Bisogna crederci
Audiblog chiude. Lo apprendo da Manteblog, che giustamente si rammarica del termine del servizio. Anch'io, però mi permetto un dubbio, che vorrei rivolgere a chi ha deciso la chiusura.
A me l'idea piaceva e continua a piacere: l'ho votato quasi tutti i giorni e avrei continuato volentieri a farlo; per questo mi permetto di essere un po' dubbioso riguardo alla facilità con cui si è buttato via il progetto: idee così, che partono necessariamente dal basso e in dimensioni molto limitate, più che di risorse economiche hanno bisogno di pazienza e di perseveranza. E di tempo investito a perdere, certo (anche se non credo che Audiblog richiedesse risorse enormi).
Si tratta di servizi che crescono grazie al passaparola: è un sistema che non consente di ottenere gli enormi numeri di visitatori di cui si vantano alcuni servizi (quelli che sparano di avere "community di milioni di utenti" e che in realtà hanno solo un grosso database di registrati) ma che garantisce un'alta fedeltà e ottime percentuali di ritorno sul sito, e di soddisfazione. Lo dico perché l'ho visto succedere: a far partire Filmagenda ci abbiamo messo tre anni, nei quali l'abbiamo fatto come continuiamo a farlo tuttora: a gratis, ma con soddisfazioni costanti e sempre crescenti.
Con i progetti dal basso e senza finanziamenti ci vuole molta pazienza, ci vuole il crederci, e ci vuole soprattutto l'umiltà di apprezzare anche una ristretta cerchia di utenti: sono comunque persone che ti stanno dedicando il loro tempo e la loro fiducia; a lungo andare la loro fedeltà ripaga, sia in termini di crescita di utenza reale (e non quella mordi e fuggi da banner) che - soprattutto, consentitemi - di soddisfazioni umane.
Se invece il punto è che si voleva davvero andare da subito a fare concorrenza a Auditel, allora certo, la delusione è comprensibile, ma a quel punto forse si è sbagliato qualcosa fin dall'inizio.
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