I link dei maestrini su del.icio.us (tieni il puntatore sul link e compare la spiega)

31 luglio 2003

°*+@!!

Odio tutti.

Non ho ben capito una cosa

Se la guerra all'Iraq è stata fatta per salvarCi dal terrorismo, ed è stata vinta, perché oggi ce la menano di nuovo con Al Qaeda e i dirottamenti aerei? Non è una domanda ingenua: davvero non capisco il senso di questa ulteriore deriva dell'informazione embedded...

Scomesse che non vale neanche la pena di fare

Me lo sento a pelle, che la mail di Atlantide che pubblicizza la "Chiave Unica" di Virgilio come nuova straordinaria ed esaltante novità significa che questa è l'ultima mail da Atlantide :(

30 luglio 2003

Gingo, Twingo, Bingo...

Chiunque lavori con Internet odia gli uffici legali, bastoni tra le ruote viventi, capaci di immaginare usi perversi, pedofili e poco pregnanti di un qualunque innocuo servizietto online. Ma dove, dove erano queste vibranti teste di ponte del NO quando qualcuno ha deciso di chiamare una macchina FIAT assonando la concorrenza? In quale magazzino dei Murazzi i brillanti creativi del marketing hanno rinchiuso gli stuoli di avvocati FIAT?
Che poi, legalume a parte, Gingo è comunque un nome all'altezza di Bora, Duna e altri orrori linguistici di rango: non ci sono più le Panda di una volta.

Non andrò mai in Spagna

Io e Pepe all'inizio ci siamo presi male, colpa di una scelta sbagliata, partire dalle Terme è come andare a un raduno di una community a cui non appartieni (peggio che mai se fa caldo e ci sono le zanzare e sta finendo la birra, vero Vanz?). Per fortuna non sono una che si arrende facile, e ogni volta che posso saccheggio una delle mie librerie preferite (quante ore a guardarla pensando com'era bello essere lì) e adesso, con Gli uccelli di Bangkok sono ridotta come una dodicenne innamorata di Miguel Bosé (ok, ho 34 anni), di notte sogno di essere Charo o, forse meglio, di incontrare Pepe ad Amsterdam e riscaldare i canali con una torrida miscellanea di sesso e cibo. Ho già letto Tatuaggio e La solitudine del Manager e ho scoperto di avere Ricette Immorali in libreria (sicuramente un regalo che mi sarà sembrato interessato, da squallida quale sono con chi mi regala libri senza averne il diritto). Grandi passi avanti, da Miguel Bosè a Pepe Carvalho, e se tra una pagina e l'altra di questo tragico gourmet mi guardo Moulin Rouge mi (ri)scopro avidamente romantica e sturm und drang, sognando di morire (di tisi, va da sé) prima che l'amore finisca...
No, a questo punto non andrò mai in Spagna, voglio visitare solo quella che mi racconta Montalban, non voglio controprove a rischio di delusioni. Non posso andare in Spagna senza Pepe :)

29 luglio 2003

Malesseri estivi

Un virulento giro di montagne russe a velocità imperdonabili, questo raffreddore estivo dai ritmi zippati. Domenica notte, feroce mal di gola; lunedì, costipazione e voglia di morire; oggi, tosse cavernosa (utile come reminder per ri-eradicare le sigarette dalla mia vita) e termometro da non-morta (35.5).
Quando non sto bene, mi sembra impossibile poter stare bene di nuovo, un giorno.

il brauser namber uan

Internet Explorer by Microsoft di stronzate ne fa parecchie. ma proprio molte, si sa.

forse la peggiore è il fatto di andarsi a cercare i virus col lanternino eseguendo automaticamente praticamente qualunque codice trovi nelle pagine Web (a meno di settare il livello di sicurezza alto, assicurandosi così di non poter più navigare).

subito dopo viene la genialata di aver associato al tasto back sulla tastiera il pulsante back di navigazione. sembra una scelta ovvia, per chi non ha mai scritto su blogger, categoria alla quale probabilmente appartengono i progettisti Microsoft.
è vero che lo fa anche Mozilla (mistero il perché), ma almeno tiene in memoria la history.

vi è mai capitato di scrivere qualcosa in un form e urtare per errore il tasto back quando il cursore non è più sul testo?
metà delle volte il risultato è: pagina precedente, testo perduto. et voilàààà!

e il salvataggio automatico di Blogger (premi ok per salvare) non funziona. considerando che il Blogger Pro lo paghiamo neanche pochissimo, almeno il beta testing potevano farlo.

calzolai dalle scarpe bucate

è incredibile, ma nel vasto campionario di aziende che vendono o cercano di vendere su Internet, quelle che si occupano di informatica sono quelle coi siti peggiori.
siti con grafica che la faceva meglio mio cuggino, navigazioni deliranti, intro interminabili con pianeti che ruotano (siamo globali, baby), html allo stato dell'arte del 1993, 404 come se piovesse, un intero campionario di errori asp, javascript, sql, ole, salcazzo cos'altro.

cche dire per esempi di chi mette tra i suoi servisi la progettazione di siti Web e si presenta ai suoi potenziali clienti con questa chicca di sito?
(le sezioni sono abilmente nascoste dietro ai pallini colorati)

28 luglio 2003

Eppi Berdei

Se io scrivo:

"A qualcuno fa piacere festeggiarli, altri preferiscono ignorarli, altri ancora li snobbano con ferocia. Per me, dipende, dall'umore del momento; qualcun altro preferisce darsi malato e non esserci ;-) ma se passate di qui e fate degli auguri in giro, verranno raccolti, faranno piacere, saprà cosa farsene. "

...non è che pensate che è il mio compleanno, vero?

Il mio era il sette...
oggi è il ventotto...
in questo blog siamo in due...
serve un altro aiutino?

25 luglio 2003

BuyChe? ma sparite.

Mi sa che a BuyMusic.com non mi venderanno molta musica, a me.

