I link dei maestrini su del.icio.us (tieni il puntatore sul link e compare la spiega)

30 gennaio 2003

La polemica sul diritto d'autore su Mlist prosegue ormai con i toni stanchi di chi conosce le sue ragioni e i suoi torti, ma non vuole accettarli. Io sono in difficoltà perché ci sono di mezzo due amici, anche se con uno sono d'accordo e con l'altro no :) A Marco volevo segnalare questa news di oggi, sempre sul Manifesto:

I premi di Disney
Le perdite sul mercato azionario e la generale situazione di debolezza della Disney nel 2002 non sembrano toccare il suo presidente e amministratore delegato Michael Eisner, cui la società ha deciso di concedere un bonus di 5 milioni di dollari in titoli vincolati per la sua gestione dell'esercizio da poco concluso. Una buon'uscita?


Ecco, non voglio commentare l'amoralità di una buonuscita del genere (basta a farlo un bel film di Michael Mann, The Insider), però è dura dirsi in crisi per colpa della pirateria quando girano queste cifre, o sono ingenua io?

Paure tecnologiche male indirizzate

E' proprio vero, che è il caso di aver paura a usare la carta di credito, ma non online, come amano pensare i più furbi, quelli che stanno sempre attenti a non farsi fregare. La breve Carte false sul Manifesto parla di "Trecento carte di credito falsificate e oltre 4 mila codici violati, tutto per un giro d'affari di un milione di euro. Le carte venivano clonate spesso con la complicità dei negozianti con il semplice gesto di passarle nel «Pos»."
Ecco, io mi chiedo solo come mai non ci sono i titoloni che siamo abituati a vedere quando cose del genere succedono via Internet (e poi si scopre che è solo un telefono appoggiato male). Furti, scherzi, stupri, fidanzamenti andati a male: online come offline gli esseri umani fanno i kativi, ma se lo fanno su protocollo http è molto, ma molto più notiziabile.

Le ragazze e la rete

Discussione molto interessante ieri sera all'incontro Donnaweb: ho moderato il dibattito con Gaia Baldini di Dammela.it, Verena Gioia di Studenti.it e Chiara Daelli di Mtv.it, insomma, per motivi diversi tre pezzi della storia di internet sopravvissuta alla fuf economy.
Sono molto fiera di aver aperto le danze con questa citazione del mai troppo compianto Douglas Adams :

"Ho trovato tre regole che descrivono le nostre reazioni alla tecnologia:

1. Qualunque cosa esista nel mondo quando nasciamo, ci pare normale e usuale e riteniamo che faccia per natura parte del funzionamento dell'universo.
2. Qualunque cosa sia stata inventata nel ventennio intercorso tra i nostri quindici e i nostri trentacinque anni è nuova ed entusiasmante e rivoluzionaria e forse rappresenta un campo in cui possiamo fare carriera.
3. Qualunque cosa sia stata inventata dopo che abbiamo compiuto trentacinque anni va contro l'ordine naturale delle cose."
(Il salmone del dubbio, Mondadori, 2002, pag. 122)

Ecco, chiunque blateri di fine di Internet, accetti questo: che per noi trentenni, Internet è stata una figata un po' bizzarra a cui ci siamo dovuti abituare. Per chi ha quindici anni oggi, Internet c'è e basta, come la corrente elettrica, come la televisione, come i telefonini. Uomini e donne, umanisti e scienziati, apocalittici o integrati: internet è qui per restare, e sta a noi farne buono o cattivo uso.

27 gennaio 2003

Auditel? No, grazie

In rete, l'Auditel ce lo facciamo da soli, grazie a una bella idea di Claudio, Ludik e Melba che hanno creato Audiblog. E' molto semplice: la mattina dopo, dichiari che programma hai visto in tv (o sei non l'hai vista), dicendo anche se ti è piaciuto o no. Le medie così ottenute vengono confrontate ogni giorno con le medie Auditel. Per aumentare la serietà dell'audiblog dobbiamo partecipare in tanti: fate girare questo link e ricordatevi di partecipare.

23 gennaio 2003

Le meraviglie di Internet: Wikipedia

Wikipedia, "the free encyclopedia" ha raggiunto i 100.000 articoli: chiunque può aggiungere e modificare voci. Usa WikiWiki, da wee kee wee kee, quick in hawaiano, un software collaborativo che permette di lavorare allo stesso documento con un semplice sistema di mark up. Le versioni precedenti restano disponibili.
C'è anche la versione italiana che ha raggiunto i mille articoli: obiettivo della squadra italiana è raggiungere le 5.000 pagine per l'inizio della primavera.

