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17 giugno 2003

Ode all'allenamento

Leggevo ieri su una fonte degna di nota (CFR: Amica) che in media ci incazziamo 495 volte al giorno, in gran parte per motivi di lavoro. Da quando faccio fit boxe, cioè un annetto, sono sicura di incazzarmi molto meno, tipo sulle 257 volte al giorno. La fit boxe è un allenamento idiota, di quelli che se la tua palestra ha la sala con le vetrate come la mia gli altri si fermano a guardarti e pensano di te le peggio cose, tra il compatimento e l'invidia per il fiato: sei lì con bende o guantini alle mani e per una mezz'ora saltelli e tiri calci e pugni all'aria, con veemenza. Io ci provo a fare un'espressione normale, ma mi viene subito una faccia incazzata da morire, e alla fine ho capito che anche il ghigno feroce è terapeutico, così come quel saltellare avanti e indietro, una specie di rito tribale, vieni, stronzo, vieni che ti meno.
Dopo la prima mezz'ora, quasi tutti i presenter (così si chiama chi tiene un gruppo in palestra) ti fanno passare al sacco, e lì, soprattutto se hai un partner capace di contare (non tutti sanno tenere il ritmo) inizia il vero divertimento. Il piacere di piazzar lì un bel calcio circolare alto, con quello scionff preciso e il sacco ammortizzato da chi è dall'altra parte, beh, siamo dalle parti di una bella scopata.
Le prime volte provavo a sfogarmi pensando a qualcuno o qualcosa in particolare, ma mi deconcentravo, non è così che funziona. Funziona perché per un'ora hai il permesso di lasciar andare la tua parte animale, pre-razionale, violenta e manesca. Parte che non sapevo di reprimere in modo continuo e che per con mia grande gioia torna a cuccia non appena mi sfilo le bende dalle mani, lasciando spazio a una meravigliosa botta di endorfine e di adrenalina. Agli inizi meglio evitare di allenarsi di sera: dormire è praticamente impossibile per qualche ora.
Dal punto di vista fisico, io ne ho provate tante, di attività simili, e mi sono quasi sempre annoiata a morte, una specie di supplizio. Fit boxe è divertente e impegnativa anche per la mente: i movimenti devono essere precisi e coordinati, le coreografie sono semplici ma rigorose, spazio per pensare ad altro non c'è, un po' come sciare o andare in deriva. Il fiato e la forma generale migliorano a vista d'occhio, ma la vera delizia sono glutei, addominali e muscoli di spalle e braccia, che si solidificano per i fatti loro, senza tutte quelle interminabili ripetizioni. Grande fascino, per la mente e per chi ti guarda, la cerimonia delle bende, che vanno vestite con lenta cura e partecipe preparazione allo sforzo. Se non fossi così lenta, penserei all'agonismo.

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