24 luglio 2003

Crescere

L'ultimo aforisma di Lux mi ha fatto tornare in mente una citazione che mi sta rovinando il poco senso del dovere che ho: "Non è mai troppo tardi per farsi un'infanzia felice" (Tom Robbins)

No, decisamente no

Decisamente oggi non è giornata. Come combattere l'impulso ad alzarmi e andarmene e lasciare tutto e tutti nella merda? Non posso continuare a farlo tutta la vita...

Retrogaming

Mio dio, quanti ricordi :-)

Slurp

Stasera alle 21 allo Spazio Oberdan (MI) finalmente vedrò Barry Lyndon al cinema. Un film non l'hai davvero visto finché non l'hai visto in sala :)

23 luglio 2003

Sogno o son desto

o son davvero lampi quelli che vedo, tuoni quelli che sento?

Zimbelli

Davvero tremenda la figura che sta facendo il Nuovo (fosse la prima volta...) riguardo alla solita bufala del Mi Sento Fortunato di Google. Ma la cosa tremenda non è la niubbata che hanno scritto, bensì il fatto che nonostante numerosissimi commenti di scherno (e un post del Mantellini che rende nota la faccenda alla blogosfera) si dimostrano incapaci di ammettere l'errore o almeno togliere l'articolo, soluzione brusca ma efficace.
E invece no. Incredibile.
E' come dire "non solo siamo niubbi e scriviamo di cose di cui non sappiamo nulla, ma ce ne vantiamo pubblicamente".

Google Galore

Silenziosamente, come al solito, a Gugol hanno aggiunto l'ennesima ficia. Niente di particolarmente rivoluzionario, anzi abbastanza ovvia la ricerca avanzata di news, però...
Non è ancora implementata la ricerca in itagliano, abbiate pazienza.

Food for troll

Egoismo non è pensare per sé, è aspettarsi che a te pensino gli altri.

Two days in Ercolano

Densa di sonno, e di male, e di futuri improvvisamente cancellati, immergo e lavo passioni e sudori buttati via in piscina olimpionica posta alla fine dell'universo, pigra rana sola al tramonto.
"Welcome and good "buy", ditemi che questa scritta trionfa davvero all'aereoporto di Napoli, o anzi no, ditemi che anche le bambine grasse e pigolanti materializzatesi nel caldo rumore napoletano non le ho subite davvero, rassicuratemi sulla calda attenzione del corso tenuto, sul vento in terrazza mentre ceno sola assorbendo la linea tersa della costiera, su quanto sia difficile estrarre il sublime da spaghetti, aglio e pomodorini, eppure succede, e la gentilezza a Napoli si incrocia con sguardi obliqui, ma sullo sfondo sinceri.

Cenare sola al ristorante, potrei prenderci gusto, la mente improvvisamente sgombra, un lusso a cui non sono affatto assuefatta, lasciatemi sola, o magari anche no.

22 luglio 2003

Stikazzi 1

"Australian scientists say there are 10 times more stars in the visible universe than all the grains of sand in the world" (news.bbc.co.uk)
E adesso che lo so? Dove lo metto questo dato, che me ne faccio?

Discografia Vacanziera

Era sempre stato un dramma scegliere i CD da portarsi dietro in vacanza, operazione che finora implicava una dolorosa serie di rinunce cercando di mantenersi in attento e meditato equilibrio tra hip hop (east&west, senza tifoserie), jazz (hard bop con scoscese tendenze al free), classica (l'irrinunciabile terapeuticità di Bach e Eno) e attente e consapevoli puntate nel pop anni 80-90 (Prince, Devo, Talking Heads, crossover&chillout di tutte le forme e colori).

Ora grazie alla mirabolante tecnologia MP3 e ai relativi lettori CD (portatili e non) in un portaCD mi tiro dietro qualcosa come un duecentinaio di album completi: abbastanza per 6 mesi di vacanza.

Poi preparo le compilescio, nelle quali entra regolarmente l'intera top 10 Hot Rap Tracks di Billboard (ignorando con malcelato snobismo la top ten R&B) che peraltro mi riconferma nella convinzione che 50 cent ha abbondantemente rotto le palle e che il singolo dell'estate è Right Thurr di Chingy (della quale non linko il testo per pietà).
Segue un'occhiata agli hot 100 in cerca di ispirazioni e per vedere se ho tralasciato qualcosa. La quantità di black music nelle prime 20 posizioni è assolutamente schiacciante.

Alcuni preferiscono usare il New Musical Express. Io no: too white, too pop.

21 luglio 2003

Memo

Da non dimenticare: se il giorno dopo devi fare lezione, non hai più l'età per andare ai party e fare l'una di notte.
E' stato bello, mi dispiace aver perso chi è arrivato tardi, ma quando il Vanz ha fame di carne, bisogna dargli della carne!

Global Spam Protect mio nonno

"Benvenuto nella lista ufficiale di protezione SMS del sindacato internazionale Global Spam Protect Limited ( GSP ), per la protezione contro messaggi SMS indesiderati sui telefonini."

Secondo me un furbastro che si spaccia per un servizio di protezione da SMS indesiderati e invece raccoglie indirizzi PER spammare a 10€ a chiamata (e c'è chi ci casca), dovrei verificare bene il codice ma secondo me io ho il diritto di andare a casa sua e menarlo. Voi che ne dite? Secondo me è un mio diritto costituzionale.

Ovviamente non dategli il vostro numero di cellulare e non chiamate il numero che arriva via sms con la promessa di vincere 500, ça va sans dire.

State of The Onion

Il discorso di Larry Wall su "the State of the Onion", cioè sullo stato dell'arte di Perl è semplicemente delizioso.
Resto sempre colpito da questi giovani geniacci che nonostante stiano gestendo cose di un'importanza enorme come linguaggi di questa portata, sono abbastanza onesti e dotati di senso del ridicolo per non prendersi sul serio. Amabilissimo.

20 luglio 2003

Intuizioni

Google, i blog: i siti che funzionano hanno una sola pagina.

