Coscienze sporche lavate in pubblico
La pubblicità è l'arte di dire solo quello che sei orgoglioso che si sappia, nascondendo, nel modo più ipnotico possibile, ciò che vuoi che venga ignorato o dimenticato. La chiamo arte perché spesso lo è, e in ogni caso, operando per sintesi, sottrazioni ed ellissi, iconiche e linguistiche, mi affascina e mi affascinano i bravi creativi. Per chi si guadagna da vivere con le parole è difficile non apprezzare un Pirella, una Testa o gli spot Nike (che sono prima di tutto ben scritti).
Ecco, mi sto lasciando affascinare di nuovo, invece volevo parlare di ciò che vuoi che venga ignorato e della regola non scritta che intima di non essere mai negativi. Regola clamorosamente smentita dall'uso della Famiglia Addams come testimonial per il minivan Honda: il loro "NON COMPRATELA" è stato uno dei più grandi successi pubblicitari di tutti i tempi. Ma c'è una situazione che fa venire i capelli dritti a tutte le direzioni marketing (i veri responsabili delle campagne belle e brutte): la vera coscienza sporca, il luogo comune negativo, Ciò di Cui NON si Deve Parlare, lo scheletro nell'armadio, la polvere sotto il tappeto. Non sono sempre bambini che cuciono palloni o popolazioni sterminate per un impianto petrolifero: molto spesso basta un alone negativo, un pregiudizio, un vorrei ma non posso troppo facile da scherzare.
Ci sono in giro due campagne di affissioni che parlano di ciò di cui non si deve parlare: Maxim e Generali Vita. Se la sfangano in modo molto diverso.
Il "lettori, non guardoni" di Maxim è tremendo: in tre parole leggiamo tra le righe una vita di sguardi imbarazzati dei colleghi, di copie nascoste sotto al Sole 24 ore, di ambizioni frustrate, di riunioni di redazione dove si cerca di dimenticare che si lavora a un giornale venduto finora dal calendario. Che tristezza. Una dichiarazione di stentato orgoglio che spera che basti una bugia, lettorinonguardoni, per cambiare i fatti. Io non ho mai letto Maxim ma quell'affissione ha confermato tutti i miei pregiudizi. La pubblicità parla, ma non dice quello che c'è scritto.
Tutt'altra storia, direi una sinfonia, per il ramo Vita delle Assicurazioni Generali, magari solo per motivi personali. Mio papà gestisce l'agenzia delle Generali di Taranto e fin da piccola, mangiando grazie alle polizze, ho sempre patito del fatto che si associano gli assicuratori a degli avvoltoi che lucrano sulle disgrazie. E' tutto il contrario: se ti succede qualcosa, per le assicurazioni è un'inculata. O no? L'assicuratore è una specie di angelo custode interessato, rappresentato in modo delizioso da queste scritte enormi che sussurranno di non arrabbiarti, non prendere freddo, portare fiori a tua moglie, tutte firmate da agenti di assicurazione che ti hanno venduto una polizza vita. Altro luogo comune negativo, ma in questo caso affrontato con una grazia e una delicatezza che mi strappano un sorriso ogni volta che ne trovo una (e sono ovunque). Mi scopro tenera nei confronti di mio padre che ha fatto per tutta la vita un lavoro abbastanza arido, e adesso che ha compiuto 65 anni (sabato) e a dicembre va in pensione, vuole continuare a farlo a tutti i costi.
NB: non sono riuscita a trovare online le due campagne, maghetti di Google, Help :)
1 Commenti:
Non vi sorprendete...Sono INCAZZATO!! La mia donna
si fa rompere il culo da amici!
Mi voglio vendicare!!!!...questa puttana me la deve pagare.
Guardate questo clip.
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