Milano Bovisa, ritorno dal mare
Lo so, i soldi non danno la felicità. Però nei giorni scorsi hanno comprato:
- tre notti al Villino Sabiana di Porto Santo Stefano, Argentario
- una valida cena di pesce al Moresco di Porto Santo Stefano, Argentario
- una principesca cena di terra all'Antica Trattoria Aurora di Magliano in Toscana (Heba, Morellino di Scansano)
- una giornata all'Isola del Giglio, Argentario
- un'ottima cena di pesce al Moletto di Porto Santo Stefano, Argentario
- un'oretta alle Terme di Saturnia
- un indimenticabile pranzo (argh, la carbonara di asparagi, muoio) al Tufo Allegro (La Braccesca, vino nobile di Montepulciano) di Pitigliano, meglio noto come il paese alla fine dell'universo
E varie ed eventuali come benzina, autostrada, cioccolata Domori, una bella collana di osso alle bancarelle... E al pensiero di essere qui, Milano Bovisa, migliaia di gradi all'ombra, a lavorare per pagarmi queste cose mi sento un po' meglio, in fondo, trovo un senso diverso a questo sbattimento insensato, anche perché tante delizie sono gratis:
- fare il bagno a Cala di Gesso (dopo una discreta scapicollata tra asfalto e boschetti)
- la luce della Toscana
- la Toscana
- la vista dalla sommità dell'Argentario
- le risate fatte alle spalle dei locals, buffe innumerevoli versioni di Homer Simpson, variante Verdone e variante Forrest Gump
- ritrovare sorriso, allegria e leggerezza di spirito più o meno all'altezza del casello di Lodi
Basterebbero i soldi? Certo che no, però lavoro volentieri perché aiutano :)
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