Anniversari

Il giorno che morì Borsellino, ero in viaggio da Milano per Taranto con la mia amica Daniela, con la mia vecchia Fiesta nera. Al ritorno a casa mio padre mi accolse con "hanno ammazzato un altro giudice". E non solo lui, come ogni volta.
A Genova, due anni fa, oltre a Carlo Giuliani è morta la mia fiducia nello stato, due lutti che pesano ancora, un sobbalzo di paura a vedere qualunque divisa, anche il conducente del tram. Non c'ero, a Genova nel 2001, ma la paura delle "forze dell'ordine" mi è rimasta addosso lo stesso, e ancora non riesco a equilibrare il dolore per tutti quelli che sono morti sul lavoro difendendo un giudice, o una persona, o che, con lo scempio visto a Genova, ma già prima, più in sordina, a Napoli.
Ed è anche per questo che Berlusconi o Prodi o D'Alema o chiunque sarà, io non credo più a nessuno: due anni fa, a Genova, hanno tolto a me e a tanti persone della mia generazione la speranza in questo sistema definito "democratico". E Adriano Sofri resta in galera.

18 luglio 2003

Spostamenti

Stasera andiamo a vedere Equilibrium. Domani cazzeggio, saldi e se mi gira palestra. Domenica parrucchierre, estetista, meditazione e consulenti di moda e tendenze per prepararci per il TOM PARTY. Lunedì e martedì sono a Ercolano, a spiegare cosa sono le community alle giovani virgulte che studiano allo Stoà. Insomma, siete nelle mani del Vanz fino a mercoledì, Pippo e altri troll del commento, scatenatevi ;)

Vacanze

Ci siamo quasi. Oggi il counter fa -15 giorni alla partenza per le vacanze d'agosto, una sana abitudine italiana a cui sono lieta di partecipare, anche se quasi tutti i posti dove vorrei andare in agosto fanno schifo o costano troppo. Essendo di famiglia ricca e godendone dei vantaggi senza paturnie alcune, ad agosto quindi me ne torno stravolentieri alla magione estiva della mamma, situata tra Sava e Manduria, equidistante tra le delizie terrene della Valle d'Itria e quelle più marine, ma non solo, del Salento. Mamma, papà, sorella, fratello, cane, gatto, una pletora di zii, cugini e aspiranti tali, piscina, palme, gechi, cicale e civette. Il 2 mi prendo il mio bell'Eurostar e in nove ore cambio latitudine: se ci sono blogger in zona, sarebbe bello farsi una cenetta insieme :)
Quest'anno però, anche se so che il 19 me ne pentirò, in preda alla più atroce delle pigrizie, siamo riusciti addirittura a prenotare un viaggio vero, mezzo organizzato mezzo no. E tutto via Internet, il che è poco strano, e stavolta risparmiando, il che, vista l'offerta di viaggi online, lo è ben di più. Aereo per Amsterdam il 21, due giorni di gironzoli, poi barca + bicicletta a girare il "cerchio d'oro", il tutto organizzato da CycleTours, perché di portare la bici da casa non avevo granché voglia, e neanche di studiare. In teoria preparare un viaggio è l'occupazione migliore in cui indulgere: in pratica non lo faccio mai e poi arrivo nei posti e non so dove andare :) Una settimana a 60 chilometri di bici al giorno, un ultimo giorno ad Amsterdam, il 31 aereo per Linate, e il primo settembre si ricomincia. Spero volentieri :)

Chomsky, il Nicaragua e gli States

Rimbalzo da No OnE iS iNnOcEnT (BLACK MARKET BLOG) questa intervista al linguista e politologo Noam Chomsky, in cui racconta la storia dell'infinita controversia di diritto internazionale tra Nicaragua e Stati Uniti, che resta uno dei più clamorosi esempi di violazione del diritto internazionale da parte degli Stati Uniti.

Umiliazioni

Ieri sera a fit boxe ero l'unica che non sa saltare la corda.

17 luglio 2003

Carlo Vive

Due anni dopo, per non dimenticare Genova 2001.

Amici

Come si distingue un amico da una vipera? Le vipere ti mandano un SMS per farti sapere che, dove vivono loro, si fa il bagno in un bel mare in pausa pranzo... e noi qui a Milano Bovisa col caldo velenoso roviniamo loro il karma a furia di, come si dice a casa mia, sinanche.

Knock Knock - Hey Mr. Dick...

Ce n'è di gente curiosa al mondo.
Questo Erik Davis avrebbe intervistato Philip Dick dall'Aldilà attraverso un magnetofono.
Parla male di Hollywood, ma non è che ci fosse bisogno di un medium per immaginarlo.

Algida estate

Se cade Acqua dal Sole e ve la racconta Bret Easton Ellis, è raggelante.

16 luglio 2003

Som Mor Cillaut For Ze Summer

Qualche tempo fa feci un post con una lista di nomignoli e brani interessanti della scena chillout, trip hop, crossover e cazzi vari, che ora ho aggiornato.
Visto che è una risorsa che potrebbe essere utile a chi non avesse voglia di seguire il panorama, ma si trovasse nella situazione di doversi aggiornare con robina leggera e piacevole per l'estate, ecco qui la seconda parte del listone (la prima, se non si è capito, è qui).
Magari non ci lascerete a bocca aperta il/la deejay più figo/a del villaggio, ma queste son robine che all'ora dell'aperitivo col sole radente possono fare miracoli.

è incredibile

Lunedì pensavo che fosse venerdì. Ieri mi sentivo come se fosse venerdì. Oggi sono sicura che è venerdì, anche se l'evidenza di essere andata al mercato mi dimostra che invece è mercoledì. Domani non può essere giovedì, perché c'è la massa critica e non ho nessuna scusa per non andarci, questa settimana :)

Cani e gatti

Auro mi fa giustamente notare di essere l'eccezione alla regola per cui se hai un blogger hai anche un gatto, o vorresti averne uno. Però non è vero che cani e gatti non vanno d'accordo: King (un pastore tedesco) e Attila (un persiano grigio) hanno convissuto felicemente per una decina d'anni, e in un appartamento. Adesso Puntino (un bastardino) condivide con agio la sua zona con Ugo (un bastardino), hanno più spazio ma vanno d'accordo direi bene. Ho vissuto con tanti animali, soprattutto in campagna, e da quello che ho visto i cani vanno poco d'accordo con altri cani, più che con i gatti, il che conferma quanto il migliore amico dell'uomo gli assomigli nei suoi aspetti peggiori.
Ci sono altri blogger accompagnati da cani? Quante persone ho fatto incazzare con un solo post? :)

Dai Dai Ciattiamo!

