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14 ottobre 2003

Doveva succedere prima o poi. Dal primo gennaio 2004, la storica piazza di Vienna da sempre denominata Karlsplatz cambierà nome. Non per necessità toponomastiche, ma perché qualcuno se l'è comprata e le darà il suo nome. Questo qualcuno è Nike, che costruirà un enorme "multigender concept store" (trad: un negozio) chiamato nikeground (clicca su vienna se non ci credi). E occhio, che il prossimo obiettivo è Roma.

Due domande:
1) è mai possibile che Nike non si renda conto di quanto questa scelta genererà nei viennesi prese per il culo, battute sarcastiche, genuino risentimento e caratterizzazioni negative, il tutto per vendere qualche migliaio di scarpette da ginnastica in più?
2) un essere umano che acquistasse una piazza per darle il suo nome non sarebbe diagnosticabile di delirio di grandezza, clinicamente appartenente alla sindrome paranoide?

Aggiornamento: Profeta mi rivela che si tratta di una bufala a cura di 0100101110101101.org. E effettivamente il dominio risulta registrato a Mateusz Birkut di 0100101110101101.org.
La pagina che svela il bufalone al momento è giù, mentre per ora resta in piedi nikeground.com, almeno finché non si svegliano le cenerentole dell'ufficio legale di Nike.

Resta la delusione di Pippo per il mancato colpaccio, che avrebbe ancora una volta (se ce ne fosse stato bisogno) dimostrato la superiorità del sistema di scambio basato sul libero mercato al quale noi tutti aderiamo con entusiasmo e gratitudine rispetto al baratto, all'economia centralizzata sovietica e all'uso della conchiglia come moneta.

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