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07 aprile 2003

Privacy

Comprar casa è una menata, soprattutto quando sei attaccata alla tua e qualunque altra ti sembra fredda e poco accogliente. E' una menata per i prezzi, per quella calamità naturale nota come "agente immobiliare", per il carico d'ansia che ti porti dietro tra ipoteche, notai e catasto. E poi c'è da andare a vederle, le case, attività che quando si è schiave di una fantasia malata come me basta un niente e sfocia nell'horror.

Ho molta paura, per esempio, di scoprire che conosco chi vive nella casa che vado a vedere, e dovermi sottoporre all'amarcord inevitabile dell'ex compagno di scuola, o scoprirlo in modo obliquo, tipo vederlo in una foto, magari uno che ho molto amato e ha sposato una che mi stava sulle palle (avevo anticipato i miei contorsionismi immaginari).
Provo vergogna per gli abitanti delle case tristi, arredate senza gusto e magari con sfarzo, lasciate andare o con cattivi odori. Il ribrezzo è totale poi quando scopro che visiterò una casa insieme ai suoi attuali abitanti: se morirò di tristezza, sarà in una situazione tipo "scusi, sa, ma i cani hanno appena cagato sul terrazzo", e tu cerchi di calcolare i metri quadri scartando le feci e tappando le narici. O tipo "c'è il bambino che dorme, la faccio entrare lo stesso" (in cannottiera, pallido e grassoccio, moccio al naso, cattivo odore) "c'è mio marito che mangia" (in cannottiera, catenone, schizzi di sugo e baffi arrossati, dio, sarà mica sangue?".

E anche oggi, casa buia e triste che più buia non si può, aggravata da una'armata di bambole di quelle tipo veneziane, ad altezza di bambino, con gli occhi tondi, di cui ho un sacro terrore da sempre, e una collezione di pizzi, soprammobili e decorazioni e anche scritte tipo "Quando entri, saluta, quando esci, fatti i cazzi tuoi" e, tocco finale, la padrona di casa assorta in uno di quei programmi che danno i numeri del lotto che controllava di aver vinto, con una mazzetta di giocate alta così.
Rodotà, dì qualcosa, che questa è invasione della privacy, e se tu non parli, agenti immobiliari, vi supplico, non ditemi più cose tipo "erano una bella famigliola, stanno divorziando" (credo alle energie negative e positive) o "e poi qui per i bambini è un paradiso" (odio i bambini) e sopratutto NON DESCRIVETEMI QUELLO CHE VEDO :)

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