Tra le innumerevoli figate tecnologiche di Mozilla che nel browser Microsoft implementeranno tra due anni (se ci riescono), c'è un comodo tool di accesso a Internet Relay Chat, il network di chat mondiale contenente milioni di canali attivi.
Cliccando sull'iconcina Cz in basso a sinistra in Mozilla (o sul pulsante IRC di Trillian) è possibile accedere o aprire un canale e tenerlo aperto tutto il giorno. Più comodo di Mirc, molto più figo della web chat.
Noi usiamo il canale iaciner su azzurra, e oggi proviamo stare collegati per vedere che succede. Se vi capita di passare e non vi rispondiamo non offendetevi però: tra newsgroup, ICQ, mailing list e chat qualche mezz'ora per lavorare ci tocca pure trovarla.

server: irc.azzurra.org (fastweb.azzurra.org per chi è su fastweb)
channel: iaciner (join #iaciner)

15 luglio 2003

offline

aò, il rAuter sta andando a fuoco, sindrome da sopravvissuti, internet a singhiozzo. E io produco bile a fiotti, sempre più intollerante con gli intolleranti, annoiata dagli annoiati, stremata da chi proprio non gli piace mai niente, e se qualcosa gli piace non lo dice.

14 luglio 2003

Gatti

Non so ancora bene cosa definisce un "blogger", ma so per certo che la maggioranza di loro ha un gatto. Anch'io ne avevo uno, ciao Attila :(

80s: the Horror

Sfrucugliando nel sito di foto della compagnia di amichetti del mare che sta mettendo su un'amica ("operazione forse nostalgica ma anche di preservazione della memoria" è la cosa più positiva che riesca a dire), mi imbatto in questo sunto di raccapriccianti ORRORI di moda anni 80 riuniti tutti in un'unica istantanea (nella quale anche un paio di amici che spero non scoprano mai questo mio post).
The Horror, the Horror. L'abbiamo scampata bella, a sopravvivere a quel decennio.

Repliche Inefficaci

In risposta al mio post (un po' sarcastico, ok) sulle Mission che Fanno acqua, mi risponde nei commenti lo staff di EDintorni, così argomentando:

"Carissimo" Sig. Vanz, Le suggeriamo, per il futuro, di consultare un DIZIONARIO DELLA LINGUA ITALIANA prima di scrivere delle inesattezze ( ...se non si riesce a scrivere in un italiano corretto.), per il resto rispettiamo la Sua opinione e in attesa di un Suo prontuario della LINGUA ITALIANA, correlato dal "Manuale del giovane imprenditore di successo", Le inviamo un caldo abbraccio. Saluti." - Lo staff di EDintorni

A parte il tono piccato che sarebbe consigliabile evitare sempre nelle polemiche (è l'equivalente dialettico del mostrare la giugulare), io ci sono andato, a consultare il dizionario: efficacie non c'è, né sul Garzanti né sul Paravia.
Ora che facciamo? Ce la giochiamo a salsicce (non salsiccie) e birra? Ci vediamo all'alba dietro il fienile, con Devoto e Oli come padrini?
O magari sorvoliamo, ecco magari sorvoliamo, che è meglio.


Lavoro duro

Mi aspetta una settimana di lavoro vero, temo. E poi venerdì sono a Bologna, lunedì e martedì a Ercolano, sempre per lavoro. La prospettiva di essere privata per dieci giorni del mio prezioso tempo per cazzeggio mi riempie di una strana ebbrezza, in giro leggerò, lavorando avrò tempo di apprezzare di più, dopo, il vizio di un ozio che produce più del negozio.

12 luglio 2003

Ar Cine

tre film visti nel weekend (finora)

In Linea con l'Assassino di Joel Schumacher è un thriller metropolitano in unità di tempo e luogo dignitosamente in stile con il la tradizione del thriller claustrofobico newyorchese. Classico esempio di poliziesco (non potevo scrivere thriller per la terza volta) fatto con due oggetti (un telefono, un fucile) e un gran senso del ritmo.
Soprattutto, vanta i due minuti iniziali di introduzione sulla comunicazione telefonica nella metropoli che lasciano letteralmente senza fiato. Il miglior incipit che abbia visto al cinema da un sacco di anni a questa parte. Andrebbe visto anche solo per quei primi, folgoranti, geniali minuti. Chapeau.

Existenz di Cronenberg, sul tema del videogaming, è malato come ci si aspetta dal maestro canadese ma un po' troppo didascalico e nel complesso meno incisivo di quanto lo ricordavo. Forse fatto in fretta, o senza una reale ispirazione.

S1mone di Niccol con Al Pacino è una merda pazzesca, stupisce che ste cazzate facciano un sacco di soldi. Confezione di lusso per quello che non funziona nemmeno come divertissement sul tema della finzione nella società dei media. Il fatto che abbia toni volutamente grotteschi lo rende solo più imbarazzante. Navverammerda.
Sarebbe da chiedere a Pacino che ne pensa davanti a un buon whisky di malto, chissà se è onesto abbastanza per ammettere che ormai gira solo per soldi.

Illuminismo, Sessantotto e gente un po' fuori di testa

Io ho questa cosa un po' bizzarra che riesco a mangiare solo con la cosiddetta talk radio: niente musica, niente TV. Solo gente che parla.
Oggi a pranzo, su Radio Radicale (l'alternativa era Radio Maria), mi è capitato di sentire un comizio di Umberto Bossi. Non che sia mai stata la mia passione, ma, mi dico, magari è utile per capire i tempi.

