scott Turow (Lesioni Personali) e un best seller sugli incendi consigliato da mammà termineranno forse le mie letture estive, anche se una volta iniziato con King è sempre dura staccarsene.

i classici, anche quest'anno, se ne sono rimasti sugli scaffali, e neppure stavolta ce l'ho fatta a attaccare il Céline che tutti mi raccomandano, ovvero Viaggio alla Fine del Millennio. I'm just a country boy.

19 agosto 2003

Letture estive

Il libro più bello che ho letto quest'estate è "Il lettore allo specchio. Sul romanzo e la scrittura", una lezione-intervista di/a Abraham B. Yehoshua, forse il mio scrittore preferito in assoluto. Un brano mi ha aiutato a capire cosa non mi ha convinto di "Il Budda delle periferie", di Hanif Kureishi: "Non bisogna dar prova di troppa leggerezza nei confronti dei personaggi, non si può permettere loro di fare quello che vogliono troppo in fretta e in modo superficiale". E' un po' lo stesso problema di "Ti prendo e ti porto via", l'acclamatissimo Ammaniti che si fa leggere con piacere, però siamo sempre dalle stesse parti del nostro cinema e lo stereotipo ci guata da vicino.
Non sarebbe estate poi senza due classici da ombrellone, il legal thriller (Errori reversibili, Turow) e il giallone con approfondimento social-psicologico (Il prezzo dell'inganno, E. George).
Il cult però è Romanzo criminale: ringrazio chi ha consigliato questo libro di cui altrimenti avrei diffidato, libro eccezionale per storie e linguaggio, agghiacciante nel suo ricalcare la realtà italiana ma leggibilissimo anche solo come noir, tra Bunker, Ellroy e Leonard.

Domani (se SDA riesce a consegnarmi il biglietto) finisce la prima parte della mia vacanza: alle 14:45 ho il volo per Milano, giovedì alle 11 decollo per Amsterdam. In Olanda leggerò quasi sicuramente Coppie di John Updike: avrò meno tempo per leggere e sento il bisogno di qualcosa di denso e meditativo, doloroso e comico insieme come solo Updike e Irving riescono a essere. E poi forse il Rheingold (Smart Mobs) che mi porto sempre dietro e non ho mai voglia di leggere.
Consigli per qualche scrittore nuovo?

16 agosto 2003

I retroscena del black out

Molto interessante su Znet: "Is tonight's black-out a surprise? Heck, no, not to us in the field who've watched Bush's buddies flick the switches across the globe." L'articolo si intitola Power Outage Traced To Dim Bulb In White House e traccia un'agghiacciante storia della deregulation americana dell'energia.

Top five estate 2003: passioni

Quest'estate adoro:

- giocare a sangue con il mitico gatto Puntino, il micio più arrapato della Puglia
- andare a correre al tramonto (piede guarito!) con il tenero cane Ugo, che quando corre non abbaia
- andare al mare e poi all'aperitivo e poi a cena e poi a ballare senza passare da casa a cambiarmi
- l'asse del male rimini-manduria via summer card omnitel
- scrivere cazzate su tribook, sapendo che da settembre dovrò riequilibrare il tasso fuffa vs contenuti

Top five estate 2003: intolleranze

Quest'estate non sopporto:

- i cani che abbaiano
- la televisione accesa (soprattutto se nessuno la guarda)
- quando sembra che non si mangia finchè io non apparecchio la tavola
- andare sugli scogli invece che in spiaggia
- parlare del caldo (soprattutto lamentandosi come se di solito ad agosto si andasse avanti a sciarpine)

14 agosto 2003

Della pizzica e di altre salenterie

Io sono nata a Taranto, e lì ho vissuto per 18 anni, ma da sei anni, se devo sentirmi qualcosa rispetto alla mia terra d'origine, mi sento salentina. Il Salento non è solo oggettivamente più di moda, elegante e kewl: è oggettivamente più bello, più interessante e meno stronzo delle patrie e classiste galere dove la consapevolezza di essere un'aliena ha iniziato ad accompagnarmi verso i cinque anni, quando in primina mi hanno mandata in bagno da sola e uno più grande (erano tutti più grandi!) mi aveva detto che c'era lo scheletro dell'unico altro bambino andato in bagno da solo anni e anni prima. Forse i bambini sono stronzi anche in provincia di Lecce, ma se devo sviluppare un senso di appartenenza preferisco dedicare le mie energie alla patria di A me me basta lu sule e Sangue Vivo.

