Credenza condivisa - anche io pippone
Per considerare un ambiente come qualcosa di organico è necessario che tutti abbiano le stesse informazioni: una classe, un paese, una squadra di pallavolo, una community web based, una mailing list, un condominio. In tutti questi casi le regole e le informazioni utili per la convivenza sono a disposizione di tutti e a portata di mano; in molti casi il sistema dei media di massa permette di dare per scontato che la maggior parte delle persone sappiano chi è il presidente del consiglio, il portiere della nazionale o Miss Italia.
E' parte di quello che in scienza cognitiva si chiama "credenza condivisa*" ed è un presupposto della comunicazione umana: un insieme di nozioni che ci permettono di non negoziare in continuazione il significato denotato o connotato dei segni che usiamo. In Internet questo sistema di nozioni condiviso non esiste ancora, o meglio, esiste solo per piccoli gruppi consapevoli di essere tali e di conseguenza autoregolati. Questo avviene un po' per la sua natura di multiverso, per cui persone simili fanno un uso molto diverso dalla rete, ma soprattutto perché le informazioni non sono in un solo posto e a portata di mano e trovarle sta all'iniziativa e agli interessi del singolo. Chi non le cerca, non solo non le trova, ma quando ci sbatte contro tende a non volerle accettare, abituati come siamo a un sistema di emittenti centralizzato e unidirezionale.
Quello che è vero per Internet nel suo complesso è assai più vero per la blogosfera italiana, da molti vissuta come un insieme organico regolato implicitamente da un'oligarchia di potenti e vassalletti. Questo sistema di poteri non può esistere perché chi dovrebbe esercitarlo non sa su chi, mancando un'anagrafe continuamente aggiornata di blogger reali e uno strumento per raggiungerli tutti: chi arriva non ha modo di assorbire lo status quo, perché non esiste un organo di informazione di massa indiscutibile (quale può essere il regolamento di condominio o la classifica di Sanremo o gli orari dei negozi). Non solo i nuovi arrivati non hanno una fonte certa da cui assorbire la "storia", perchè esistono solo "storie", tutte parziali; anche chi è qui da tempo non possiede le stesse informazioni degli altri, essendo impossibile seguire tutti i blog e mancando la pretesa stessa di un punto di vista oggettivo, di un raccoglitore e diffusore di informazioni, classifiche, graduatorie (che invece nel mondo dei media di massa esiste, e per molti è un'illusione irrinunciabile).
Abbiamo tutti più che mai un punto di vista parziale e condizionato dalle nostre esperienze: la sensazione di organicità dell'insieme dei blog italiani è un'illusione totale, e decisamente fuorviante.
* Definisco credenza condivisa una credenza che non solo sia comune a tutti gli agenti impegnati nell'interazione, ma del cui essere comune tutti siano anche consapevoli.
...se il bambino non possedesse la conoscenza condivisa come primitiva, e dovesse dedurla attraverso una lunga catena logica, non sarebbe in grado di interagire comunicativamente prima dei 12-13 anni (Bara 1991)
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