Ora la cosa buffa è che pare di sentire un homeless andato un po' di testa davanti alla Rinascente: presente quei poveracci che ripetono sempre le stesse quattro frasi senza senso?

L'illuminismo, parola nuova: Bossi scopre e s'innamora di questa categoria storica (a volte confondendolo col giacobinismo, ma poco importa tanto per una mente semplice sono intercambiabili) addossandole tutti i mali degli ultimi 200 anni di storia.

Roma ladrona, nord operoso e pigro, l'illuminismo: è l'illuminismo che ci ha rovinati, col suo figlio 68 e la pubblicità, che però va bene se serve a vendere prodotti e creare ricchezza al popolo del nord ma non se, in ottica illuminista e sessantottina, ci rende tutti uguali e schiavi. Ed è dal 69 che esiste la pubblicità televisiva. E dovevamo essere tutti ricchi, ci avevano promesso con la pubblicità, è venuto anche Clinton a dirlo, invece siamo schiavi di uno stato romano, ladrone, sessantottino e illuminista.

Non scherzo: questo è il messaggio.
E questo va a parlare al parlamento europeo?
Mi vergognavo meno di Cicciolina e del Partito dell'Ammore.

11 luglio 2003

Visite gradite e anime stordite :)

[16:57] mafe: indovina chi ho qui
[16:57] g.g.: vanz?
[16:58] mafe: qualcuno che non c'è tutti i giorni
[16:59] g.g.: uhm
[16:59] mafe: ZU!

Mozilla 1.4 final

Post di servizio, ma non manco mai di segnalare quando esce una nuova versione del Mozillone, ovvero uno dei pochissimi browser Web degni di questo nome (come? Explorer cosa? Internet chi?), che è poi anche quello che usiamo a Tribook, ovviamente.

E' fuori la versione 1.4 finale: correre correre a installarla.
Qui le novità principali integrate nella 1.4, e qui di seguito i link diretti ai download, se siete pigri:

Windows
Linux (installazione completa)
Mac OS X

Inoltre mi son messo su questo gestore di feed RSS integrato in Mozilla, mò lo provo e vi dico.

10 luglio 2003

Sul Perché i Giornalisti Odiano i Blog

Al bel pezzo di Massimo Mantellini sul perché i giornalisti odiano i blog mi permetterei di aggiungere un ulteriore perché.

Per come la vedo da qui, più che altro i giornalisti odiano i blog perché non capiscono come funzionano e a cosa servono.
I giornalisti sono pagati per scrivere, quindi non riescono a concepire che ci sia gente disposta a scrivere gratis. Il fatto che questo avvenga su Internet, che loro non sanno usare, li manda ancora più in confusione.

I giornalisti per lavoro spiegano le cose: quando i giornalisti si trovano davanti a qualcosa che non capiscono, e quindi non sanno spiegare, hanno paura.

Secondo me non sono ancora veramente arrivati a razionalizzare il pericolo della concorrenza come ipotizza Massimo: è proprio che non comprendono. Si rendono conto che i blogger scrivono più o meno come loro delle stesse cose di cui si occupano loro, ma non capiscono perché lo facciano senza essere pagati, e su internet invece che su un diario o su un giornale.

A quel punto i più volenterosi tra i giornalisti si mettono a leggere i blog, e finisce invariabilmente sempre nello stesso modo: non li capiscono, perché non sono scritti nel loro linguaggio e perché non ne comprendono lo scopo.
Non sapendo a cosa servono, non riescono a inquadrarne i contenuti e ad avvicinarne il linguaggio.
Perciò ne hanno paura, perciò li denigrano (spesso) o li ignorano (magari). E' un loop.

un Bersaglio sul Culo

Complimentoni al commerciale di Fastweb che ti vende il contratto per la connessione a fibra ottica quando la tua zona non e nemmeno raggiunta dal servizio, e quando ti lamenti risponde "ADSL, avevo detto ADSL". Bravo. Farai carriera.

Felicitazioni a For Men (stessa banda e editore di quell'altro capolavoro di Men's Health, credo), che in copertina urla: EROS - svelati i segreti del corpo femminile!
Dopo i fallimenti del Rapporto Kinsey e di Masters e Johnson, finalmente For Men fa luce sul più grande mistero del genere umano. Certo, come no.

Congratulazioni vivissime al canale TV Home Shopping Europe che ha la faccia tosta di vendere una favolosa Playstation One (cioè una console di parecchi anni fa e per la quale non si sviluppano nemmeno più i giochi) alla modica cifra di 125€ - ma compreso il controller e una splendida custodia in similplastica col marchio PsOne che "varrà da sola i 125€", come ci informa la zelante commessa che cerca di rifilarci la sòla.

Ma cos'abbiamo, un bersaglio sul culo? Da quando in qua fottere il consumatore è diventato lo sport nazionale?

09 luglio 2003

Libreria del Giallo

Mi ricordo un giorno di 5/6 anni fa, quando con Andrea e Stefano Massaron abbiamo varcato la soglia della Libreria del Giallo che era ancora in Porta Romana. C'eravamo conosciuti sulla mailing list di Fabula, dove circolavano loschi figuri come Marsilio Black, Max Griner o Lupus. Non mi ricordo perché stavamo andando da Tecla: credo per chiederle aiuto per il famoso progetto di antologia di horror italiano per cui ho tanto preso per il culo Andrea, e poi lui c'è riuscito, e l'abbiamo presentato proprio alla Libreria del Giallo però in Via Peschiera, e c'era Lucarelli e Pinketts e ci siamo fatti le orecchiette.

Quella mattina però eravamo timidi, anche se Stefano Tecla la conosceva già, e Andrea direi che tremava, e quando Andrea è in soggezione comincia a parlare per frasi fatte e io mi vergognavo, e Tecla tagliava corto e a un certo punto abbiamo scoperto che era incazzata perché il Mac faceva i capricci. Niun problema: le sistemo il Mac, dopo qualche minuto arrivano dei Negroni dal bar, ci sediamo sulle scrivanie e chiacchieriamo per ore, di Mac, di gialli, di Fabula, di Internet, di libri, di libri, di libri.
Ecco, e adesso, come ai tempi dello sfratto da Porta Romana, mi ritrovo a fare un peloso bonifico per tenere la Libreria del Giallo in vita, incazzandomi per tutte le volte che ho comprato fior di gialli e horror alla Feltrinelli invece che da lei, che è pure vicina a casa.