Turisticamente, pur essendo letteralmente in culo al paese, il Salento funziona, nonostante una rete stradale più orientata al masochismo che alla viabilità: per essere il culmine della stagione c'è relativamente poco traffico, e in effetti io non dovrei scrivere questo post, anzi, andate tutti in Calabria ;)

In vacanza ho iniziato ad andare verso Leuca, piuttosto che verso Taranto, circa sei anni fa, approfittando di un gruppo di amici milanesi in vacanza qui: tra portarli a vedere Otranto e portarli a vedere Pulsano, beh :) Era l'inizio di una mia nuova vita e il Salento da allora ne ha sempre fatto parte, con nuove scoperte ogni anno, tante conferme e poche delusioni (tipo la statua di Manuela Arcuri :>
L'anno scorso, il Fico d'India di Porto Selvaggio, fico in sé (ah ah) ma soprattutto graziato da una luce al tramonto che ridefinisce il concetto stesso di. Grazie poi a iniziative come "Salento negroamaro" e "La notte della Taranta" diventa più facile scoprire i tanti paesini dell'interno, tra cui l'incredibile realtà del "Salento grico", una decina di paesini di cultura e lingua (quasi) greca, tra cui troviamo anche Calimera e Calispera.
Ho ballato la pizzica ad Alessano e a Melpignano, mangiato molto bene a Taviano e a Martano, a Sternatia ho visto l'anteprima di "A Levante" (film collettivo coordinato da Winspeare) e preso diversi aperitivi a Santa Caterina (Nardò) e lasciato metà dei ricordi validi al TuttiFrutti di San Pietro in Bevagna. Niente di che rispetto ai più noti Gallipoli, Otranto, Leuca, Santa Cesarea (ma anche Oria e Manduria), questi paesini comunicano comunque un orgoglio, una consapevolezza di sé, una personalità spiccata e comunque coerente con la zona, tali da renderli meta di viaggio in sé e per sé: c'è sempre qualcosa di affascinante da scoprire, uno scorcio diverso, un angolo di mondo che ti fa ricordare molto bene come qui siamo davvero all'incrocio tra il Nord di un mondo, il Sud di un altro, ma soprattutto l'Est, un est che non è più contemporaneo, ma è ancora estremamente presente.

13 agosto 2003

turismi

Naturalmente amo almeno quanto tutti voi intrattenermi con i leggiadri post di mafe e della sua bucolica vacanza nel ranch di famiglia in stile Bush family.

Il farlo da un Internet Café che ha la connessione (DSL Telecom farlocca, cioè senza banda garantita) un giorno sì e tre no, e che nei momenti migliori viaggia appena al di sopra dei 56 Kbps rende l'esperienza ancora più curiosamente assurda.
Il fatto poi che il gestore sia un accanito fan di gruppi hard rock da ex-sedicenni precocemente invecchiati come i Guns'n'Roses coi quali sta torturandomi in questo momento aggiunge una nota di masochismo all'intera faccenda.

Al contrario della Puglia latifondista rinfrescata dalla tramontanella, qui a Rimini di giorno impera un caldo umido che alla sera si trasforma in un simpatico, inedito caldo unto. L'amena località turistica è inoltre invasa da corpi estranei altrettanto unti e repellenti che sono invariabilmente o molto grassi o molto magri: niente vie di mezzo, come se gli italiani fossero equamente divisi tra i Testimoni del Culto Barilla e La Chiesa Rinata del Culto Technogym.

