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12 giugno 2003

solo un altro raduno

Uf. Non importa quanto tu conosca le persone che vi prendono parte, un raduno è sempre una faticaccia. Nello specifico, il clima da sud-est asiatico non aiuta certo.

Ma comunque, anche se non è un vero raduno o non nasce come tale, c'è da interagire-socializzare-presentare/presentarsi, e interrogarsi internamente su un sacco di cose che non si ha il coraggio di chiedere direttamente (chi sei? sì ok che ti chiami Mario Rossi ma che blog fai? e se poi non lo conosco, il blog intendo, che faccia faccio? tipo "ah sì ho presente" oppure tipo "ah ma dai, che interessante"? e se non lo conosco, si offenderà? e se fingo di conoscerlo, mi sgamerà?)

E questo anche se è un raduno di persone venute lì solo perché si parla di un libro che marginalmente li/ci riguarda, con le quali hai in comune solo una cosa che a raccontarla sembra molto piccola.
E cos'è poi questa cosa? E' un bisogno collettivo di comunicare o non sarà piuttosto un bisogno individuale? O non sarà piuttosto il semplice fatto di usare tutti lo stesso strumento, e se sì, può questo accomunarci, e in che modo?

Poi ci parli, inevitabile, e scopri che - cazzo - sono persone vere, e che siano molto simili o molto diverse da come scrivono, a quel punto poco importa: hanno storie da raccontare e vite magari diametralmente diverse dalla tua (il che, ok, è scontato e anche un po' retorico, ma è facile fare i superiori dopo: in quel momento tu sei lì, e il fatto che quelle storie qualcuno sia lì per raccontartele ti tocca, poche storie).

Poi ci sono quelli e quelle che non riesci a inquadrare, nel senso di oddio questa/o ha letto i miei post e non so neanche il suo nick, o viceversa ho letto io i suoi e non saprà neanche chi sono. E non riesci bene a capire neanche se la cosa ha importanza, socialmente parlando.

Insomma, una faticaccia, ogni volta. Ma continui a andarci e ogni volta quando torni hai la tipica sensazione del che bello, per fortuna che ci sono andato.
Tutto qui, niente in tutto, ma la sensazione è quella, e ora sai che quando leggi online è importante tenerla presente. Credo.
Poi vai a letto.

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