Il bonifico l'ho fatto, ma che ne dite se sabato tutti i blogger milanesi vanno a comprare un libro da lei? Magari ci scappa un Negroni, o un'orecchietta, un sorriso non direi, ma lo sguardo carico di intelligente esperienza di Tecla basterà, nonostante lo scazzo che non può non provare.

Non andate da Ilia

Ok, il ristorante ieri sera l'ho scelto io, istigata dal Vanz che ne era incuriosito ma non voleva rischiare: "vai con le tue amiche, honey, così se fa cagare non ci torniamo". Ilia non fa cagare, non in assoluto, ma è priciso priciso il tipo di ristorante che io odio: avido, rumoroso, banale. Avido perché ci sono troppi coperti, a momenti ci sono anche tavoli nell'antibagno, e rumoroso di conseguenza. Banale perché non se ne può più di menu con decine di piatti che vanno dal Prosciutto crudo di Parma con melone al patè (due tronchi di paté serviti con il pane tostato, senza nessuna grazia) alla tagliata con la rucola ai Tortelloni di ricotta e spinaci al burro fuso fino all'unico che mi interessava, e cioé il Filetto alla parigina che però era finito (alle nove e mezza). La maggior parte delle persone sarà felice di cibarsi così, io se vado a mangiar fuori mi aspetto un minimo di creatività e/o di tradizione vera, in cucina. L'istinto da killer gastronomico è ben sintetizzato dal piattone di patatine fritte e crocchette che ti piazzano davanti appena arrivi, così ti strafoghi e poi non senti più nessun sapore.

Il rumore ha impedito un'umana conversazione almeno fino alle 11, poi qualcuno ha mollato il colpo e si è potuto un po' chiacchierare, ma a mezzanotte e un quarto ci hanno mandate via, santa pace, io per 31 euro per un'insalata e un po' di carne voglio restare a chiacchierare finché non cado stecchita, o siete una pizzeria?
Insomma, serata un po' gnegna, passata a indignarci perché una di noi sono cinque anni che lavora in un posto come una schiava e ieri ho scoperto che non è neanche inquadrata come co.co.co, fa fattura, e fino a due mesi se una mattina non andava a lavorare le toglievano le ore... Io mi chiedo se ha senso continuare a seguire queste lotte per i diritti dei dipendenti (cosa che faccio religiosamente) invece di preoccuparsi un pelo di più delle migliaia di persone senza un minimo di inquadramento.

Botta di qualunquismo senile a parte, oggi mi gira proprio male: 205 euro di dentista, mal di denti, marketing del largo consumo a togliermi le ultime illusioni sulla vita, l'universo e tutto quanto, la prospettiva di dieci giorni di dieta feroce perché sono dieci giorni che porcheggio, insomma, giratemi al largo :)
Ah, giusto per concludere con una nota positiva: a Rimini confermo sia la dritta del bagno 44, per pranzi di pesce luculliani, sia l'Osteria de Borg, segnalata anche dalla Guida delle Osterie e finora colpevolmente snobbata. Avendo inoltre aggiornato or ora il menu di luglio del Ditirambo, confesso che per questi "Scampi crudi marinati al pomodoro battuto" potrei anche prostituirmi.

08 luglio 2003

Mission che fanno acqua

Sfrucugliando nei referrer (referral, mai capito come si dice) di Filmagenda mi sono imbattuto nel crawler di EDintorni, che ci ha allegramente sballato le statistiche del mese. Poco male.
Più interessante andare a vedere che cosa è EDintorni e qual è la sua mission. Chiunque ha una mission, oggidì.
Ed eccola lì che campeggia bella orgogliosa sul sito:

"... Stiamo lavorando perchè E-Dintorni.it diventi presto un timoniere esperto che guidi rapidamente i navigatori verso il porto sicuro delle informazioni cercate senza che naufraghino nell'oceano dei siti Internet ..."

e ancora:

"E-Dintorni.it è una realtà in continuo divenire che esaminando circa 500.000 pagine web ogni giorno si arricchisce di contenuti e migliora le proprie performance per dare un servizio sempre più efficiente ed efficacie (sic) ai suoi Utenti."

Questo solo per dire che è abbastanza inutile usare frasi roboanti come "implementazione di soluzioni applicative distribuite" se non si riesce a scrivere in un italiano corretto.

Critiche da precisino a parte, non posso non chiedermi: se avessi dei soldi da investire in un'azienda che nel 2003 si definisce ancora "start up Internet" con tanto di corsivo e virgolette, ne prenderei in considerazione una che nel chi siamo pubblica "efficacie" e usa la decrepita metafora della navigazione e del naufragio? Dubito.

Tette, che altro?


Stavo scartabellando Splinder, che non è che sia una mia attività abituale visto che trovo i testi e in genere la gestione editoriale del sito abbastanza discutibile (per esempio la definizione delle Smart Mobs oggi in home page mi pare decisamente riduttiva, e la superficialità della critica non motivata - con qualche anno di ritardo - al Cluetrain Manifesto mi pare una roba da TgCOM), però mi è caduto l'occhio sul fatto che uno dei blog su Splinder più visitati si chiama "Tette".

In pratica non riesco neanche a vederlo, però mi son chiesto: se basta così poco per avere milioni e milioni di accessi, perché non farlo anche noi?
Voglio dire, se qualcuno critica si può sempre accusarlo di motivazioni ideologiche, di secondi fini puritani, di voler imporre una leadership intellettuale alla blogosfera.