Opt in e opt out

Con una notevole ansia, oggi ho fatto il secondo invio della newsletter opt out di Daimon, con il suo bravo disclaimer alla fine (amici e clienti) o all'inizio (prospect e contatti casuali). A momenti non ci ho dormito la notte, divisa dalla voglia di comunicare una volta al mese quello che facciamo e dall'ansia di incorrere nei temibilissimi difensori della privacy a tutti i costi, quelli che se un cuggino gli manda gli auguri di compleanno gli chiedono di vedere la raccomandata alla 675.
Ebbbene, mi sono rilassata e adesso ne sono quasi orgogliosa: l'opt out a volte ha senso, ha senso quando non sei invasivo, ha senso quando non sei offensivo, ha senso quando sei in topic. E basta :)

20 gennaio 2003

Da dove scarichi?

Mi faceva notare Luca Vanzella come ancora oggi, anche persone che magari usano Internet nei suoi aspetti meno banali, come i blog, continuano a non padroneggiare completamente l'aspetto più birichino della rete, e cioé il fatto che è completamente decentrata. Niente di filosofico: vuol dire che così come un sito è visualizzabile da qualunque angolo del globo, anche la tua posta elettronica è scaricabile ovunque e comunque, a meno che i gestori del tuo mail server siano così paranoici da blindarla (ma capita raramente, per fortuna, solo se siete particolarmente sfigati e lavorate in società strane e/o arcaiche).
La dice lunga sulla diffusa ignoranza di questa fondamentale caratteristica della primitiva matrice su cui lavoriamo il continuare a vedere signature con quattro indirizzi di posta elettronica, con diciture strane tipo "casa", "dalle 19 alle 21", "estate", che non lasciano dubbi sul legame PC-indirizzo stabile nelle menti di moltissimi utilizzatori di Internet, o From tipo "Pippo-casa", "Pippo-lavoro". Ehi, questa cosa può cambiarvi la vita, fateci caso: qualunque cosa sia online, non dovete portarvela dietro, e per guardare il proprio indirizzo nel mondo basta un servizio gratis e idiot proof come Mail2web.

17 gennaio 2003

Ieri sono stata all'ottavo Digital Printing Forum, di cui Daimon, la mia società di consulenza, è sponsor. Per loro abbiamo anche creato una mailing list aperta a tutti, DPForum (per gli interessati ci si iscrive a http://lists.daimon.it/mailman/listinfo/dpforum). Ho potuto seguire solo i primi tre interventi, davvero molto interessanti: non avevo mai realizzato prima quanto fossero vicini i settori della comunicazione via Internet e della gestione digitale dei documenti, di cui la stampa digitale è la logica continuazione. E' stato bello sentir parlare spesso di "community degli stampatori" e di "sottotribù della stampa digitale", un linguaggio comune che la dice lunga sulla vicinanza anche filosofica di chi in Italia si sforza di far comunicare le aziende :) Mi ha colpito anche la cura destinata all'organizzazione del dibattito: abituata a interventi dove le domande del pubblico sono relegate agli ultimi cinque minuti, mi ha fatto piacere vedere l'attenzione con cui sono stati distribuiti foglietti per fare le domande, a cui è stato dato ampio spazio alla fine di ogni intervento.
Confortante anche sentir riecheggiare temi e problemi a noi cari nell'intervento di Maria Carmela Ostilio dello SDA BOCCONI, che ha ricordato come "la relazione a due vie sia il fine ultimo di ogni intervento di comunicazione, ed è un orientamento che deve coinvolgere l'intera impresa". Sarebbe ora di farlo sul serio, soprattutto adesso che la possibilità di liberarsi dai tempi e dalle rigidità della stampa tradizionale ci permette di affiancare a Internet quello che rimane un formidabile veicolo di trasmissione delle informazioni, la carta.

15 gennaio 2003

48 ore

"Un esperimento con la letteratura, la realtà e i blog": così uno degli autori definisce questo progetto in divenire, che trovate a www.48ore.com. Da una rapida lettura mi è sembrata un'efficace e involontaria guida alla sopravvivenza metropolitana, utile anche se di metropoli in Italia ne abbiamo pochine. Ci scriverò su.

07 gennaio 2003

Ah, e buon 2003 :)

Atlantide e dintorni

Domenica davo stranamente seguito a un tipico buon proposito di inizio anno: fare ordine nell'armadio, scegliere cosa tenere e cosa crossare, censimento dei buchi, strappi, macchie, insomma, il tipico lavoro forzato che sembra casalinghitudine e poi ti ritrovi a piangere con in mano una vecchia maglietta. Piangere non ho pianto, però quando da uno scatolone è riemersa la vecchia polo del C6 è stato davvero un bel momento: Natale '98, me la sono pure pagata, quella polo, per dire come giravano le cose ai tempi. Bella, bellissima esperienza, e anche se adesso Atlantide mi sembra in coma vigile faccio sempre con piacere un giro a cercare onanisticamente i miei vecchi testi. Sono sempre lì, immutati, e qualcuno ci ha anche costruito mezzo libro sulle community semplicemente andando di copia e incolla ;) Il libro è Comunità virtuali di Anna Bruno, sinceramente preferisco il mio, ma lo segnalo per dovere di cronaca.