E l'odioso, stridulo Axl Rose continua a gridarmi sguaiatamente Sweet Child of Mine nell'orecchio sinistro. Ora, in stile Edward Bunker, estraggo la 38 special e faccio una strage. Se mi leggete sul giornale, ricordate di dare la colpa al caldo unto.

11 agosto 2003

Merda

Pensavo che non ci fosse niente di peggio di un matrimonio alle cinque di lunedì 11 agosto. Poi mi sono venute le mestruazioni.

09 agosto 2003

Benvenuta :)

Ieri, 8 agosto, era il 24esimo compleanno di mia sorella Elena, che ha festeggiato con una scatoletta di tonno mentre io mi sfacevo di dentice e polpo alla griglia, poi si è ripigghiata e ci siamo scofanate mezzo chilo di gelato insieme, e una Berta di ventanni e un sigaro :)
Nel frattempo, Larissa scodellava Ada, sorellina minore di Emma, in 15minuti15: Paul assisteva attonito spalancando gli occhioni blu.
Non vedo Paul e Larissa dall'estate scorsa, quando sono venuti a cena qui in campagna con Emma, ma che dire? Ci sono modi (molto) peggiori di perder degli amici, che saperli felici e goduti con due splendide bimbe che catturano tutta la loro attenzione.

08 agosto 2003

Gatto versus cane

Puntino ha vinto. Il cane ha paura a entrare in casa.

Dialoghi surreali

Libraio a cliente, commentando un altro cliente appena uscito dopo aver comprato tre libri: "Quello legge troppo".

Paura e delirio a Manduria

Io non ho caldo, quest'estate. Mi sto gechizzando.
I Kiss sono fasulli: è venuto fuori che è una cover band di Reggio Emilia, però il giornale locale precisa: sono "autorizzati". Io avevo già l'occhio truccato a stella e schitarravo ai-uas-meid-forlovinghiu-beibi...

Ieri mi ha fermato la polizia, ma io ero in gran regola (prendo la patente a punti come un gioco, un po' come i blocchi della zona). Mentre controllavano che io non avessi rubato la macchina di mia madre (seduta dietro), dall'altro lato della strada passano tipo venti moto, dal vespino alla Ducati, tutti strombazzanti e senza casco, salutano la volante festosi. Il poliziotto mi sorride e fa "che bel matrimonio". Il mio avvocato mi consiglia di sorridere, in questi casi, e nonostante la paura che mi fa qualunque divisa e la voglia di insultarlo ho sorriso, e ho anche detto "Buon lavoro, agente".
Poi ieri sera mi hanno fatto "degustare" un sigaro, con liquore e cioccolata fondente. Credo sia un vizio che non prenderò, è bello sapere che ne esistono.

07 agosto 2003

E adesso basta, però.

C'è una cosa che mi piace moltissimo fare, qui in campagna: andare a correre la sera verso il tramonto, una corsa lenta e rilassata, massimo venti minuti, il tempo necessario per sudare e godermi di più la doccia.
Non lo posso più fare: ho qualcosa che non va all'alluce del piede sinistro, niente scarpe chiuse per un tot.
Sarà il clima superstizioso che regna qui al sud, ma non riesco a non chiedermi a chi ho dato fastidio stavolta, perché davvero non me ne va bene una.

06 agosto 2003

Aria

Questa tramontanella mi sta salvando la vita, fa caldo solo al sole e il mare così stirato dal vento fresco lascia interdetti, sembra uno scherzo per fregarmi e ricredermi sulla futura fine del mondo. La bellezza mi lenisce l'anima e respiro più convinta.

05 agosto 2003

Spaesamenti

Una depilazione completa 13 euro (a Milano, 33 euro). Caffè 65 centesimi (a Milano, minimo 80).
Ricordati di non metterti gonne corte, perché non solo ti guardano, ma sembra che si incazzino pure, sensazione simile a quella provata a Istanbul nel quartiere musulmano fondamentalista. Ricordati che se vai a comprare il Manifesto, la giornalaia ti guarderà male e ti tratterà come una zingara entrata a chiedere l'elemosina. Il pane integrale, come metà delle cose che mangio, qui non sono in vendita o sono difficili da trovare.