E allora, per associazione, linko questo imponente sito di Tette che si merita sicuramente la maiuscola grazie all'abbondanza e alla varietà. Un'invasione di seni, una valanga di zizze, una cornucopia di ghiandole mammarie.
E guardandolo qui a quest'ora, oltre a un paio di altre considerazioni che originano più nelle mie gonadi che nel cefalo, mi pongo i soliti, vecchi, triti quesiti da intellettuale triste sulla riproducibilità dell'erotismo nell'era dell'internet, sul valore iconico dei simboli della fertilità, sulla perdita di senso del segno quando è infinitamente riprodotto e disponibile; in una parola, sul valore della Tetta nella società contemporanea.

Cena con branco di donne

E stasera me ne vado a cena con le mie amiche, qui. Se domani mi lamento che ho la sabbia nella testa, lapidatemi.

Invidie

Premesso che per default invidio alla morte chiunque sia abbastanza dotato+determinato da:

1. avere in testa delle storie da raccontare
2. disporre di sufficiente lucidità da organizzarle e metterle giù secondo una qualunque forma narrativa
3. riuscire a scriverle senza sentirsi completamente ridicolo.

Però quelli che invidio veramente sono quelli che riescono a raccontarti le cose in modo semplice e sintetico, con un linguaggio che non sai neanche definire (perché non si frappone tra te e la lettura: non lo noti neanche) ma quando hai finito un capitolo hai la netta sensazione di averlo visto girato in un film.

Stephen King scrive così (e nessuno mi toglie dalla testa che per riuscirci in modo così efficace deve aver fatto un patto col diavolo), ma da qualche giorno sono immerso in questo Edward Bunker che ha una linearità e un'efficacia narrativa davvero ammirevoli. Che invidia.

In fondo è solo una storia comune di piccola criminalità losangelina, ma dopo un paio di capitoli ti pare di conoscerli di persona, questi Diesel, Troy e Mad Dog.

Che poi Eddie Bunker è il Mr. Blue di le Iene di Tarantino, se qualcuno se lo ricorda.

Io odio Josette

Mi dispiace dirlo, sono sicura che è una brava ragazza e che non è colpa sua, ma le sue telefonate mi innervosiscono e mi stanno spingendo a cambiare fornitore. E' un paio d'anni che uso eDreams per la biglietteria aerea: è comodo e affidabile, finché paghi il biglietto online con carta di credito.
A volte però devi prenotare, perché non sei sicuro di partire e dell'orario, ed è lì che eDreams mi delude ed entra in gioco Josette.
Non puoi tornare sul sito, fare un login, confermare la prenotazione e pagare: il mio sacrosanto diritto a non avere a che fare con fake di umanità non è rispettato. Ciò che succede è che, diverse ore prima che la prenotazione scada, ti chiama Josette e ti impone, in un pessimo italiano, di confermare il volo se no lo perdi (informazione che, non essendo deficiente, ho già). Se le dici che ancora non sai se partirai o no, Josette cosa fa, ringrazia e saluta? No! Ti chiede di richiamarla appena sai se confermi il volo o no, roba che neanche mio padre quando avevo 16 anni.
Se tu le dici (e già non sono cazzi suoi) che ancora non sai se partirai con quel volo o no, lei ti ripete che la prenotazione scade (di solito, 8/9 ore dopo); a quel punto io sono vicina al vaffanculo se sono nervosa, al nervosismo se sono tranquilla.
Consapevole della mia particolare sociopatia, mi chiedo però se a eDreams lavora solo Josette; se in due anni non dovrebbe aver migliorato il suo italiano; se non sarebbe ora di metter su un sistema che mi permetta di tornare sul sito e vedere le mie prenotazioni, cancellarle e confermarle senza esseri umani di mezzo. Poi si lamentano che vendono poco online...

07 luglio 2003

Non sono stata chiara

Il mio compleanno è il 28 luglio!

Compleanni

A qualcuno fa piacere festeggiarli, altri preferiscono ignorarli, altri ancora li snobbano con ferocia. Per me, dipende, dall'umore del momento; qualcun altro ostenta indifferenza, ma se passate di qui e fate degli auguri in giro, verranno raccolti, faranno piacere, saprà cosa farsene.

Bellicapelli

Mi sono fatta di nuovo le treccine rasta! Che belle, che comode, che fresche, che piacere sentire la brezzolina al mare che ti accarezza il cuoio capelluto :)

04 luglio 2003

Berlusconologia

Di tutte le analisi e spiegazioni che si sono date della meravigliosa kappella sui kapò del Silvio Banana (tra cui la sua medesima di essere caduto in una trappola) la più sensata o comunque la più interessante mi sembra quella di Massimo Cacciari in questa intervista al Manifesto.
Due gli insight che mi colpiscono: che la gaffe di Berlusconi non sia affatto stata tale ma una forzatura studiata attentamente e messa in opera freddamente, e l'idea che la democrazia italiana è basata su una Costituzione che è opera di una minoranza.

03 luglio 2003

La faccia di Fini

Non dico che mi ripaghi, no, visto che sto cercando il passaporto e facendo le valige per la Francia o altri paesi civili, però la faccia di Fini mentre Berlusconi scambia una sede istituzionale per it.discussioni.litigi mi ripaga di qualcosa.

:( Che vergogna.

02 luglio 2003

To whom may be concerned

Nel caso vi stiate (disperatamente) chiedendo con chi mi immedesimo tra le quattro di Sex&TheCity, è Miranda. Carrie è un po' troppo lamentosa (anche se bellissima ed elegantissima), e quando Big non si vuole impegnare sta male, e adesso però è lei che non si vuole impegnare, eccheppalle. Samantha, ho già dato dai 17 ai 24 anni. Charlotte è una gattina conformista.
Miranda è il mio mito: nella puntata che deve imparare a fare la faccia felice perché aspetta "un maschietto!!" mi sono immedesimata come mai in vita mia.

