Blogpalle
Sono tre o 4 giorni che qui a Tribook ci scotta in tasca un commento su questa questione che parrebbe annosa (vista da qui, solo noiosa) dei rapporti tra blog e giornalismo (machissene), e soprattutto su una certa deprimente istituzionalizzazione della blogosfera, e sulla sconfortante autoreferenzialità dei blog di chiara fama (oltre che del parlar sempre e solo del proprio lavoro, che guarda caso è sempre il giornalismo).
Poi un po' per pigrizia, un po' per buon vicinato e un po' perché in fondo non è che sentissi tutta sta urgenza di elargire al mondo il mio punto di vista sulla questione, me lo son tenuto sempre in tasca. Ora che finalmente qualcuno ha il coraggio, la voglia e la pasiùn per parlare fuori dai denti, mi accodo vigliaccamente alla critica, da buon cialtrone abbracciandola pienamente a metà.
Insomma, davvero, che PALLE con queste masturbatorie interminabili discussioni su dove va il weblog e dove va la new economy e dove va il giornalismo e dove va la Lucarelli. Ecchissenefrega. (Chi sia poi sta Lucarelli devo ancora capirlo).
La Casa della Cultura poi è un ambiente malsano e claustrofobico, infestato dagli spiriti di tetri, noiosissimi e probabilmente jettatòri pensatori della sinistra istituzionale, e secondo me come scelta porta anche un po' sfiga, per cui mi sa che se mafe riesce a vincere i suoi istinti presenzialisti noi (o almeno io) vado al ristorante, che mi sembra un programma più sensato e ricco di immediate gratificazioni. Chi vuole aggregarsi, aggreghisi.
Cosa ci stia a fare qui a fianco il bollino "questo blog partecipa a" è una domanda stupida, quindi non fatecela.
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