Puglia centrale. Estate, 36 gradi. La patente a punti qui ha fatto traballare il mito di Fini e Berlusconi, anche se un tempo il PCI andava forte tra i contadini e gli operai dell'allora Italsider. Ieri sera a Pulsano concerto di Billy Cobham, gratis in piazza, folle oceaniche, il tutto sponsorizzato da 3 e "fortemente voluto dal comune". Domani inizia il festival della Notte della Taranta, e credo proprio che il 12 mi beccherò Kimmo Pojonen, "il terrorista della fisarmonica".
Domenica a Manduria, il paese più vicino alla casa di campagna dove sono, ci sono i Kiss. I Kiss, non so se mi spiego.

In casa mia il televisore è sempre acceso, anche se nessuno lo guarda, e anche in più stanze. (s)puntino, il gatto, tende agguati sempre più sofisticati a Ugo (il cane), che a sua volta tormenta appena può un pastore tedesco molto più grosso e lento di lui. Detto cane ieri è stato un'ora chiuso in una macchina accesa con l'aria condizionata, perché non si sapeva dove metterlo e aveva caldo. Mia madre mi chiede prima del caffé cosa voglio mangiare a pranzo e qualcuno ha deciso di distruggere definitivamente Peacelink, cioè una delle poche espressioni sane di questa regione malmostosa.
L'idea di essere stata adottata a volte è una speranza, a volte una certezza: certo è che non appartengo a questi luoghi, nonostante innumerevoli tentativi e la fortissima fascinazione estetica che provo per il verde degli ulivi abbacinato contro il mare.

04 agosto 2003

Ma pensa te...

...ho scoperto perché tanta gente usa una borsa per il mare: è comodissimo metterci tutto dentro, invece di trasportare singolarmente asciugamani, cellulari, oli solari, libri, occhiali, costumi di ricambio... Questa è la storia della mia vita.

02 agosto 2003

Esodi (Let My People Go)

telo da spiaggia nero e rosso che perde i peluzzi, preso.

bermuda corti improponibili a milano ma tollerati nelle località di villeggiatura, presi.

olio solare protezione quasi niente che resta regolarmente in valigia, preso.

doposole al burro di cacao da ricordarsi di mettere in frigo, preso.

collezione di CD mp3 coprenti quasi l'intero spettro dei generi musicali escogitati dalla specie umana, pronta.

macchina fotografica digitale 5 megapixel che userò forse una volta e mezza in tutto il mese, con corredo di cavi, cavetti, baatterie e caricabatterie, presa.

guardaroba adatto a ogni occasione sociale che torna regolarmente a casa piegato come alla partenza, preso.

miniCD con i bookmark, agendina con le password, presi.

etichette per il bookcrossing che dimenticherò di fare, prese.

i libri li volevo comprare là ma poi mi guardano con gli occhi da Bambi e non riesco a lasciarli a casa. presi.

c'è tutto, pronto per partire.

guardo negli occhi i miei gerani mentre li annaffio troppo, sapendo bene che non ce la faranno mai. i cactus hanno qualche chance in più.

buon ferragosto a tutti.

se qualche blogger passa da Rimini e ha tempo per un aperitivo mi trova al bagno 39, suonare Vanz.

01 agosto 2003

An open letter to Silvio Berlusconi


Sarà sicuramente stralinkata, ma la lettera dell'Economist a Silvio Banana, pubblicata in home page e contenente domande molto scottanti sugli affari sporchi del primo ministro è davvero imperdibile.

è (quasi) finita

Ultimo giorno di lavoro, o quantomeno, ultimo giorno a Milano. Sono stremata, raffreddata, incazzata, ma quantomeno per una volta arrivo in vacanza in forma bikini: lo stress uccide la ciccia :)