La fine del gratis

Questa scommessa non vale neanche la pena di farla, tanto sono sicura. Sono sicura che al ritorno dalle vacanze molti italiani si troveranno nella loro casella di posta una simpatica mail di Tiscali, Virgilio, Supereva e simili che gli fa un simpatico gesto dell'ombrello decretando la fine del gratis. Hanno pieno diritto di farlo, sia chiaro, anche se è triste veder sfoderare i toni burocratici quando il gioco si fa duro. Virgilio, per dire, mi scrive:

"caro utente, (e già qui non avevano voglia di fare un minimo di interfacciamento al db per scrivere caro mafe come al solito)

ti scriviamo per informarti che le eventuali variazioni apportate ai Servizi (Maiuscolo) del Club di Virgilio che abbiano effetti riduttivi o peggiorativi ti verranno comunicati di Virgilio con almeno 15 giorni di preavviso rispetto alla data di efficacia delle modifiche stesse."

Cioè, siamo già agli avvocati, ma tristezza a parte quello che mi fa veramente incazzare è che se le "modifiche peggiorative" mi stanno poco bene, glielo devo comunicare "mediante comunicazione scritta, inviata a Virgilio almeno 7 giorni dalla data di efficacia delle modifiche".

Ora, non capisco perché un contratto stipulato online non possa essere annullato online: se online i contratti non valgono, quello che io ho con Virgilio non esiste, giusto? E quindi perché lo devo annullare se loro pian pianino mi tolgono tutto quello che hanno cercato disperatamente di farmi usare con tutte le armi a disposizione del marketing, per poi cercare di rivendermelo come faranno tra poco?

Non starò a vedere, faccio una cosina simpatica: oggi pomeriggio mi cancello tutti gli account gratis che ho, non voglio più figurare nei loro sciocchi database pieni di fuffa.

01 luglio 2003

Il gioco di Auro

Uh, che bello questo gioco che inizia Auro! Anch'io, subito :)

Se fossi un mese sarei: maggio
Se fossi un giorno della settimana sarei: sabato
Se fossi un orario del giorno sarei: l'ora dell'aperitivo
Se fossi un pianeta sarei: Mare Infinitum
Se fossi un animale marino sarei: una cozza
Se fossi una direzione sarei: il sud
Se fossi un articolo di arredamento sarei: un tavolo tondo
Se fossi un peccato sarei: la gola
Se fossi un personaggio storico sarei: Madame de Stael
Se fossi un liquido sarei: vino
Se fossi un albero sarei: una magnolia
Se fossi un uccello sarei: un falco
Se fossi un arnese sarei: una sparachiodi
Se fossi un fiore sarei: una margherita
Se fossi un evento atmosferico sarei: un temporale
Se fossi una creatura mitologica sarei: Psyche
Se fossi uno strumento: un bongo
Se fossi un animale sarei: un orso bianco
Se fossi un colore sarei: il blu
Se fossi un'emozione sarei: la meraviglia
Se fossi una verdura sarei: una melanzana
Se fossi un suono sarei: quello dei sottomarini
Se fossi un elemento sarei: fuoco
Se fossi una macchina sarei: la PTCruiser
Se fossi una canzone sarei : Funk Soul Brother
Se fossi un film sarei: Cold Confort Farm
Se fossi un libro sarei: Hotel New Hampshire
Se fossi un cibo sarei: gli antipasti misti delle Quattro Colonne di Rimini
Se fossi una città sarei: Perth
Se fossi un materiale sarei: vetro
Se fossi un sapore sarei: aspro
Se fossi un profumo sarei: Cristalle
Se fossi una parola sarei: parola
Se fossi un oggetto sarei: una bicicletta
Se fossi una parte del corpo sarei: le spalle
Se fossi un'espressione del viso sarei: un sorriso appena accennato
Se fossi una materia scolastica sarei: filosofia
Se fossi il personaggio di un cartone animato sarei: Margot
Se fossi una forma sarei: un tesseratto
Se fossi un numero sarei: 10

Dialoghi

Dialogo 1
Mi avvicino al palo e inizio a slegare la bici. Incrocio lo sguardo di una signora che devia per passarmi pericolosamente vicino, Mi supera. Respiro di sollievo. Si ferma. Quando una signora fa così, sta per farti il culo che hai messo la bici sul marciapiede. Non lo sopporto.

"ce l'hai il casco". "sì" (a casa, però, ma non glielo dico).
"In Piazzale Maciachini una ragazza di vent'anni è caduta ha sbattuto la testa ed è morta."
Io, sguardo fisso, stolido, perso, incerto tra il gesto superstizioso e la voglia di alzare le mani, ripeto "ce l'ho, il casco". La signora annuisce, ripete "aveva vent'anni" io inforco la bici e me ne vado, pregando silenziosamente di morire, se dovessi cadere. Odio l'idea di farmi male.

Dialogo 2
Fuori dal camerino, due voci.
Esaltata: "bello, eh!"
Dubbiosa "ma quando te lo metti?"
SILENZIO
Esaltata: "eh, anche questo, fico, eh?"
Dubbiosa (direi mamma) "eh, ti sta bene, ma quando te lo metti?"
SILENZIO
Figlia: "questo poi, mi sta troppo bene"
Mamma "sì, tutto bello, ma così trasparente, quando te lo metti"
Figlia: A Finale, la mattina per andare al mare. E forse anche di sera, a Finale però, non a Milano.

Silenzio, passi, sbircio: la mamma, sconfitta, compra tutto.

Dialogo 3
Lui ha l'aria di quello che non ha mai dovuto fare la spesa. Banco al GS di Principessa Clotilde.
"Mi dà degli affettati?" (timido)
"Quali?"
"Affettati" (nervoso)
"Le dò quello che ho in macchina?"
"sì, grazie, un etto" (speranzoso)
"ah, ma ho le macchine vuote"

Sguardo da chi la moglie è andata via di casa due ore prima. Mi guarda disperato. Io guardo a destra.

"Prosciutto cotto!" (esaltato dalla decisione)
"Parmacotto, Tenerone, Gran Biscotto o GS?"

Se qualcuno del marketing avesse visto lo sguardo assassino del neosingle, nessuno metterebbe mai più un cazzo di nome al prosciutto, alle banane o che, e soprattutto non si sognerebbe di imporre un'ulteriore faticosa scelta a noi poveri metropolitani nevrotici.